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Google Chrome: supporto garantito fino a fine anno su Windows XP

Written By Unknown on Jumat, 17 April 2015 | 19.04

Nonostante Microsoft abbia cessato il supporto ufficiale su Windows XP ad aprile 2014, l'intramontabile versione del sistema operativo di Redmond è ancora installata su circa il 17% dei PC in tutto il mondo. La fine del supporto si traduce con l'assenza di patch critiche di sicurezza, una situazione che sostanzialmente lascia il sistema operativo scoperto da eventuali attacchi esterni che sfruttano vulnerabilità presenti, e che pertanto non verranno più corrette.

Google Chrome

Gli attuali utenti di Windows XP possono appoggiarsi a Chrome per la navigazione online, almeno per il momento. Google ha continuato ad aggiornare il suo browser anche per la vecchia versione del sistema operativo di Microsoft, tuttavia la società ha specificato che questo accadrà solamente fino alla fine dell'anno in corso. Si tratta di una gentile concessione da parte di Big G, che precentemente aveva annunciato che il supporto sarebbe stato garantito fino al corrente mese di aprile.

"Milioni di utenti lavorano ancora su PC basati su Windows XP ogni giorno. Vogliamo che questa gente abbia l'opzione di utilizzare un browser aggiornato e il più sicuro possibile anche su un sistema operativo non più supportato", scrive Google sul suo blog ufficiale. "Abbiamo precedentemente annunciato che avremmo supportato Chrome su Windows XP 'almeno' fino ad aprile 2015. Siamo già ad aprile 2015, ma stiamo estendendo il nostro impegno". E conclude: "Continueremo a fornire aggiornamenti regolari e patch di sicurezza per Chrome su XP per tutto il 2015".

Windows XP è ancora utilizzato abbondantemente nelle aziende per via di vincoli legati alla compatibilità del software utilizzato. Passare a software più moderni spesso comporta spese non indifferenti, soprattutto per aziende non grandissime, ed è per questo che il suo utilizzo è ancora elevato in certi ambiti professionali. Non tutti gli utenti consumer, inoltre, sono capaci di aggiornare il software di base del proprio PC, o addirittura non ne percepiscono i vantaggi e la necessità.

Il consiglio è quello di passare ad un sistema operativo più recente e supportato, come Windows 8.1 o Windows 7, o attendere l'imminente Windows 10 che promette novità decisamente sostanziali nella piattaforma. Se siete comunque ancorati alla vecchia versione dello storico OS di Microsoft, sappiate che Chrome sarà supportato solo fino a fine anno. Non ci sono invece piani per la cessazione del supporto ufficiale di Firefox, rendendo la proposta di Mozilla fra i candidati migliori come browser per Windows XP a partire dal 2016.


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Apple Watch a quota 2,3 milioni di preordini, ma negli store non prima di giugno

Fra alti e bassi, Ming-Chi Kuo è uno degli analisti più affidabili per quanto riguarda Apple. Lavora per KGI Securities, società per la quale ha rilasciato le nuove stime sulla prevendita di Apple Watch, l'atteso smartwatch della Mela. Kuo sostiene che Apple abbia già venduto 2,3 milioni di unità, che la società terminerà di consegnare ai propri utenti entro la fine del mese di maggio.

In precedenza avevamo riportato che solo nel primo giorno di preorder, Apple era riuscita vendere circa 1 milione di unità del suo nuovo orologio, superando quanto Google era riuscita a fare in un anno con l'intera piattaforma Android Wear. Ricordiamo che nel caso di Apple si parla di stime effettuate da indagini condotte da terzi, mentre i numeri esatti verranno rilasciati solo in un secondo momento dalla stessa Apple.

Apple Watch

Secondo Kuo, il modello più ricercato è naturalmente il Watch Sport, ovvero la variante più economica. A questa versione corrisponde circa l'85% della richiesta da parte degli utenti della Mela, con il restante 15% che si rivolge al più elegante Apple Watch in acciaio. La versione Edition in oro da 18 carati occupa solamente una fetta inferiore all'1% fra i pre-order effettuati sino ad oggi, una stima che ricorda da vicino quella effettuata precedentemente sul solo day-one.

Kuo specifica che Apple sta affrontando delle difficoltà in fase di produzione, soprattutto per quanto riguarda il motore di vibrazione e il display OLED fornito da LG. L'obiettivo da parte della società è quello di produrre 2/3 milioni di unità al mese, pianificando un'accelerazione in prossimità delle vacanze. Nonostante il numero decisamente elevato per la categoria di prodotto, Kuo si mantiene prudente nel definire Apple Watch un successo.

Le prime fasi di vendita sono infatti dettate soprattutto dagli affezionati del marchio, e sarà necessario aspettare qualche mese per poter capire se il trend continuerà, o sarà destinato a decelerare visibilmente.

Le basse rese di produzione sembrerebbero inoltre confermate da Angela Ahrendts, SVP of Retail and Online Sales per Apple. La dirigente della Mela aveva precedentemente rilasciato una nota per i dipendenti perché questi invogliassero i clienti all'acquisto online, ed in una nuova nota scrive che non sarà possibile acquistare l'orologio a partire dal 24 aprile negli store fisici, come preventivato. Questo per via dell'"alto interesse a livello globale" per il prodotto, "combinato alle forniture iniziali" di Apple Watch.

Ahrendts prevede che la situazione possa continuare anche nel mese di maggio, facendo pensare che Apple Watch arriverà in volumi negli store non prima del mese di giugno. Negli Stati Uniti, la società ha rimosso la dicitura "Disponibile il 24 aprile 2015" dal sito ufficiale, sostituendola con una più generica "Apple Watch sta arrivando". Se in America non si ride, all'estero la situazione potrà essere ancora più drastica: in Italia è dato per "Disponibile nel 2015", ma non è ancora possibile fare alcuna previsione per la vendita di Apple Watch sul nostro mercato.


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Una ricerca su cinque è fatta su Bing: Microsoft supera quota 20% del mercato

ComScore ha rilasciato le analisi di mercato relative alle ricerche condotte negli Stati Uniti su ambienti desktop. Il mese di marzo è decisamente indicativo per Microsoft, che supera quota 20% con Bing per la prima volta dalla sua diffusione in massa. Il motore di ricerca di Redmond è cresciuto dello 0,3% su base mensile, ai danni di Google, Yahoo e di altri siti meno rilevanti, che perdono ciascuno lo 0,1% sul mese precedente.

Nonostante il traguardo raggiunto da Bing, Google può permettersi ancora di non sentirsi minacciata. Le variazioni del mercato nel periodo preso in esame sono decisamente contenute, e Google dispone ancora del 64% dell'intero mercato: in altre parole, sui sistemi desktop statunitensi quasi due ricerche su tre vengono condotte con Google Search. Tutte le posizioni dei big appaiono strettamente consolidate, in un mercato che ha bisogno di una notevole scossa per poter essere rivoluzionato.

Analisi ComScore, motori di ricerca marzo 2015

Bing occupa una salda seconda posizione con il 20,1% delle ricerche totali condotte in America (in crescita rispetto al 19,8% fatto registrare a febbraio), ed è seguito da Yahoo e Ask, i cui network arrivano rispettivamente al 12,7 e all'1,8%. È chiaro, dalla tabella riportata da ComScore, che il mercato sia spartito fra i tre nomi storici Google, Microsoft e Yahoo, che lasciano alle restanti concorrenti solo le briciole, e pochissimi punti percentuale.

Sebbene gli utenti avanzati scelgano il motore di ricerca in base alle proprie esigenze e abitudini, gran parte dell'utenza utilizza le funzionalità di ricerca integrate nel browser. Il software utilizzato gioca pertanto un ruolo indispensabile nella diffusione dei servizi del web, ed è proprio per questo che le società meno popolari stanno cercando di portare avanti rapporti di collaborazione con gli sviluppatori, in modo da integrare nativamente i propri servizi di ricerca sui vari browser disponibili su piazza.

Yahoo, ad esempio, ha iniziato a consigliare ai propri utenti di passare a Firefox (che integra la ricerca su Yahoo di default negli USA), mentre Google di riflesso ha rilasciato una guida per utenti inesperti per continuare ad utilizzare il proprio motore sul browser di Mozilla. È in sostanza una battaglia fra le parti in cui si gioca fino all'ultima ricerca, in cui nessuno vuole lasciare un minimo spiraglio di possibilità al concorrente diretto. In questa lotta, Microsoft punta molto su Cortana, la cui integrazione è prevista nativamente su Windows 10.

Cortana è l'assistente virtuale di Microsoft che funziona a braccetto con lo stesso Bing, e con Windows 10 che sarà proposto gratuitamente nel primo anno a tutti gli utenti Windows 7 e Windows 8, è probabile che le ricerche del motore di ricerca proprietario riescano a guadagnare ancora qualche punto percentuale nei confronti dei concorrenti.


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HWiNFO64

Written By Unknown on Kamis, 16 April 2015 | 19.04

scheda aggiornata 1 ora fa

HWiNFO64 è un tool diagnostico che supporta tutto l'hardware del proprio PC, permettendo di evidenziare in dettaglio quali ne siano i componenti utilizzati. Compatibile con le versioni a 64bit dei sistemi operativi Microsoft Windows.


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Call of Duty: Advanced Warfare Ascendance in arrivo su PS e PC entro la fine del mese

Ascendance, il secondo contenuto di espansione per Call of Duty Advanced Warfare, arriverà su PS3, PS4 e PC il prossimo 30 aprile. Include quattro nuove mappe e l'arma ibrida 2 in 1 (mitragliatrice leggera e fucile a pompa) ad energia direzionata OHM con la sua variante personalizzata OHM Werewolf. Ci sarà anche la modalità Rampino Exo, che offre un modo più rapido per raggiungere punti di vantaggio strategici.

Le nuove mappe sono: Perplex, Site 244, Climate e Chop Shop. Allo stesso tempo, la saga Exo Zombies continua con l'episodio Infection, nel quale quattro dipendenti della Atlas, impersonati da John Malkovich (In the Line of Fire, RED, Burn After Reading), Bill Paxton (Aliens, Titanic, Edge of Tomorrow), Rose McGowan (Planet Terror, Scream), e Jon Bernthal (Fury) combattono contro orde di zombie non morti.

La recensione di Call of Duty Advanced Warfare si trova qui.


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Bitcoin in Africa: una soluzione pratica al problema delle rimesse

Alcune piccole compagnie africane specializzate nell'offerta di servizi di cambio Bitcoin potrebbero dare una svolta al mercato delle rimesse (la spedizione di denaro da parte di emigrati africani a beneficio di connazionali residenti nel paese d'origine) estromettendo i tradizionali operatori che si occupano di trasferimenti monetari e offrendo alle aziende nuove modalità di pagamento in un continente dove la penetrazione delle carte di credito è bassa e dove esiste ancora un fortissimo uso del denaro contante.

Igot, Beam, BitPesa e BitX sono società che offrono servizi di cambio Bitcoin ed intravedono l'opportunità di costruire un nuovo business in Africa. Il problema che vorrebbero cercare di risolvere è enorme, così come le opportunità che si stagliano all'orizzonte. Le rimesse verso l'Africa e i trasferimenti monetari che avvengono al suo interno rappresentano un notevole giro d'affari: vi sono oltre 30 milioni di africani che vivono al di fuori del Paese d'origine ed inviano a familiari ed amici complessivamente 40 miliardi di dollari all'anno, per una media di circa 1200 dollari per migrante.

Il costo di queste transazioni è però piuttosto oneroso per chi invia e riceve denaro. Il volume d'affari generato dalle commissioni su questo tipo di operazioni ammonta a circa 1,4 miliardi di dollari all'anno. Società come Western Union e MoneyGram si spartiscono il 50% circa del mercato e richiedono una media del 12,3% di commissione per l'invio di somme modeste (attorno ai 200 dollari).

Timothy Stranex, CEO del servizio di cambo BitX, afferma che la valuta digitale può avere un impatto notevole sulle rimesse internazionali in termini di velocità, efficienza e costi. La maggior parte delle realtà che gestisce rimesse in Bitcoin chiede infatti commissioni del 3% sulle transazioni, ben al di sotto di quanto richiesto dalle società che operano in maniera tradizionale.

"I trasferimenti internazionali necessitano di vari giorni per essere processati usando i sistemi tradizionali. I pagamenti in Bitcoin vengono invece eseguiti in pochi minuti. Questo offre la possibilità di effettuare pagamenti internazionali più velocemente. Le tradizionali compagnie che gestiscono le rimesse possono sfruttare inoltre questa tecnologia per irrobustire le operazioni di backend e risparmiare sui costi mantenendo meno liquidità" ha dichiarato Stranex.

Il problema principale, osserva Stranex, è quello dell'"ultimo miglio", cioè la consegna del denaro al destinatario finale. Dal momento che spesso i destinatari delle rimesse non sono titolari di un conto bancario, il denaro viene corrisposto in contanti, che è costoso e inefficiente da gestire. L'impiego di valute virtuali come il Bitcoin permetterebbe al destinatario di aprire senza particolari problemi un wallet Bitcoin sul proprio smarthpone, anche in assenza di un conto bancario. Il problema dell'ultimo miglio potrebbe quindi essere risolto e gestito elettronicamente.

Rick Day, fondatore del servizio di cambio Igot, che ha registrato 200 mila transazioni in pochi mesi dal lancio, osserva come l'impiego dei bitcoin possa effettivamente offrire una soluzione interessante alle commissioni richieste dai servizi tradizionali: "L'operazione è peer-to-peer ed è quasi istantanea. Il ricevente può cambiare i Bitcoin in valuta locale usando un servizio di cambio. Questo significa che il costo di inviare rimesse è minimo ed il contante è disponibile per il ricevente praticamente nello stesso giorno, nella maggior parte dei casi".

Ma nel continente africano, come già abbiamo accennato in apertura, vi è un'ulteriore situazione da affrontare: meno del 3% degli africani è titolare di una carta di credito, i bonifici bancari sono costosi come le rimesse e PayPal non è ancora diffuso. Le valute virtuali possono quindi rappresentare una soluzione anche a questo problema, soprattutto a fronte di una certa predisposizione del popolo africano verso forme alternative di trasferimento di denaro e di servizi di pagamento mobile come M-Pesa.

Stranex osserva: "Se le persone adottano i pagamenti elettronici hanno l'opportunità di compiere un balzo in avanti rispetto ai metodi di pagamento tradizionali e di andare direttamente verso tecnologie più economiche e semplici come i Bitcoin, che si adattano bene al mondo mobile. Il successo dei pagamenti mobile in Kenya ha dimostrato che questo genere di soluzioni sono in grado di funzionare molto bene in Africa. I bitcoin sono inoltre utili in quei paesi instabili dove banche e valute locali sono inaffidabili".

Nikunj Handa, CEO di Beam, società ghanese che si occupa di gestire rimesse in bitcoin, sostiene che la rivoluzione del mercato delle rimesse da parte dei bitcoin dipendera solamente dall'adozione, specie da parte dei commercianti, e dalla possibilità in futuro di essere usata direttamente senza necessità di cambio: "Se ciò dovesse accadere Bitcoin sarà un modo eccellente perché le persone possano inviare soldi tra loro direttamente, senza intermediari, in modo veloce ed economico. In questo senso il Bitcoin rivoluzionerà veramente le rimesse. I bitcoin non sono accettati come Visa o MasterCard, ma sono sempre più un modo interessante per i commercianti africani di accettare pagamenti da una base clienti globale".

Le preoccupazioni attorno alla sicurezza potrebbero rappresentare un ostacolo in questa visione, ma è opportuno osservare che il protocollo Bitcon è molto solido e sicuro. Del resto la maggior parte dei problemi di sicurezza che hanno afflitto servizi di cambio più o meno noti (il caso più famoso è stato il collasso di Mt.Gox) si sono verificati per condotte superficiali se non addirittura dolose da parte dei gestori del servizio. Diventa opportuno quindi scegliere con attenzione e rivolgersi a compagnie che abbiano una buona reputazione, specie nel trattare la sicurezza con la necessaria attenzione e adottare lo stesso approccio che normalmente si userebbe nello scegliere un tradizionale servizio bancario o di pagamento.


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Manfrotto Digital Director, l'iPAD diventa un monitor

Written By Unknown on Rabu, 15 April 2015 | 19.04

Manfrotto ha presentato recentemente a NAB (National Assciation Broadcast) il suo Digital Director, una soluzione per trasformare il proprio tablet Apple in un monitor esterno per la ripresa video, da utilizzare con reflex digitali Canon e Nikon.


Il prodotto è composto da un supporto hardware completo di CPU, che si occupa di alloggiare il tablet e di assicurare la corretta comunicazione tra pad e fotocamera (connessa via USB), e dalla relativa App per iPAD, che si occupa di controllare la reflex.

Attraverso l'App sarà possibile, oltre che vedere la scena in Live View (completa di istogramma e livelli audio), controllare e modificare in tempo reale parametri di ripresa quali esposizione, sensibilità ISO, tempi, diaframmi, messa a fuoco manuale o automatica, bilanciamento del bianco, avanzamento e stato della batteria.


Il Digital Director consentirà inoltre di scaricare sull'iPAD immagini in alta risoluzione per un controllo e un editing elementare (rotazione/ritagli, correzione esposizione, luminosità e contrasto) e, se lo si desidera, di condividerle via FTP, email o social network. Sarà disponibile da giugno a poco meno di 500 dollari.


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Apple acquisisce LinX Imaging: il prossimo iPhone con fotocamera composita?

Con un esborso attorno ai 20 milioni di dollari Apple ha acquisito la compagnia israeliana LinX Imaging specializzata nella realizzazione di moduli fotocamera avanzati per dispositivi mobile. In particolare LinX si dedica allo sviluppo di moduli compositi, che potrebbero trovare spazio all'interno dei prossimi dispositivi iOS.

Lo scorso anno LinX ha annunciato il lancio di una serie di moduli di piccole dimensioni, caratterizzati di fatto da un reticolo di più microcamere similmente a quanto proposto da Pelican Imaging della quale abbiamo avuto modo di parlare lo scorso anno in questa notizia. La tecnologia di LinX permette pertanto di registrare una stessa immagine da prospettive leggermente differenti offrendo perciò varie possibilità creative in fase di post produzione (ricostruzione tridimensionale dell'immagine o messa a fuoco "postuma" come nel caso di Lytro) nonché nuovi ambiti di impiego.

Utilizzando infatti più di due fotocamere - LinX offre moduli da due, tre e quattro lenti - è possibile ricostrure la mappa delle profondità di ciò che è stato registrato ed effettuare misurazioni degli oggetti presenti nell'immagine. Nel complesso è inoltre possibile ottenere immagini di miglior qualità, soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione.

Apple ha confermato al Wall Street Journal l'operazione di acquisizione, con l'ormai ben nota e laconica dichiarazione: "Apple acquisisce piccole compagnie tecnologiche di quando in quando, e di norma non riveliamo quali siano le nostre intenzioni in merito o i piani futuri".

Considerando comunque che le prime indiscrezioni riguardanti la prossima generazione di smartphone iPhone indicano la forte possibilità della presenza di un modulo fotocamere a doppia lente, sono elevate le probabilità per cui le tecnologie LinX possano essere utilizzate fin da subito e debuttare all'interno degli iPhone che verranno presentati nel corso del prossimo autunno.


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Sandboxie

scheda aggiornata 1 ora fa

Sandboxie è un'utility che permette di eseguire applicazioni sul proprio PC all'interno di un'area sicura: eventuali file scaricati e modificati durante l'esecuzione di questa utility non andranno a influire sul sistema. L'utente avrà poi la facoltà di decidere se utilizzare eventuali file scaricati e modificati e solo in quel caso i dati verranno trasferiti in un'area comunemente raggiungibile del disco.


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Nuove Olympus Stylus 1S e Tough TG-4: premium e rugged

Written By Unknown on Selasa, 14 April 2015 | 19.04

Olympus ha messo sul piatto due nuove compatte dall'anima profondamente diversa: Olympus Stylus 1S e Stylus Tough 4. La prima è una compatta premium con sensore CMOS retroilluminato da 1/1,7" (7,3 x 5,5mm) accreditato di 12 megapixel di risoluzione e ottica F2.8 costante con zoom stabilizzato 10,7x e focali equivalente 28-300mm. Offre ergonomia da mirrorless, ma contiene lo spessore in circa 56mm, pur adottando un mirino elettronico da 1,44 milioni di pixel e un display orientabile touchscreen da 3", anche esso da 1,44 milioni di punti. Erede del modello precedente offre una ghiera a portata di pollice e una concentrica al barilotto dell'obiettivo, a cui assegnare la funzione preferita.

Dotata di supporto RAW, gamma ISO 100-12800 e di raffica a 7fps naturalmente porta in dote anche gli Art Filter, marchio di fabbrica di casa Olympus. Oltre al flash pop-up offre anche la slitta per i lampeggiatori esterni. Dal punto di vista video offre supporto 1080p a 30fps. Non manca poi la connettività Wi-Fi, per la condivisione immediata degli scatti, anche tramite smartphone con controllo remoto. Prezzo indicativo €599,00.

È invece una compatta rugged la nuova Olympus Stylus Tough TG-4: in questo caso il sensore è da 1/2,3" e offre 16 megapixel di risoluzione, mentre lo zoom (non sporgente) è caratterizzato da escursione 4x, con focali equivalenti 25-100. Caratteristica interessante dell'ottica l'apertura F2 alla focale minima, che però cade presto a f/4.9 estendendo lo zoom. Si tratta di una macchina votata alla resistenza, capace di scendere sott'acqua fino a 15 metri, lavorare a temperaturre di -10°C, di cadere da altezze di 2,1 metri e di sopportare 100KG di peso senza battere ciglio.

Anche in questo caso il supporto video arriva al formato Full HD 1080p, mentre dal punto di vista fotografico offre modalità dedicate alle riprese sott'acqua, di cui una dotata del supporto HDR. Anche su questa macchina troviamo la connettività Wi-Fi con controllo remoto tramite app su smartphone, mentre una delle sue particolarità è l'integrazione del GPS e della bussola elettronica, con informazioni anche su pressione e altitudine. Non mancano poi gli Art Filter, ma nemmeno il supporto RAW, molto utile, ad esempio, per recuperare al meglio gli scatti subacquei se al momento della ripresa non si sono impostati al meglio i parametri dell'immagine. Prezzo indicativo €399,00.


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Con le CPU Skylake GPU potenti anche nelle versioni a basso consumo

La gamma di processori Intel della famiglia Core attualmente disponibile sul mercato è composta da un mix di proposte basate su architettura Haswell, quella di penultima generazione, abbinati ad altri basati su architettura Broadwell. A differenziare queste due categorie di prodotti la tecnologia produttiva adottata, che passa dai 22 nanometri di Haswell ai 14 nanometri di Broadwell.

Nel corso dei prossimi mesi, a partire dalla seconda metà dell'anno, Intel introdurrà le prime CPU della famiglia Skylake, nome in codice che identifica i processori Intel costruiti con tecnologia produttiva a 14 nanometri. La tecnologia produttiva sarà la stessa delle proposte Broadwell mentre la microarchitettura alla base sarà completamente nuova, incentrata tanto sul contenimento dei consumi come sul mantenimento di elevate prestazioni velocistiche.

Le indiscrezioni attualmente disponibili sulle CPU Skylake forniscono un dato molto interessante con riferimento alla componente GPU integrata. Modelli dotati di sottosistema video Iris 6100 saranno implementati in versioni di processore caratterizzate da un valore di TDP contenuto in soli 15 Watt. A titolo di confronto questo tipo di GPU è al momento attuale adottata solo in processori della famiglia Broadwell con TDP pari a 28 Watt.

Un dato di questo tipo lascia chiaramente intendere quale sia l'efficienza complessiva ottenibile con questa nuova generazione di processori nell'utilizzo in sistemi mobile. Il confronto è con le attuali proposte della famiglia Broadwell, processori che sono già caratterizzati da un ottimo rapporto tra prestazioni velocistiche e potenza di elaborazione. Quello che possiamo quindi attenderci dalle proposte Skylake sono sistemi capaci di assicurare elevate prestazioni velocistiche, ma allo stesso tempo sempre in grado di venir costruiti con spessori molto contenuti mantenendo peso ridotto e facilità nel trasporto.


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Apple rilascia gli aggiornamenti per Final Cut Pro X, Motion e Compressor

Apple rilascia gli aggiornamenti per Final Cut Pro X, Motion e Compressor
di Andrea Bai, pubblicata il

"La Mela rilascia gli aggiornamenti dei software per la produzione video, con particolare enfasi sugli effetti di titolazione tridimensionali. Disponibili su Mac App Store gratuitamente per gli utenti già in possesso della precedente versione"

Apple ha annunciato nuovi aggiornamenti per Final Cut Pro X, Motion e Compressor con particolare attenzione agli effetti e titolazioni tridimensionali. Phil Schiller, Senior Vice President del Marketing Apple, ha dichiarato: "Dai registi dei successi hollywoodiani ai cineasti in erba, Final Cut Pro X sta rivoluzionando l'editing dei film. Con i nuovi final Cut Pro X, Motion e Compressor è ancor più facile eseguire l'editing, aggiungere titoli e confezionare video, dai cortometraggi ai lungometraggi".

Final Cut Pro 10.2 consente ora di creare titoli 3D con operazioni di drag&drop o scegliendo da una libreria di modelli preimpostati. Numerosi stili di testo e texture sono a disposizione dell'utente che può convertire istantaneamente i titoli da 2D a 3D, verificando in tempo reale i cambiamenti al progetto. Final Cut Pro 10.2 permette inoltredi visualizzare fino a quattro campi video contemporaneamente e include maschere Shape ottimizzate per ogni effetto, che possono essere salvate come preset per accedervi più rapidamente in un secondo momento. Con il nuovo aggiornamento vengono inoltre supportati ancora più formati video nativi tra cui Panasonic AVC-Ultra e Sony XAVC-S, oltre alla possibilità di lavorare agevolmente con i file RED RAW grazie al supporto della codifica con GPU.

Motion 5.2 permette di creare titoli dinamici con illuminazioni e videocamere multiple, scene a più livelli con titoli 3D che proiettano ombre e riflessi sugli altri oggetti. Presto saranno inoltre disponibili template 3D di terze parti, tra le quali Ripple Training, motionVFX e FxFactory. Compressor 4.2 semplifica le operazioni di codifica dei progetti video per la distribuzione su iTunes Store e include alcune migliorie prestazionali grazie al supporto del rendering GPU sui sistemi compatibili.

Final Cut Pro 10.2, Motion 5.2 e Compressor 4.2 sono disponibili oggi sul Mac App Store al prezzo, rispettivamente, di €299,99, €49,99 e €49.99 per i nuovi utenti o come aggiornamento gratuito per gli attuali clienti.


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Tutti i titoli Bandai Namco per questa stagione

Written By Unknown on Senin, 13 April 2015 | 19.03

Bandai Namco Entertainment e non più Games. Con un cambio di nome, il gruppo giapponese vuole comunicare la nuova strategia, più incentrata sull'intrattenimento a tutto tondo e non solamente sui videogiochi. Strategia già in atto in Giappone, comunica il produttore, con risultati più che soddisfacenti.

Level Up 2015

Ma allo stesso tempo Bandai Namco vuole strizzare l'occhio anche al pubblico occidentale, come emerge dal Level Up 2015, evento tenutosi nei giorni scorsi a Milano, così come in altre città europee e internazionali. Bandai Namco come Electronic Arts o Activision quindi, con giochi occidentali affiancati a quelli tipicamente orientali. Proprio F1 2015 fa parte dello sforzo di Namco di concentrarsi anche sul mercato occidentale (il gioco è infatti sviluppato da Codemasters e distribuito dalla stessa Bandai Namco).

Passiamo alle presentazioni e iniziamo con Saint Seiya: Soldiers' Soul - I Cavalieri dello Zodiaco, nuovo tie-in tratto dal manga di Masami Kurumada di enorme successo anche in Italia. Si tratta di un picchiaduro tridimensionale in cui sarà possibile utilizzare i diversi Cavalieri dello Zodiaco come Ikki della Fenice, Shiryu di Drago, Shun di Andromeda e Hyoga del Cigno. Il gioco uscirà in autunno su PC, PlayStation 3 e PlayStation 4.

Project X Zone 2 invece è un gioco di ruolo tattico che punta su un vasto roster di personaggi provenienti da franchise differenti come Resident Evil, Yakuza, Mega Man, Virtua Fighter e tanti altri. Bandai Namco lo definisce come il crossover definitivo. È un'esclusiva per Nintendo 3DS.

Tales of Zestiria, per la prima volta nella storia di questa osannata serie di jrpg, arriverà sia in inglese che in giapponese per quanto riguarda il parlato. Ovviamente, sarà poi sempre possibile giocare con i sottotitoli in italiano. Il giocatore assume il ruolo del Redentore in un mondo dilaniato da una guerra tra due potenti nazioni rivali. Bisogna esplorare un grande mondo di gioco con l'ausilio dei serafini e di altri alleati. Le sequenze di battaglia, con questo capitolo, sono integrate all'esplorazione degli ambienti, senza schermate di caricamento. Il gioco è previsto per l'autunno solo su PS3.

Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4 è il gioco di action-adventure/fighting tanto amato dai fans di Naruto Storm. Questo capitolo è sviluppato in esclusiva per le piattaforme di nuova generazione con grafica in cel-shading. Si concentra soprattutto sugli scontri con i boss con combattimenti con diversi tipi di interazione e decisioni strategiche da prendere. Arriverà nel corso del 2015 su PS4, Xbox One e PC.

In One Piece Pirate Warriors 3 il numero dei protagonisti è aumentato a dismisura e ora include personaggi come Sabo, Don Quijote Do Flamingo, Fujitora. I giocatori rivivono la storia di One Piece dal villaggio Foosha dove tutto ha avuto inizio fino al regno di Dressrosa, una misteriosa isola dominata dal malvagio Don Quijote Do Flamingo. Come nella serie originale, bisogna radunare tutti i membri della ciurma di Cappello di paglia e salpare alla volta dei luoghi più simbolici della serie. Bandai Namco metterà in commercio anche un'esclusiva statua di Doflamingo all'interno della Doflamingo Edition. L'uscita è prevista per agosto nei formati PS4, PS3, PS Vita e PC.

Uno dei giochi più attesi è J-Stars Victory Vs +. I giocatori interpretano i personaggi del manga/anime JUMP in diversi scenari ispirati a One Piece, Naruto, Dragon Ball Z e altri. Grazie al sistema di combattimento 2 contro 2 gli scontri risulteranno più impegnativi e tattici, mentre ciascun personaggio disporrà di proprie abilità e attacchi unici mutuati dal manga/anime. Per la prima volta questa serie arriva in Europa nei formati PlayStation, con data di rilascio fissata al prossimo 26 giugno.

Venendo ai giochi di matrice occidentale, RollerCoaster Tycoon World è l'ultimo capitolo dell'apprezzata serie di gestionali di Atari. Offrirà un editor 3D con terreni deformabili, modelo fisico realistico per le attrazioni e la possibilità di condividere le proprie creazioni. Il nuovo motore, inoltre, per la prima volta permetterà di manovrare le attrazioni in 3D. I giocatori potranno collaborare con gli amici per creare una catena di parchi a tema e sfidare altri giocatori. Uscirà nel corso del 2015 su PC.

Sviluppato da Slightly Mad Studios, Project Cars è una simulazione di guida decisamente accurata proveniente dalla tecnologia già vista in Need for Speed Shift. Offre una grafica di nuova generazione compatibile con Oculus Rift e con risoluzione ultra HD a 12K. È un gioco creato da piloti per piloti con tantissime vetture basate sulle licenze ufficiali, tracciati, modalità di gioco e altro ancora. Previsto per maggio su PC, PS4 e Xbox One, Project Cars merita senz'altro di essere trattato in un articolo dedicato.

Bandai Namco ha anche presentato The Witcher 3 Wild Hunt, del quale abbiamo già parlato in questo articolo, e F1 2015, che tratteremo diffusamente nel corso della settimana.


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HEX, il nuovo gioco di carte collezionabili free-to-play

Amate Magic L'Adunanza ed Heathstone? Allora dovete assolutamente provare anche il gioco gratuito HEX Shards of Fate. Sviluppato da Cryptozoic Entertainment, poi diventata Hex Entertainment, e prodotto da Gameforge, la famosa software house tedesca già responsabile del mitico Ogame, Hex è un gioco facilmente accessibile anche per gli utenti che non conoscono il genere, ma che con il passare del tempo dischiude il suo massimo potenziale e consente a qualsiasi tipo di giocatore di dimostrare la propria abilità ruolistica.

Già accusato di essere un clone di Magic, in realtà Hex si rivela un prodotto di qualità, con ottime componenti visiva e uditiva che rimandano a un universo fantasy magico coinvolgente e variamente sfaccettato. Come sfondo alle partite con le carte collezionabili, troviamo infatti tutto uno scenario, tantissime storie che coinvolgono popoli, fazioni e personaggi, oltre che eroi dotati di specifiche abilità che possono essere personalizzati e che consentono di costruirsi su misura la propria esperienza di gioco preferita.

Hex Entertainment definisce Hex come il primo MMOTCG di sempre. Questo perché il trading card game poggia su una complessa struttura di rete che offre opzioni social, la possibilità di sfidare gli amici e di stringere nuove amicizie, oltre che di iscriversi a tornei online e di comprare le carte dagli altri giocatori tramite la casa delle aste o dallo shop online. Quest'ultima sezione del gioco rivela la natura free-to-play del titolo, visto che è possibile spendere denaro reale per rimpolpare le riserve delle due risorse interne al gioco, ovvero oro e platino. Con queste due risorse si possono comprare carte più valide ed equipaggiamento per il proprio eroe.

Quest'ultimo, infatti, può essere personalizzato in profondità in diversi tipi di aspetti, esattamente come accade in un gioco di ruolo. Vincendo le partite e accumulando esperienza si sale di livello e si distribuiscono i talenti, il che permette al giocatore di specializzare il suo campione in specifici tipi di attacchi e di abilità. Gli eroi possono appartenere a classi differenti e possono indossare vari elementi di equipaggiamento, sbloccabili vincendo le partite PvE o PvP che Hex permette di affrontare.

Hex è stato finanziato ricorrendo all'aiuto di Kickstarter, grazie al quale ha ottenuto più di due milioni di dollari. Questo lo rende uno dei progetti in assoluto di maggior successo sulla piattaforma di crowdfunding. Il gioco ha attraversato varie fasi di beta test più o meno chiuse, ma è adesso giocabile gratuitamente da chiunque, pur rimanendo ancora in versione beta. Nonostante questo, la maggior parte delle funzioni è già attiva ed, escludendo qualche sporadico bug, quella attuale potrebbe dirsi quasi una versione retail. Anche graficamente Hex è piacevole, e non richiede PC particolarmente performanti essendo giocabile anche con datati laptop. Oltre che con Windows è compatibile con Mac OS X.


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Utilu Mozilla Firefox Collection

scheda aggiornata 1 ora fa

Utilu Mozilla Firefox Collection permette di installare in modo indipendente differenti versioni del browser Mozilla Firefox. La disponibilità di differenti versioni di questo browser permette di verificare facilmente la compatibilità delle proprie pagine web anche con versioni di browser disponibili da tempo per il download.


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La software house di Divinity Original Sin adesso pianifica rilasci annuali

Written By Unknown on Minggu, 12 April 2015 | 19.04

"Il fallimento è un passo irrinunciabile per la creatività", ha detto Swen Vincke, CEO della belga Larian Studios, a GamesIndustry.biz. Secondo Vincke il lancio di Divinity Original Sin è stato del tipo "o la va o la spacca", visto che i rischi erano tantissimi e le possibilità di ottenere successo realmente molto scarse, vista la natura indipendente del titolo.

Oggi Divinity Original Sin viene considerato come il miglior gioco di ruolo dell'industria dei videogiochi da moltissimi giocatori.

Divinity Original Sin

Lo studio di Québec di Larian conta adesso 10 persone, rimanendo quindi in perfetta armonia con la filosofia indipendente di Larian. Collabora con le altre sedi di Gand, Belgio, e di San Pietroburgo, Russia.

Ma entro tre anni lo studio di Québec sarà composto da 40 persone, e questo gli consentirà di lavorare autonomamente su un proprio gioco. "Con tre studi che sono in grado di lavorare su un proprio titolo, avremo l'opportunità di rilasciare un nuovo gioco per ogni anno. Questo vuol dire che lo sviluppo di ciascun titolo durerà tre anni: è un lasso di tempo molto lungo, ma noi preferiamo fare giochi di qualità invece che rilasciare titoli troppo in fretta. Questa è la differenza tra una società indipendente e una compagnia che invece deve rendere conto agli azionisti".

"Il nostro obiettivo non è quello di abbassare i costi di produzione, ma di continuare a fare giochi di qualità in un ambiente diverso rispetto al solito dell'industria dei videogiochi. Siamo un piccolo lottatore che si scontra con dei giganti, ma siamo totalmente indipendenti nel senso che ci occupiamo autonomamente di ogni fase della creazione dei nostri giochi, distribuzione compresa".

Complessivamente, oggi Larian conta 70 impiegati distribuiti fra tutti i suoi studi.


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HDMI 2.0a, annunciate le nuove specifiche con supporto ai formati HDR

Sono state finalizzate e ufficializzate le specifiche della versione 2.0a dello standard HDMI. L'aggiunta principale è data dal supporto dei formati HDR, che permettono qualità e dettagli superiori sia per quanto riguarda le zone d'ombra dell'immagine, che le parti più luminose.

"Riconosciamo che l'HDR sarà un elemento critico nell'evoluzione dell'industria. Il nostro supporto all'HDR consente ai nostri più di 800 HDMI 2.0 Adopter di sviluppare prodotti leader con supporto all'HDR, pur mantenendo l'interoperabilità con tutto l'ecosistema HDMI", ha dichiarato Robert Blanchard, presidente dell'HDMI Forum.

A Blanchard ha fatto eco Arnold Brown, Chairman dell'HDMI Forum: "Con l'aggiunta dei formati HDR, lo standard HDMI continua il suo supporto ai più recenti formati e alle tecnologie pianificate per i contenuti di Hollywood". Le nuove opzioni di HDMI 2.0a si aggiungono a quelle già concesse dallo standard HDMI 2.0, e come quest'ultimo non richiede nuovi cavi.

Fra queste citiamo la bandwidth teorica massima supportata pari a 18Gbps, che consente pieno supporto alla risoluzione 3840x2160 fino a 60fps e a 32 canali audio contemporaneamente. Lo standard HDMI 2.0 era stato annunciato ufficialmente all'IFA 2013 di Berlino, ed è chiaro che il nuovo 2.0a non sia altro che un aggiornamento marginale.


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CD Projekt: 'non comprate le espansioni di un gioco non ancora rilasciato se avete dei dubbi'

Negli ultimi anni i giocatori sembrano lamentarsi per qualsiasi cosa e molto spesso sembrano vedere problemi dove apparentemente non ce ne sono. È capitato anche per The Witcher 3 Wild Hunt, che seppure sembra uno dei titoli qualitativamente migliori e validi dal punto di vista tecnico. E nella maggior parte dei casi la risposta a queste critiche è estremamente semplice.

The Witcher 3 Wild Hunt

"Non comprate le espansioni di un gioco non ancora rilasciato se avete dei dubbi sulla qualità di quel gioco", ha infatti detto Marcin Iwinski, co-fondatore di CD Projekt Red, in seguito all'annuncio delle due espansioni a pagamento per The Witcher 3. Annuncio che ha scatenato il malumore della community dei fans di CD Projekt, perché vedono la software house polacca come un punto di riferimento in onestà. Il tentativo di marginare con dei DLC per un gioco non ancora uscito, quindi, non sarebbe consono alla reputazione che CD Projekt ha saputo costruirsi nel corso degli anni.

"Aspettate le prime recensioni di The Witcher 3 Wild Hunt prima di decidere. Come sempre, siete liberi di fare ciò che volete", aggiunge ancora Iwinski.

I giocatori che hanno preso a cuore CD Projekt sono delusi perché vorrebbero che questi contenuti venissero inseriti nella versione di base del gioco. Non amano neanche la struttura del Pass espansioni, che porta a pagare in anticipo contenuti che arriveranno solamente dopo molto tempo. Eppure, questo tipo di politiche viene attuato da diverse software house e alcuni tra i giochi più apprezzati dell'ultimo periodo, come Mortal Kombat X e Dying Light, offrono dei Pass per le espansioni molto simili a quello di The Witcher 3.

Come sempre, diciamo che il giudizio su un prodotto videoludico dovrebbe essere formulato sulla base dell'effettiva qualità del gioco e non valutando solamente le politiche attuate dalla software house che lo realizza. Soprattutto in un caso come questo, con un videogioco che promette di essere di altissima qualità come abbiamo visto nella recente anteprima di The Witcher 3 Wild Hunt.

Vi lasciamo con l'ultimo gameplay trailer di The Witcher 3 Wild Hunt appena rilasciato.


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CD Projekt: 'non comprate le espansioni di un gioco non ancora rilasciato se avete dei dubbi'

Written By Unknown on Sabtu, 11 April 2015 | 19.04

Negli ultimi anni i giocatori sembrano lamentarsi per qualsiasi cosa e molto spesso sembrano vedere problemi dove apparentemente non ce ne sono. È capitato anche per The Witcher 3 Wild Hunt, che seppure sembra uno dei titoli qualitativamente migliori e validi dal punto di vista tecnico. E nella maggior parte dei casi la risposta a queste critiche è estremamente semplice.

The Witcher 3 Wild Hunt

"Non comprate le espansioni di un gioco non ancora rilasciato se avete dei dubbi sulla qualità di quel gioco", ha infatti detto Marcin Iwinski, co-fondatore di CD Projekt Red, in seguito all'annuncio delle due espansioni a pagamento per The Witcher 3. Annuncio che ha scatenato il malumore della community dei fans di CD Projekt, perché vedono la software house polacca come un punto di riferimento in onestà. Il tentativo di marginare con dei DLC per un gioco non ancora uscito, quindi, non sarebbe consono alla reputazione che CD Projekt ha saputo costruirsi nel corso degli anni.

"Aspettate le prime recensioni di The Witcher 3 Wild Hunt prima di decidere. Come sempre, siete liberi di fare ciò che volete", aggiunge ancora Iwinski.

I giocatori che hanno preso a cuore CD Projekt sono delusi perché vorrebbero che questi contenuti venissero inseriti nella versione di base del gioco. Non amano neanche la struttura del Pass espansioni, che porta a pagare in anticipo contenuti che arriveranno solamente dopo molto tempo. Eppure, questo tipo di politiche viene attuato da diverse software house e alcuni tra i giochi più apprezzati dell'ultimo periodo, come Mortal Kombat X e Dying Light, offrono dei Pass per le espansioni molto simili a quello di The Witcher 3.

Come sempre, diciamo che il giudizio su un prodotto videoludico dovrebbe essere formulato sulla base dell'effettiva qualità del gioco e non valutando solamente le politiche attuate dalla software house che lo realizza. Soprattutto in un caso come questo, con un videogioco che promette di essere di altissima qualità come abbiamo visto nella recente anteprima di The Witcher 3 Wild Hunt.

Vi lasciamo con l'ultimo gameplay trailer di The Witcher 3 Wild Hunt appena rilasciato.


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HDMI 2.0a, annunciate le nuove specifiche con supporto ai formati HDR

Sono state finalizzate e ufficializzate le specifiche della versione 2.0a dello standard HDMI. L'aggiunta principale è data dal supporto dei formati HDR, che permettono qualità e dettagli superiori sia per quanto riguarda le zone d'ombra dell'immagine, che le parti più luminose.

"Riconosciamo che l'HDR sarà un elemento critico nell'evoluzione dell'industria. Il nostro supporto all'HDR consente ai nostri più di 800 HDMI 2.0 Adopter di sviluppare prodotti leader con supporto all'HDR, pur mantenendo l'interoperabilità con tutto l'ecosistema HDMI", ha dichiarato Robert Blanchard, presidente dell'HDMI Forum.

A Blanchard ha fatto eco Arnold Brown, Chairman dell'HDMI Forum: "Con l'aggiunta dei formati HDR, lo standard HDMI continua il suo supporto ai più recenti formati e alle tecnologie pianificate per i contenuti di Hollywood". Le nuove opzioni di HDMI 2.0a si aggiungono a quelle già concesse dallo standard HDMI 2.0, e come quest'ultimo non richiede nuovi cavi.

Fra queste citiamo la bandwidth teorica massima supportata pari a 18Gbps, che consente pieno supporto alla risoluzione 3840x2160 fino a 60fps e a 32 canali audio contemporaneamente. Lo standard HDMI 2.0 era stato annunciato ufficialmente all'IFA 2013 di Berlino, ed è chiaro che il nuovo 2.0a non sia altro che un aggiornamento marginale.


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La software house di Divinity Original Sin adesso pianifica rilasci annuali

"Il fallimento è un passo irrinunciabile per la creatività", ha detto Swen Vincke, CEO della belga Larian Studios, a GamesIndustry.biz. Secondo Vincke il lancio di Divinity Original Sin è stato del tipo "o la va o la spacca", visto che i rischi erano tantissimi e le possibilità di ottenere successo realmente molto scarse, vista la natura indipendente del titolo.

Oggi Divinity Original Sin viene considerato come il miglior gioco di ruolo dell'industria dei videogiochi da moltissimi giocatori.

Divinity Original Sin

Lo studio di Québec di Larian conta adesso 10 persone, rimanendo quindi in perfetta armonia con la filosofia indipendente di Larian. Collabora con le altre sedi di Gand, Belgio, e di San Pietroburgo, Russia.

Ma entro tre anni lo studio di Québec sarà composto da 40 persone, e questo gli consentirà di lavorare autonomamente su un proprio gioco. "Con tre studi che sono in grado di lavorare su un proprio titolo, avremo l'opportunità di rilasciare un nuovo gioco per ogni anno. Questo vuol dire che lo sviluppo di ciascun titolo durerà tre anni: è un lasso di tempo molto lungo, ma noi preferiamo fare giochi di qualità invece che rilasciare titoli troppo in fretta. Questa è la differenza tra una società indipendente e una compagnia che invece deve rendere conto agli azionisti".

"Il nostro obiettivo non è quello di abbassare i costi di produzione, ma di continuare a fare giochi di qualità in un ambiente diverso rispetto al solito dell'industria dei videogiochi. Siamo un piccolo lottatore che si scontra con dei giganti, ma siamo totalmente indipendenti nel senso che ci occupiamo autonomamente di ogni fase della creazione dei nostri giochi, distribuzione compresa".

Complessivamente, oggi Larian conta 70 impiegati distribuiti fra tutti i suoi studi.


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Call of Duty Black Ops III verrà rivelato a breve

Written By Unknown on Jumat, 10 April 2015 | 19.03

Secondo il teaser trailer che riportiamo in questa pagina il "world reveal" di Call of Duty Black Ops III è adesso previsto per il 26 aprile. I caratteri e i disegni che si possono vedere nel breve filmato rimandano sicuramente alla sottoserie Black Ops, mentre le voci di sottofondo parlano di lealtà, di guerra e di paura.

Si sa che il gioco sarà ambientato in uno scenario futuristico e che ritorneranno gli esoscheletri, così come la Modalità Zombi.

Il Call of Duty di quest'anno, quindi, sarà un seguito diretto di Black Ops II e tornerà nelle mani di Treyarch. Ricordiamo che il primo capitolo di questa sottoserie è uscito nel 2010, mentre Black Ops II risale al 2012.


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Su Windows 10 uno store unico per app, film e musica

Su Windows 10, Microsoft offrirà applicazioni, film, show televisivi e musica in un'unica applicazione. Il gigante del software ha in test una nuova sezione dello store Windows 10 che include anche contenuti audio-video, mentre l'aggiunta della musica è già pianificata per le prossime settimane, naturalmente prima della release ufficiale.

Windows 10, store unico

Lo store unificato è un'ovvietà, e la sua conferma era pertanto attesa. Con Windows 10, l'obiettivo di Microsoft è quello di offrire un'unica piattaforma per ogni tipologia di dispositivo, ed in questo modo anche i contenuti scaricati ad esempio su PC, potranno essere consultati facilmente su tablet, smartphone e, perché no, anche sulla console proprietaria, Xbox One.

Una nuova esperienza con Windows che verrà rimpolpata di novità nel corso del tempo: "Quella che potete apprezzare oggi è un'esperienza non ancora terminata e abbiamo molto lavoro da fare", ha ammesso Brandon LeBlanc di Microsoft. "Per esempio, non vedrete i dettagli dei film o degli show televisivi come il cast e la troupe tecnica, e per adesso potrete solo visualizzare i contenuti in streaming", ha continuato.

Ma è una situazione solo temporanea: ben presto, spiega LeBlanc, sarà possibile salvare i contenuti in locale per la riproduzione anche senza connessione ad internet attiva. Prima dello store unico, Microsoft offriva la musica sull'app Xbox Music, mentre sull'app Xbox Video trovavamo film e show televisivi. Di recente, le nuove applicazioni Musica e Video sono disponibili come anteprima, ed è evidente la rimozione del brand Xbox.

Gli Insider possono già trovare la novità sull'app Store (beta) dell'ultima build di Windows 10 Technical Preview rilasciata al pubblico. Disponibile anche in Italia, lo store unico è presente in preview attualmente in circa 20 paesi. Non è naturalmente esente da bug, ed in caso di eventuali crash, Microsoft consiglia di consultare questo post sul forum ufficiale.


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Diffondere IoT in Italia, l'impegno comune di Microsoft ed STMicroelectronics

Microsoft Italia e STMicroelectronics hanno annunciato un importante accordo di collaborazione che ha l'obiettivo di promuovere e supportare la diffusione di Internet of Things in Italia. Le due aziende metteranno a fattor comune le proprie competenze con la realizzazione di un ecosistema di sviluppo "sensor-to-cloud" per aiutare le aziende italiane nella creazione di prototipi IoT basati su hardware STM e che facciano leva sulle capacità delle soluzioni cloud di Microsoft.

Secondo le previsioni delle società di analisi di mercato entro il 2020 ci saranno 50 miliardi di oggetti collegati ad Internet. Si tratta di una rivoluzione del modo in cui si interagisce con la tecnologia: già oggi, infatti, siamo abituati ad avere oggetti connessi ad Internet (tablet, smartphone, console) ma non si può ancora parlare propriamente di IoT perché in questi casi è l'utente ad essere connesso ad Internet tramite questi oggetti. Quando si parla di Internet of Things si intendono oggetti connessi in autonomia, che scambiano informazioni tra loro e, in ultima analisi, producono valore.

Fabio Santini, responsabile della Divisione Developer Experience and Evangelism di Microsoft Italia, osserva: "50 miliardi di dispositivi che inviano un piccolo dato ogni minuto per un anno intero vuol dire 3 miliardi di terabyte di informazione prodotta in un anno. Sono tre miliardi di hard disk portatili da 1 terabyte, che messi uno accanto all'altro coprirebbero l'intera superficie di Milano. E' una dimensione gigantesca ma è il momento giusto per far sì che tutto ciò accada".

Molte sono infatti le condizioni concorrenti: sensoristica ampiamente disponibile, economica e semplice da gestire, una buona diffusione di connettività, una maggiore facilità di sviluppo (il movimento maker ne è un efficace esempio), nuovi scenari che stimolano l'immaginazione delle aziende che vogliono innovare ed infine il cloud che abilità realmente l'IoT, in quanto unica infrastruttura capace di supportare i numeri di cui sopra.

Carlo Purassanta, Amministratore Delegato Microsoft Italia, osserva: "Si tratta di un'incredibile opportunità per il Paese perché potrà consentire quella svolta della produttività che non è stato possibile fare con l'informatica. Confindustria Trentino organizzerà il 17 aprile un evento dal nome 'Ingranaggi, fibra e chip'. E' un esempio di come l'industria tradizionale capirà la svolta del sensore in un oggetto molto più facilmente di quanto è accaduto con l'informatica tradizionale". Prosegue poi Purassanta: "Molte analisi indicano che l'Italia sarà il territorio più fertile dove far crescere l'IoT. In questo frangente il ruolo di Microsoft è duplice: portare nel sistema impresa italiano le novità delle attività di ricerca e sviluppo che si fanno attorno al mondo e di contro far eccellere le aziende italiane e le nostre best practice nel mondo".

Alessandro Cremonesi, Group Vice President e Direttore Generale, ST Central Labs di STMicroelectronics, ha affermato: "Si stanno abbassando le barriere di ingresso per portare l'elettronica e l'intelligenza all'interno degli oggetti. Lo scenario è ideale per le piccole e medie aziende e per i nuovi player. In Italia abbiamo la capacità di creare il bello e di realizzare prodotti che piacciono al mondo intero. IoT è l'artigianato dell'elettronica ed è una grande opportunità per l'Italia".

Nel concreto, l'accordo tra Microsoft ed ST si snoda sui cardini hardware e software. Dal punto di vista dell'hardware, ST offre la gamma di microcontrollori STM32 basati su ARM e in grado di coprire molteplici esigenze applicative e l'ambiente di sviluppo hardware e software flessibile e aperto STM32 ODE (Open Development Environment) che permette di sviluppare facilmente e velocemente prototipi IoT. Dal punto di vista software, Microsoft mette a disposizione la nuova Microsoft Azure IoT Suite che permette di connettere dispositivi, raccogliere dati eterogenei, gestire il flusso di dati ed analizzarli per trasformarli in informazioni capaci di creare valore. Microsoft mette inoltre a disposizione il Technology Center con l'obiettivo di promuovere l'adozione del Cloud Computing tra professionisti, gli sviluppatori, i business partner, le start-up e le aziende.

La partnership tra Microsoft ed ST si svilupperà anche attraverso la collaborazione con il Centro di Competenza IoT creato da Microsoft in partnership con l'Istituto Superiore Mario Boella di Torino con l'obiettivo di diffondere l'adozione e la consapevolezza delle opportunità offerte dal Cloud Computing per dar vita a progetti di IoT. Presso il Centro le due aziende creeranno i propri prototipi e casi applicativi che integreranno i device basati sull'STM32 ODE e la piattaforma cloud Microsoft Azure. Inoltre, ST e Microsoft intendono cooperare per sviluppare e integrare librerie middleware e applicazioni test nei device basati sull'STM32 ODE per facilitare la connessione con i servizi cloud di Microsoft.
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Un televisore su 5 venduto nel 2015 sarà di tipo 4K

Written By Unknown on Kamis, 09 April 2015 | 19.04

La diffusione di TV con pannelli compatibili con la risoluzione 4K sta crescendo con un tasso particolarmente interessante; le stime per il 2015 parlano, come riportato da Digitimes, di un televisore ogni 5 venduti sul mercato che sarà di tipo 4K. In effetti osservando gli scaffali dei principali punti vendita, anche in Italia, si notano schermi di questo tipo in modo sempre più frequente e non necessariamente a prezzi proibitivi.

Dal punto di vista dei costi di produzione infatti non ci sono differenze insormontabili tra i tradizionali modelli Full HD e quelli 4K: la fonte parla di un dato del 15% superiore per i secondi, a fronte di un prezzo medio di vendita che a parità di diagonale è superiore del 50% circa.

Una dinamica di questo tipo lascia ampio spazio di manovra ai produttori per intervenire a rendere più appetibili i propri modelli 4K agli occhi dei consumatori, attraverso una politica di prezzo maggiormente aggressiva rispetto a quella attualmente messa in atto.

Le stime prevedono per il 2015 vendite per 200-210 milioni di televisori, dei quali la quota di prodotti 4K dovrebbe ammontare a circa il 20% per un totale di 40 milioni di pezzi. Saranno i mercati nord Americano e quello cinese a caratterizzare la domanda di display 4K, mentre per Giappone ed Europa si prevede un approccio più prudente da parte dei consumatori.

Se la disponibilità di schermi televisivi 4K non sembra rappresentare un problema, è il materiale video con il quale questi televisori possano venir sfruttati al meglio delle proprie potenzialità a scarseggiare. Manca al momento uno standard su supporto ottico compatibile con formato 4K che sia ampiamente disponibile sul mercato; i sistemi di distribuzione via streaming o con tradizionali sistemi di trasmissione satellitare soffrono ancora di limitazioni a livello di bandwidth e ci vorranno alcuni anni prima che i flussi video 4K possano diventare una forma di trasmissione preferenziale per i consumatori.


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Piccole dimensioni e consumi contenuti? La ricetta di 3 schede madri MSI

MSI ha annunciato 3 nuove schede madri in formato Mini-ITX, caratterizzate da dimensioni contenute e da livelli di consumo che ne permettono l'utilizzo in chassis molto piccoli per i quali si voglia privilegiare la silenziosità nel funzionamento.

I nomi dei 3 modelli, N3700I Eco, N3150I Eco e N3050I Eco, richiamano il processore utilizzato. Per la prima scheda si tratta della CPU Pentium N3700, con architettura quad core e frequenze di clock di 1,6 GHz e 2,4 GHz rispettivamente per base clock e turbo clock. La scheda N3150I Eco utilizza un processore Intel Celeron N3150 sempre di tipo quad core, con frequenze di 1,6 GHz base e 2,08 GHz turbo, mentre a chiudere la scheda N3050I Eco è abbinata a CPU Intel Celeron N3050 con architettura dual core, clock base di 1,6 GHz e clock turbo di 2,16 GHz.

msi_mobo_braswell_eco.jpg (40536 bytes)

In tutte e 3 le schede madri troviamo una CPU Intel della famiglia Braswell, costruita con tecnologia produttiva a 14 nanometri e quindi in grado di assicurare un ottimale contenimento dei consumi. Tra le caratteristiche tecniche comuni ai 3 modelli troviamo supporto sino a 8 GB di memoria DDR3L-1600, grazie ai due slot So-Dimm, due connettori SATA 6 Gbps, uno slot PCI Express 1x, scheda di rete Gigabit, una porta seriale, porte USB 2.0 e 3.0 oltre a un connettore video HDMI 1.4b.

Prodotti di questo tipo vengono consigliati da MSI per l'utilizzo in sistemi HTPC a basso consumo, grazie al supporto alla riproduzione di flussi video 4K e alla decodifica di flussi H.265 con supporto hardware. I processori della famiglia Braswell sono caratterizzati da un TDP che raggiunge quale picco i 6 Watt: da questo il sistema di raffreddamento completamente passivo montato sulla CPU.


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YouTube presto anche a pagamento per rimuovere i banner pubblicitari

Arriverà entro la fine dell'anno il servizio di abbonamento a pagamento di YouTube rivolto a chiunque odia i banner commerciali. Se per questi utenti la novità potrebbe essere positiva, apparentemente le notizie non sono così piacevoli per i partner del servizio, che saranno costretti ad accettare le nuove direttive. La novità è stata annunciata da una lettera inviata da YouTube a tutti i partner, ovvero a coloro che caricano video sul servizio guadagnando con le visualizzazioni.


Clicca per visualizzare la lettera per intero

La lettera non specifica quanto sarà l'importo richiesto, probabilmente di circa 10 dollari mensili secondo quanto rivelato da Bloomberg. I partner, inoltre, non potranno che accettare i nuovi termini altrimenti tutti i video caricati saranno impostati come privati. Il tutto, nonostante siano anche previsti dei cambiamenti sulle metodologie per i pagamenti applicate da Google e rivolte ai "professionisti" del Tubo.

La spiegazione non risulta ad oggi delle più chiare: "YouTube ti pagherà il 55% del totale dei ricavi netti rilevati da YouTube dagli abbonamenti attribuibili alle views mensili o al tempo di visione impiegato sui tuoi contenuti come percentuale delle views mensili o del tempo di visione di tutti o di parte dei contenuti partecipanti alla relativa offerta di sottoscrizione", scrive testualmente YouTube nella lettera.

Spiegando poi in termini più semplici: "In sostanza, se qualcuno paga per una sottoscrizione e guarda un tuo video, riceverai una percentuale del canone pagato dall'utente sulla base di quanto stabilito da YouTube, come accade adesso con la pubblicità". La società non ha ancora stabilito se si tratta di un "piccolo quantitativo di denaro" o meno, e non è facile prevedere al momento se l'iniziativa sarà un successo (e i partner ne godranno i vantaggi) o meno.

Il nuovo piano di abbonamenti verrà introdotto parallelamente al servizio YouTube Music Key, anch'esso a pagamento, ma sarà naturalmente slegato da quest'ultimo. La società non ha annunciato ufficialmente le tempistiche del rilascio della nuova opzione, tuttavia i nuovi termini saranno validi a partire dal prossimo mese di giugno, elemento che fa pensare che la novità sia tutt'altro che lontana.

Un'ottima opzione per chi detesta le interruzioni pubblicitarie, ma al tempo stesso sostanzialmente inutile. Su YouTube i banner sono facilmente aggirabili con accortezze minime e del tutto gratuitamente, anche se parliamo di pratiche con le quali non si supporta economicamente un sito, YouTube per l'appunto, che necessita di notevoli investimenti sul piano della gestione dell'infrastruttura. Del resto, gli utenti infastiditi dalle pubbicità sanno già come rimuoverle, mentre gli altri probabilmente non si fanno troppi problemi in merito.

Un abbonamento di 10$ mensili solo per ridurre l'impatto della pubblicità sul sito sembra forse un po' eccessivo, anche se la novità potrebbe venire accompagnata da feature aggiuntive come l'accesso a canali specifici, o da un aumento della presenza degli sponsor per gli utenti non paganti, e questo di certo non ci piacerebbe, non ci piacerebbe per niente.


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NOD32

Written By Unknown on Rabu, 08 April 2015 | 19.03

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NOD32 è un software antivirus nprodotto da eset software, dotato del grosso pregio di essere leggero, veloce nelle scansioni e dotato di un' interfaccia grafica semplice da interpretare. La versione scaricabile può essere utilizzata per 30 giorni.


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Battlefield 4: netcode a 144Hz

Come rivela Westie, Youtuber esperto di Battlefield, nonché beta tester del gioco multiplayer di DICE, in breve tempo Battlefield 4 godrà di un nuovo netcode a 144Hz. Da quanto si apprende, DICE beneficerebbe del lavoro fatto da Visceral Games su Battlefield Hardline e trasporrebbe la nuova tecnologia nel precedente Battlefield 4, capace però di offrire un'esperienza militare e multiplayer più profonda.

Fino a oggi Battlefield 4 ha avuto un netcode a 30Hz, e questo vale a prescindere dalla piattaforma. Questo valore, chiamato tickrate, definisce quante volte al secondo server e client di gioco comunicano tra di loro per scambiarsi informazioni sui vari aspetti di gioco, come i movimenti dei soldati, la fisica degli ambienti di gioco, le esplosioni delle granate, la balistica dei proiettili e dei missili.

Naturalmente DICE ha cercato di ridurre al minimo le comunicazioni tra server e client per evitare eccessive complicazioni per l'infrastruttura di rete e ridurre al minimo i malfunzionamenti. Battlefield è un gioco multiplayer ben più complesso rispetto ad altri titoli del genere, e questo ha portato a compromessi da questo punto di vista.

Con frequenze di aggiornamento a 144Hz si avrà in Battlefield 4 una migliore gestione del danno e ciò darà ai giocatori l'opportunità di essere più reattivi rispetto agli accadimenti nelle sessioni multigiocatore. L'aggiornamento è stato attuato già nel Community Test Environment di Battlefield 4 come rivela Westie, mentre a breve sarà esportato anche nel gioco pubblico.

Grazie alla nuova frequenza di aggiornamento sarà, ad esempio, possibile gestire più di 30 proiettili in un secondo. Congiuntamente all'uso dei più recenti monitor gaming a 144Hz il nuovo netcode consentirà di avere un'esperienza più fedele dal punto di vista grafico, del comportamento dei vari aspetti di gioco e della fisica dei proiettili per ogni ciclo di aggiornamento del monitor.

DICE aveva già portato le frequenze di aggiornamento lato client da 10Hz a 30Hz circa un anno fa. Il tutto fa parte di un processo di miglioramento dell'infrastruttura di rete dei Battlefield che prosegue ormai dal momento dell'uscita di Battlefield e che non è ancora giunto a termine. Tra le altre cose, ricordiamo che la hit detection nei giochi DICE viene ancora gestita lato client e non lato server come accade per altri titoli multiplayer con finalità di sport elettronico.


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iPad mini 4: online le prime foto della scocca posteriore

iPad mini di terza generazione non è stato probabilmente fra i prodotti più riusciti della Apple moderna. Con lo stesso hardware e lo stesso design del predecessore, il più recente modello da 7,9" introduce solamente Touch ID come novità, con un sovrapprezzo però di 100€. La musica potrebbe cambiare con il prossimo modello atteso per la fine dell'anno, del quale sono state già avvistate le prime immagini della scocca posteriore.


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Process Lasso

Written By Unknown on Selasa, 07 April 2015 | 19.04

scheda aggiornata 1 ora fa

Process Lasso ottimizza l'esecuzione dei processi in corso intervenendo sui parametri di affinità e di priorità. Questo software può essere utile per rendere più fluido e reattivo il sistema, inoltre gli utenti più evoluti potranno accedere a personalizzazione e ottimizzazioni aggiuntive.


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Samsung paga finti fan per partecipare all'evento di Galaxy S6: la società smentisce

L'ultima accusa rivolta a Samsung ci ricorda le accese campagne politiche americane prossime alle elezioni. Secondo un report di Want China Times, la multinazionale coreana avrebbe ingaggiato 400 o 500 finti "fan" della società, pagandoli per partecipare all'evento di lancio dei nuovi Galaxy S6 ed S6 Edge in Cina. La società ha indagato su quanto riportato dai media nazionali, smentendo in seguito tutte le accuse.

Samsung Galaxy S6

All'evento avrebbero partecipato poco più di 1.000 persone e, stando a quanto rivelato dalle fonti della pubblicazione cinese, circa la metà sarebbe stata pagata. Per fonti si intende uno dei reclutatori, che da solo avrebbe portato all'evento oltre cento finti appassionati del marchio invogliati da un piccolo compenso. Lo stesso ha sottolineato di non essere stato l'unico reclutatore, con gli altri gruppi che hanno ingaggiato le altre centinaia di fan, fra giovani e studenti.

Secondo le fonti, la paga era di circa 30 Yuan (circa 3 euro) per almeno un'ora di conferenza, mentre ai selezionatori spettava un compenso di 20 Yuan (poco meno di 2 euro) per ogni individuo reclutato. Le novità si aggiungono ad alcune incresciose pratiche che Samsung ha condotto online negli scorsi anni: i coreani disporrebbero di alcuni "fan professionali" che nei forum profetizzano il verbo della società e parlano positivamente dei suoi prodotti.

Pratica seguita anche dalla divisione cinese secondo la fonte: gli utenti "professionisti" si iscrivono sui forum di Baidu per accrescere il numero dei seguaci della pagina e il tutto avviene in maniera invisibile agli altri utenti del forum, che credono di scambiare battute con utenti comuni e potenzialmente super partes. La pubblicazione cinese menziona Huang, soprannome di uno di questi fan che ha trovato il banner di selezione in una chat di WeChat.

Tutte pratiche di cui la "nuova Samsung" crediamo non abbia bisogno. Galaxy S6 e Galaxy S6 Edge raggiungono finalmente l'eccellenza anche sul piano del design, e si sono dimostrati i prodotti più convincenti del Mobile World Congress. Al tempo stesso, tuttavia, i coreani hanno avuto alcuni trimestri deludenti sul piano dei profitti, con Apple e Xiaomi che incalzano in Cina su quello dei volumi.

Samsung ha comunque già smentito le accuse degli ultimi giorni. Le indagini operate dalla società non hanno riscontrato casi di presunti "fanboy" ingaggiati all'occorrenza per partecipare all'evento cinese: "In realtà, i più di 1.100 partecipanti, compresi consumatori e funzionari del settore, sono stati formalmente invitati alla Culture Square di Shangai dove l'evento ha avuto luogo", ha infine precisato la società.


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Microsoft interrompe la produzione di Kinect per Windows

Microsoft ha sospeso la produzione della seconda edizione di Kinect per Windows. In un post sul Windows Blog, Michael Fry di Microsoft ha detto che la compagnia preferisce consolidare la posizione di un singolo dispositivo invece che commercializzarne due differenti.

Kinect for Windows

È per questo che verrà presto introdotto sul mercato un adattatore che renderà compatibile l'originale Kinect v2 per Xbox One con i sistemi PC. Per questo motivo, il sensore per Xbox One sarà l'unico che Microsoft venderà in futuro. L'adattatore verrà venduto a 50 dollari, mentre l'intero Kinect costa 150 dollari.

"Microsoft continuerà a impegnarsi su Kinect come piattaforma di sviluppo sia per Xbox One che per PC", ha scritto ancora Fry. "Anche se non produrremo più la versione di Kinect per Windows, assicuriamo gli sviluppatori che potranno continuare a utilizzarlo, visto che il supporto per Kinect for Windows v2 rimane inalterato".


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Pacapong è un divertente gioco che mette insieme Pong, Pac-Man e Space Invaders

Written By Unknown on Senin, 06 April 2015 | 19.04

È assolutamente da provare perché è facile da scaricare e da installare e perché regala un coinvolgente tuffo nel passato. I giocatori, infatti, devono muovere due racchette virtuali ai lati come in Pong, mentre in centro si trova uno schema che ricalca uno dei livelli di Pac-Man.

Pacapong

Bisogna rimandare la pallina dall'altra parte cercando di intercettare le sfere che trasformano i fantasmini in fantasmini vulnerabili. Si può anche cercare di cogliere il piccolo logo di Space Invaders per dare un altro svantaggio competitivo all'avversario. Si gioca infatti in due in multiplayer locale.

Ma non è tutto! A tratti farà la sua comparsa sulla scena anche Donkey Kong che, come se non bastasse la già enorme confusione che imperversa sullo schermo, lancerà dei barili che i due giocatori dovranno assolutamente evitare!

Pacapong è interessante anche sul piano tecnico, pur restando ovviamente un giochino immediato installabile su quasi tutti i PC. La sua grafica, infatti, è a 1080p e il frame rate di 60fps. Inoltre, supporta il gamepad.

È disponibile per Windows, Mac OS X e Linux, le sue dimensioni sono di 5mb e lo potete scaricare gratuitamente da questo indirizzo.


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Intel, nuovi SSD serie 750PCIe e 535 SATA, anche M.2

Intel ha rilasciato due nuove famiglie di Solid State Drive, molto differenti fra loro. La serie 750 è pensata per sistemi desktop casalinghi di fascia alta ad alte prestazioni così come per le workstation. Siamo di fronte a unità dotate di interfaccia PCIe, che può sfruttare la bandwidth di quattro linee PCIe 3.0, quadruplicando quindi il potenziale in termini di transfer fate rispetto ad unità SATA 6Gbps.

Due sono i formati (Add-in-Card simili alle schede video e 2,5 pollici), così come sono due le capienze, 400GB o 1,2TB. Le prestazioni cambiano molto in base proprio alla capienza, e alla conseguente capacità di saturare al meglio tutte le linee del controller. Il modello da 400GB è infatti accreditato di 2200MB/s in lettura e 900MB/s in scrittura, mentre il modello da 1,2TB si spinge fino a 2400MB/s in lettura e 1200MB/s in scrittura.


(Le proporzioni non sono quelle reali)

Più consumer è invece la seconda serie, adatta anche a sistemi embedded. La famiglia 535 è realizzata nel form factor da 2,5 pollici slim e in quello M.2 da 80mm sfruttando chip a 16nm, con un numero maggiore di tagli a disposizione. Disponibili unità da 120GB, 180GB, 240GB, 360GB per entrambi i formati, mentre con i 2,5 pollici si ha a disposizione anche un 480GB. A livello di prestazioni Intel dichiara per tutti i tagli 540MB/s in lettura e 480/490MB/s in scrittura. Intel non indica i prezzi, mentre la disponibilità dovrebbe essere immediata o comunque a brevissimo termine.


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Da HP nuove soluzioni per semplificare lo sviluppo ed il mantenimento di app mobile

HP ha annunciato il rilascio di nuovi e rinnovati strumenti software per ottimizzare l'esecuzione di ogni fase del ciclo di vita di un'app mobile, dalla creazione al rilascio fino alla gestione della post produzione, per venire incontro alle esigenze di quelle aziende che vogliono offrire al pubblico esperienze mobile di qualità.

Del resto negli anni recenti le app mobile hanno assunto un'importanza sempre maggiore, rappresentando spesso il punto di contatto più importante tra un'azienda e il pubblico. Per questo motivo le aziende sentono l'esigenza di proporre applicazioni che offrano una grande esperienza d'uso, incontrando i desideri e le esigenze del pubblico in termini di prestazioni, disponibilità, sicurezza, qualità e context-awareness. La capacità di rispondere alle esigenze degli utenti consente di ottenere elevate valutazioni all'interno degli store delle app, portando quindi ad un miglior posizionamento delle stesse per attrarre nuovi clienti e maggiori ricavi.

Chi si occupa dello sviluppo di app sa bene quanto sia complesso tutto ciò, avendo a che fare con una variegata gamma di sistemi operativi, reti e piattaforme tutti in costante evoluzione ed espansione. HP cerca di semplificare questo processo fornendo una serie di soluzioni basate sulle proprie capacità di analitica Big Data, gestione delle operazioni IT e sicurezza.

HP ha rilasciato in particolare una nuova offerta che sfrutta la piattaforma Big Data HP Haven che permette alle aziende di controllare l'integrità e la robustezza delle loro app mobile e di misurare l'esperienza utente e il riscontro nel pubblico. HP App Pulse Mobile monitora e analizza costantemente prestazioni, stabilità e sfruttamento di risorse da parte delle app, fornendo inoltre un indice chiamato "FunDex" (qui un approfondimento) che offre una visione d'insieme dei fattori che incidono negativamente sull'esperienza utente e propone suggerimenti per risolvere gli eventuali problemi.

Per quanto concerne la fase di sviluppo e produzione, HP ha rilasciato una nuova versione di HP Agile Manager che si integra in realtime con HP Application Lifecycle Management per sincronizzare i team di lavoro e offrire a ciascuno informazioni aggornate e approfondite sullo stato di ciascuna release di applicazione. Lo stesso Application Lifecycle Management è stato aggiornato e semplifica la gestione dei test tra i team di sviluppo.

Proprio sul versante del testing HP ha rilasciato le nuove versoni di HP Mobile Center, HP Network Virtualization e HP Service Virtualization, tutti con lo scopo di semplificare il test delle app sui dispositivi e la verifica delle prestazioni su varie reti. Infine per la fase di post produzione si segnala il rilascio delle nuove versioni di HP LoadRunner e di HP Performance Center, unitamente a StormRunner Load, allo scopo di aiutare il team di sviluppo e mantenimento a fare fronte ai picchi di carico conservando disponibilità e reattività.

Le nuove versioni degli strumenti HP Application Lifecycle Management sono inoltre integrate con la suite di protezione delle applicazioni HP Fortify, che ha lo scopo di valutare la sicurezza dell'applicazione in ogni fase del ciclo di vita.

Tutti i nuovi strumenti sono già disponibili ed è inoltre possibile provare gratuitamente HP App Pulse Mobile a partire da questa pagina.


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Pacapong è un divertente gioco che mette insieme Pong, Pac-Man e Space Invaders

Written By Unknown on Minggu, 05 April 2015 | 19.03

È assolutamente da provare perché è facile da scaricare e da installare e perché regala un coinvolgente tuffo nel passato. I giocatori, infatti, devono muovere due racchette virtuali ai lati come in Pong, mentre in centro si trova uno schema che ricalca uno dei livelli di Pac-Man.

Pacapong

Bisogna rimandare la pallina dall'altra parte cercando di intercettare le sfere che trasformano i fantasmini in fantasmini vulnerabili. Si può anche cercare di cogliere il piccolo logo di Space Invaders per dare un altro svantaggio competitivo all'avversario. Si gioca infatti in due in multiplayer locale.

Ma non è tutto! A tratti farà la sua comparsa sulla scena anche Donkey Kong che, come se non bastasse la già enorme confusione che imperversa sullo schermo, lancerà dei barili che i due giocatori dovranno assolutamente evitare!

Pacapong è interessante anche sul piano tecnico, pur restando ovviamente un giochino immediato installabile su quasi tutti i PC. La sua grafica, infatti, è a 1080p e il frame rate di 60fps. Inoltre, supporta il gamepad.

È disponibile per Windows, Mac OS X e Linux, le sue dimensioni sono di 5mb e lo potete scaricare gratuitamente da questo indirizzo.


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Intel, nuovi SSD serie 750PCIe e 535 SATA, anche M.2

Intel ha rilasciato due nuove famiglie di Solid State Drive, molto differenti fra loro. La serie 750 è pensata per sistemi desktop casalinghi di fascia alta ad alte prestazioni così come per le workstation. Siamo di fronte a unità dotate di interfaccia PCIe, che può sfruttare la bandwidth di quattro linee PCIe 3.0, quadruplicando quindi il potenziale in termini di transfer fate rispetto ad unità SATA 6Gbps.

Due sono i formati (Add-in-Card simili alle schede video e 2,5 pollici), così come sono due le capienze, 400GB o 1,2TB. Le prestazioni cambiano molto in base proprio alla capienza, e alla conseguente capacità di saturare al meglio tutte le linee del controller. Il modello da 400GB è infatti accreditato di 2200MB/s in lettura e 900MB/s in scrittura, mentre il modello da 1,2TB si spinge fino a 2400MB/s in lettura e 1200MB/s in scrittura.


(Le proporzioni non sono quelle reali)

Più consumer è invece la seconda serie, adatta anche a sistemi embedded. La famiglia 535 è realizzata nel form factor da 2,5 pollici slim e in quello M.2 da 80mm sfruttando chip a 16nm, con un numero maggiore di tagli a disposizione. Disponibili unità da 120GB, 180GB, 240GB, 360GB per entrambi i formati, mentre con i 2,5 pollici si ha a disposizione anche un 480GB. A livello di prestazioni Intel dichiara per tutti i tagli 540MB/s in lettura e 480/490MB/s in scrittura. Intel non indica i prezzi, mentre la disponibilità dovrebbe essere immediata o comunque a brevissimo termine.


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Da HP nuove soluzioni per semplificare lo sviluppo ed il mantenimento di app mobile

HP ha annunciato il rilascio di nuovi e rinnovati strumenti software per ottimizzare l'esecuzione di ogni fase del ciclo di vita di un'app mobile, dalla creazione al rilascio fino alla gestione della post produzione, per venire incontro alle esigenze di quelle aziende che vogliono offrire al pubblico esperienze mobile di qualità.

Del resto negli anni recenti le app mobile hanno assunto un'importanza sempre maggiore, rappresentando spesso il punto di contatto più importante tra un'azienda e il pubblico. Per questo motivo le aziende sentono l'esigenza di proporre applicazioni che offrano una grande esperienza d'uso, incontrando i desideri e le esigenze del pubblico in termini di prestazioni, disponibilità, sicurezza, qualità e context-awareness. La capacità di rispondere alle esigenze degli utenti consente di ottenere elevate valutazioni all'interno degli store delle app, portando quindi ad un miglior posizionamento delle stesse per attrarre nuovi clienti e maggiori ricavi.

Chi si occupa dello sviluppo di app sa bene quanto sia complesso tutto ciò, avendo a che fare con una variegata gamma di sistemi operativi, reti e piattaforme tutti in costante evoluzione ed espansione. HP cerca di semplificare questo processo fornendo una serie di soluzioni basate sulle proprie capacità di analitica Big Data, gestione delle operazioni IT e sicurezza.

HP ha rilasciato in particolare una nuova offerta che sfrutta la piattaforma Big Data HP Haven che permette alle aziende di controllare l'integrità e la robustezza delle loro app mobile e di misurare l'esperienza utente e il riscontro nel pubblico. HP App Pulse Mobile monitora e analizza costantemente prestazioni, stabilità e sfruttamento di risorse da parte delle app, fornendo inoltre un indice chiamato "FunDex" (qui un approfondimento) che offre una visione d'insieme dei fattori che incidono negativamente sull'esperienza utente e propone suggerimenti per risolvere gli eventuali problemi.

Per quanto concerne la fase di sviluppo e produzione, HP ha rilasciato una nuova versione di HP Agile Manager che si integra in realtime con HP Application Lifecycle Management per sincronizzare i team di lavoro e offrire a ciascuno informazioni aggornate e approfondite sullo stato di ciascuna release di applicazione. Lo stesso Application Lifecycle Management è stato aggiornato e semplifica la gestione dei test tra i team di sviluppo.

Proprio sul versante del testing HP ha rilasciato le nuove versoni di HP Mobile Center, HP Network Virtualization e HP Service Virtualization, tutti con lo scopo di semplificare il test delle app sui dispositivi e la verifica delle prestazioni su varie reti. Infine per la fase di post produzione si segnala il rilascio delle nuove versioni di HP LoadRunner e di HP Performance Center, unitamente a StormRunner Load, allo scopo di aiutare il team di sviluppo e mantenimento a fare fronte ai picchi di carico conservando disponibilità e reattività.

Le nuove versioni degli strumenti HP Application Lifecycle Management sono inoltre integrate con la suite di protezione delle applicazioni HP Fortify, che ha lo scopo di valutare la sicurezza dell'applicazione in ogni fase del ciclo di vita.

Tutti i nuovi strumenti sono già disponibili ed è inoltre possibile provare gratuitamente HP App Pulse Mobile a partire da questa pagina.


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Intel, nuovi SSD serie 750PCIe e 535 SATA, anche M.2

Written By Unknown on Sabtu, 04 April 2015 | 19.04

Intel ha rilasciato due nuove famiglie di Solid State Drive, molto differenti fra loro. La serie 750 è pensata per sistemi desktop casalinghi di fascia alta ad alte prestazioni così come per le workstation. Siamo di fronte a unità dotate di interfaccia PCIe, che può sfruttare la bandwidth di quattro linee PCIe 3.0, quadruplicando quindi il potenziale in termini di transfer fate rispetto ad unità SATA 6Gbps.

Due sono i formati (Add-in-Card simili alle schede video e 2,5 pollici), così come sono due le capienze, 400GB o 1,2TB. Le prestazioni cambiano molto in base proprio alla capienza, e alla conseguente capacità di saturare al meglio tutte le linee del controller. Il modello da 400GB è infatti accreditato di 2200MB/s in lettura e 900MB/s in scrittura, mentre il modello da 1,2TB si spinge fino a 2400MB/s in lettura e 1200MB/s in scrittura.


(Le proporzioni non sono quelle reali)

Più consumer è invece la seconda serie, adatta anche a sistemi embedded. La famiglia 535 è realizzata nel form factor da 2,5 pollici slim e in quello M.2 da 80mm sfruttando chip a 16nm, con un numero maggiore di tagli a disposizione. Disponibili unità da 120GB, 180GB, 240GB, 360GB per entrambi i formati, mentre con i 2,5 pollici si ha a disposizione anche un 480GB. A livello di prestazioni Intel dichiara per tutti i tagli 540MB/s in lettura e 480/490MB/s in scrittura. Intel non indica i prezzi, mentre la disponibilità dovrebbe essere immediata o comunque a brevissimo termine.


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Pacapong è un divertente gioco che mette insieme Pong, Pac-Man e Space Invaders

È assolutamente da provare perché è facile da scaricare e da installare e perché regala un coinvolgente tuffo nel passato. I giocatori, infatti, devono muovere due racchette virtuali ai lati come in Pong, mentre in centro si trova uno schema che ricalca uno dei livelli di Pac-Man.

Pacapong

Bisogna rimandare la pallina dall'altra parte cercando di intercettare le sfere che trasformano i fantasmini in fantasmini vulnerabili. Si può anche cercare di cogliere il piccolo logo di Space Invaders per dare un altro svantaggio competitivo all'avversario. Si gioca infatti in due in multiplayer locale.

Ma non è tutto! A tratti farà la sua comparsa sulla scena anche Donkey Kong che, come se non bastasse la già enorme confusione che imperversa sullo schermo, lancerà dei barili che i due giocatori dovranno assolutamente evitare!

Pacapong è interessante anche sul piano tecnico, pur restando ovviamente un giochino immediato installabile su quasi tutti i PC. La sua grafica, infatti, è a 1080p e il frame rate di 60fps. Inoltre, supporta il gamepad.

È disponibile per Windows, Mac OS X e Linux, le sue dimensioni sono di 5mb e lo potete scaricare gratuitamente da questo indirizzo.


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Da HP nuove soluzioni per semplificare lo sviluppo ed il mantenimento di app mobile

HP ha annunciato il rilascio di nuovi e rinnovati strumenti software per ottimizzare l'esecuzione di ogni fase del ciclo di vita di un'app mobile, dalla creazione al rilascio fino alla gestione della post produzione, per venire incontro alle esigenze di quelle aziende che vogliono offrire al pubblico esperienze mobile di qualità.

Del resto negli anni recenti le app mobile hanno assunto un'importanza sempre maggiore, rappresentando spesso il punto di contatto più importante tra un'azienda e il pubblico. Per questo motivo le aziende sentono l'esigenza di proporre applicazioni che offrano una grande esperienza d'uso, incontrando i desideri e le esigenze del pubblico in termini di prestazioni, disponibilità, sicurezza, qualità e context-awareness. La capacità di rispondere alle esigenze degli utenti consente di ottenere elevate valutazioni all'interno degli store delle app, portando quindi ad un miglior posizionamento delle stesse per attrarre nuovi clienti e maggiori ricavi.

Chi si occupa dello sviluppo di app sa bene quanto sia complesso tutto ciò, avendo a che fare con una variegata gamma di sistemi operativi, reti e piattaforme tutti in costante evoluzione ed espansione. HP cerca di semplificare questo processo fornendo una serie di soluzioni basate sulle proprie capacità di analitica Big Data, gestione delle operazioni IT e sicurezza.

HP ha rilasciato in particolare una nuova offerta che sfrutta la piattaforma Big Data HP Haven che permette alle aziende di controllare l'integrità e la robustezza delle loro app mobile e di misurare l'esperienza utente e il riscontro nel pubblico. HP App Pulse Mobile monitora e analizza costantemente prestazioni, stabilità e sfruttamento di risorse da parte delle app, fornendo inoltre un indice chiamato "FunDex" (qui un approfondimento) che offre una visione d'insieme dei fattori che incidono negativamente sull'esperienza utente e propone suggerimenti per risolvere gli eventuali problemi.

Per quanto concerne la fase di sviluppo e produzione, HP ha rilasciato una nuova versione di HP Agile Manager che si integra in realtime con HP Application Lifecycle Management per sincronizzare i team di lavoro e offrire a ciascuno informazioni aggornate e approfondite sullo stato di ciascuna release di applicazione. Lo stesso Application Lifecycle Management è stato aggiornato e semplifica la gestione dei test tra i team di sviluppo.

Proprio sul versante del testing HP ha rilasciato le nuove versoni di HP Mobile Center, HP Network Virtualization e HP Service Virtualization, tutti con lo scopo di semplificare il test delle app sui dispositivi e la verifica delle prestazioni su varie reti. Infine per la fase di post produzione si segnala il rilascio delle nuove versioni di HP LoadRunner e di HP Performance Center, unitamente a StormRunner Load, allo scopo di aiutare il team di sviluppo e mantenimento a fare fronte ai picchi di carico conservando disponibilità e reattività.

Le nuove versioni degli strumenti HP Application Lifecycle Management sono inoltre integrate con la suite di protezione delle applicazioni HP Fortify, che ha lo scopo di valutare la sicurezza dell'applicazione in ogni fase del ciclo di vita.

Tutti i nuovi strumenti sono già disponibili ed è inoltre possibile provare gratuitamente HP App Pulse Mobile a partire da questa pagina.


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L'Europa supporta le iniziative IoT di piccole e medie aziende

Written By Unknown on Jumat, 03 April 2015 | 19.04

Dall'Europa arriva una nuova iniziativa che ha lo scopo di aiutare le piccole realtà che vogliono partecipare, alimentandola, alla rivoluzione di Internet of Things, grazie ad un supporto concreto in termini finanziari e per le attività di progettazione.

L'iniziativa, che sarà portata avanti dal consorzio pan-Europeo EuroCPS (Cyber-Physical System), prevede finanziamenti fino a 150 mila euro per ciascuno dei 30 team che verranno selezionati nel corso delle prossime settimane. Il primo round di valutazioni si terrà ad Aprile e saranno selezionate inizialmente 13 proproste. Le realtà selezionate potranno acedere facilmente a risorse come piattaforme e ricercatori universitari.

Oliver Thomas, project manager per l'istituto di ricerca CEA-Leti che coordina EuroCPS, ha commentato: "I giochi stanno cambiando perché l'elettronica è meno orientata dallo scaling ma molto di più dai casi applicativi come gli smartwatch o gli altri indossabili che hanno bisogno di CMOS a basso consumo e altre tecnologie. L'accesso alla tecnologia è oggi il primo problema nella progettazione IoT. Se sei una piccola realtà o una new-entry e non hai bisogno di alti volumi, è molto difficile ottenere l'accesso alle tecnologie. I vendor preferiscono lavorare con interlocutori che realizzano milioni di dispositivi all'anno, ma per chi ne vuole solo qualche decina di migliaia diventa un incubo".

Obiettivo chiave del progetto è di dimostrare un nuovo modello di cooperazione. I progetti dei 30 team selezionati saranno realizzati grazie alla piattaforma EuroCPS, composta da:

-Piattaforma avionica di Thales
-Piattaforma di connettività di Schneider
-Piattaforma INEMO di STMicroelectronics
-Piattaforma aperta e integrata di AVL
-Pittafroma di gestione energetica di Infineon
-Piattaforma Galileo basata su Quark fornita da Intel
-Tecnologie di processo e packaging di STMicroelectronics
-STM32F di STMicroelectronics

Marie-Noëlle Semeria, CEO di CEA-Leti, ha commentato: "EuroCPS creerà sinergie tra le realtà emergenti e già stabilite che operano nel settore CPS. Sin dall'inizio farà leva sull'ecosistema esistente per portare la catena del valore dalla microelettronica e dagli smart system verso prodotti e servizi a valore aggiunto. Questa combinazione centralizzerà in un progetto tutte le competenze necessarie per le piccole e medie aziende di qualsiasi settore con un'opportunità one-stop-shop per costruire sistemi CPS innovativi".

Maggiori informazioni sul comunicato ufficiale e sul sito www.eurocps.org


19.04 | 0 komentar | Read More

Galaxy S6 si piega inesorabilmente come iPhone 6 Plus, anche peggio

La storia si ripete, ma questa volta il protagonista è diverso. A piegarsi in precedenza erano gli iPhone 5S e, in maniera ancora più eclatante iPhone 6 e iPhone 6 Plus, ma adesso a vivere lo stesso triste destino sono i nuovi Galaxy S6 Edge di Samsung, anch'essi con scocca in elegante ma delicato metallo. Materiale che per sua natura tende a flettersi e non tornare nella condizione iniziale come il policarbonato.


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Tomb Raider, il classico del 1996 sbarca anche su Android

Correva l'anno 1996 quando molti di noi ammiravamo con soddisfazione le "curve" di Lara Croft sul suo modello poligonale. Tomb Raider è stato uno dei capolavori che ha maggiormente segnato l'adolescenza di molti videogiocatori quando anche il bilinear filtering sembrava una tecnologia da fantascienza. E adesso è disponibile su tutti gli smartphone Android, dopo essere stato lanciato su App Store nel mese di dicembre 2013.

Tomb Raider per Android

Come per la versione per iPhone e iPad, anche su Android Tomb Raider è una riproduzione pixel per pixel del capolavoro classico: rimangono invariate strutture dei livelli, texture, modelli poligonali e gameplay, forse un po' anacronistici oggi, ma in grado di solleticare i sensi dei gamer più attempati e nostalgici. La trasposizione per Android però è naturalmente pensata per i dispositivi touch, con tutte le conseguenze del caso in termini di gestione del personaggio.

Tomb Raider narra le avventure della giovane archeologa Lara Croft, ingaggiata da una potente e ricca donna d'affari per recuperare un artefatto magico i cui frammenti sono sparsi per il mondo. È così che la nostra eroina comincia un viaggio irto di insidie e pericoli, fra salti, arrampicamenti (su valichi che definire cubettosi sarebbe un eufemismo) ed enigmi di varia natura. Ma non possiamo che effettuare le stesse considerazioni che un anno e mezzo fa avevamo fatto sulla controparte per iOS.

Per l'occasione avevamo scritto che: "Se venti anni sono tanti nel computo dell'evoluzione tecnologica, Tomb Raider ha molto da dire per quanto riguarda il gameplay. Sono pochi su App Store i giochi realmente più complessi del nuovo titolo annunciato da Square Enix, e si tratta quasi in tutti i casi di vecchi titoli per console o per PC riproposti su dispositivi mobile". Possiamo usare le stesse identiche parole per Tomb Raider su Android.

E se consideriamo il prezzo di 0,99€, il download del capolavoro classico è di quelli obbligati, soprattutto per gli appassionati e i nostalgici che sono nati e cresciuti insieme alle avventure della prosperosa eroina di Eidos.


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