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Dota 2 International 4: oltre 20 milioni di spettatori

Written By Unknown on Kamis, 31 Juli 2014 | 19.03

News

Se il videogaming competitivo riscuote sempre maggiore successo, Valve è sicuramente il primo leader in questo campo.

Il numero degli spettatori per il torneo Dota 2 International 4 di quest'anno è impressionante: oltre 20 milioni di spettatori unici online, sintonizzati attraverso i vari canali, tra cui Twitch e ESPN3, e più di 2 milioni di telespettatori sintonizzati in contemporanea nel corso del picco della manifestazione.

Questo è stato il primo anno che ESPN ha deciso di cavalcare il fenomeno Dota 2, e visto il successo riscosso dalla tramissione dell'evento, sicuramente ci sarà una maggiore copertura in futuro per questo tipo di eventi di gioco competitivo.

Trovate qui tutti i dettagli sulla finale e i vincitori del torneo.


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Aggiornato HERE Maps per Windows 8.1

L'esperienza di Nokia nel campo delle tecnologie di navigazione satellitare viene estesa anche all'utenza PC con l'app HERE Maps dedicata a Windows 8.1. Si tratta di un'app che funziona in Modern UI già disponibile dallo scorso mese di febbraio ma che in questi giorni ha ricevuto un importante update, aggiornamento che ne migliora le funzionalità, integrando anche i suggerimenti della community di utenti.

Il primo elemento di novità riguarda la possibilità di inserire manualmente la propria posizione: l'utente potrà selezionare manualmente un punto sulla mappa o in alternativa inserire un preciso indirizzo. Questa funzionalità risulta interessante per l'utilizzo di HERE Maps su tutti i dispositivi privi di ricevitore GPS, e questa situazione è piuttosto diffusa tra le soluzioni su cui è presente Windows 8.1.

Su dispositivi dotati di GPS all'utente è lasciata la possibilità di scelta: potrà utilizzare la posizione determinata con la tecnologia satellitare oppure scegliere in modo autonomo cliccando in un determinato punto sulla mappa.

Anche le modalità di calcolo di un itinerario sono state migliorate: ora HERE Maps permette all'utente di scegliere se nel percorso calcolato debbano essere previsti certi tipi di strada (ad esempio a pedaggio) o tratti a bordi di traghetti. Inoltre, ora è possibile inserire e modificare con un semplice click eventuali waypoint sulla mappa, opzione che si rivela utile anche nella modifica del percorso calcolato per forzare il passaggio da una determinata località.

Anche la pagina dedicata alle città, l'opzione che fornisce all'utente informazioni aggregate relative a una determinata località, è stata aggiornata con un nuovo layout che integra anche informazioni relative alle previsioni meteorologiche. Vengono anche mostrate le località significative più vicine con la possibilità anche di accedere a una visualizzazione ibrida nella quale le immagini e le informazioni vengono mostrate a fianco della mappa stessa.

Il download è disponibile a questo indirizzo dello Store di Microsoft.


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ZoneAlarm Security Suite

scheda aggiornata 1 ora fa

Tool completo di protezione, che combina un antivirus, un firewall, un sistema di filtraggio dei siti web, un sistema di protezione della privacy, un tool di sicurezza per i sistemi di instant messaging.


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BurnAware Premium

Written By Unknown on Rabu, 30 Juli 2014 | 19.04

scheda aggiornata 2 ore fa

Utility per la masterizzazione di supporti CD, DVD oppure Blu-ray con contenuti dati, immagini digitali, musica oppure video.

Di seguito una lista delle funzionalità implementate:

  • Create data, bootable and multisession CD/DVD/Blu-ray Discs
  • Create Audio CDs and MP3 CD/DVD/Blu-ray Discs
  • Create DVD-Video
  • Record boot disc images
  • Create and record disc images
  • Supports all current hardware interfaces (IDE/SCSI/USB/1394/SATA)
  • Supports UDF/ISO9660/Joliet Bridged file systems (any combination)
  • On-the-fly writing for all image types (no staging to hard drive first)
  • Auto-verification of written files
  • Supports CD-Text and unicode characters
  • Supports Windows NT/2000/XP/Vista/7 (32 and 64 Bit), no drivers required

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Compra 309.000 dollari di prodotti negli Apple Store senza pagare un cent: arrestato

Attraverso un'abile manovra illecita, Sharron Laverne Parrish Jr. è riuscito ad acquistare prodotti del valore di 309.768$ all'interno dei negozi retail Apple negli Stati Uniti, senza avere i soldi per farlo. Gli acquisti sono stati perfezionati in sedici stati diversi degli USA, per una truffa che andava avanti dal dicembre del 2012.

Apple Store, Seattle

Il giovane ventiquattrenne è stato arrestato con l'accusa di frode telematica: secondo le autorità, mediante un "semplice trucco finanziario" lo staff sarebbe stato indotto ad accettare pagamenti con carte di credito o debito prive di fondi. Il trucco in questione, chiamato "forced sale" (vendita forzata) consente ai consumatori le cui carte vengono negate in un particolare negozio di effettuare comunque l'acquisto.

Tutto quello che il commerciante deve fare per portare avanti le procedure, secondo CW, è contattare la banca che ha emesso la carta chiedendo un codice di autorizzazione, creando un record per l'eccezione operata. Il trucco utilizzato da Parrish è stato quello di fingere la telefonata alla banca, fornendo ai dipendenti Apple codici d'autorizzazione fasulli, ma con combinazioni numeriche apparentemente funzionanti.

Parrish è riuscito ad acquistare prodotti Apple per un valore di centinaia di migliaia di dollari, truffando molteplici dipendenti dell'azienda di Cupertino. Solamente in sette casi gli operatori hanno negato la possibilità offerta in maniera fittizia dalla banca, risparmiando ad Apple ulteriori perdite di circa 51 mila dollari.

Una truffa sulla carta estremamente semplice da individuare, ma che le autorità hanno dovuto seguire per circa due anni, consentendo a Parrish di portare a termine 42 colpi, con una media di 7.200$ per ogni singola frode operata all'interno degli Apple Store statunitensi. Parrish ha cercato, invano, anche di frodare una compagnia di noleggio auto e un albergo a Seattle.


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Steam Controller modificato ancora una volta

Quando Valve ha presentato il suo controller Steam qualche tempo fa, una delle caratteristiche più originali era l'utilizzo di touch pad al posto degli stick analogici. Eppure, molti dei feedback ricevuti dallo sviluppatore reclamavano la presenza di uno stick analogico, e sembra che saranno accontentati.

I touch pad restano al loro posto, ma nel nuovo restyling del controller è stato ora aggiunto uno stick analogico, localizzato in basso a sinistra del pad: potete di seguito vedere il progetto, trapelato sul web, che mostra come lo stick si adatti perfettamente con la disposizione dei comandi del controller.

News

Dal primo annuncio della periferica, molti cambiamenti sono stati apportati al controller, compresa la rimozione di un touch-screen e la riduzione delle dimensioni ad una versione più slim per un maggior comfort.

Non esiste ancora una data di uscita, e conoscendo Valve si prenderà tutto il tempo per perfezionarlo sempre più, ma come anticipato qualche giorno fa, lo Steam Controller potrebbe mostrarsi al pubblico per la prima volta al GamesCon di quest'anno.


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Lo smartphone Tizen di Samsung rimandato a data da destinarsi

Written By Unknown on Selasa, 29 Juli 2014 | 19.04

Previsto per il mese di luglio nel mercato russo, Samsung Z è stato invece rimandato a data da destinarsi. Una notizia prevedibile che è stata confermata solo nelle scorse ore dallo stesso produttore. Annunciato a giugno, lo smartphone sarebbe dovuto apparire in Russia ad un evento dedicato, che è stato anch'esso cancellato.

Samsung ZSamsung Z

Fra i motivi dell'arresto del progetto troviamo la volontà di "migliorare ulteriormente l'ecosistema Tizen" prima di lanciare un prodotto finito. In altre parole, la piattaforma mobile proprietaria di Samsung mancherebbe di applicazioni di terze parti, fenomeno che lo porrebbe in svantaggio rispetto agli altri sistemi ormai consolidati nel mercato.

Tizen è un progetto open-source per dispositivi mobile basato su Linux, derivante da LiMo e MeeGo, che nascono a loro volta da Maemo di Nokia e Moblin di Intel. La società sudcoreana si è presa in carico l'onere di portare avanti lo sviluppo sul sistema operativo, che ha già utilizzato all'interno di alcuni dispositivi indossabili già commercializzati.

Secondo i piani, Samsung Z avrebbe dovuto integrare un processore Qualcomm Snapdragon 800 da 2,3GHz con 2GB di RAM e 16GB di storage espandibili tramite microSD. Inoltre, avremmo dovuto trovare al suo interno un sensore biometrico per la scansione delle impronte digitali e due fotocamere, da 8 e 2,1 megapixel, il tutto alimentato da una batteria da 2.600mAh e "spinto" dalla versione 2.2.1 di Tizen.

Al momento è difficile capire i piani di Samsung con Tizen: è probabile che per molto tempo sia proposto esclusivamente su dispositivi indossabili o altri prodotti di nicchia, mentre Android continuerà ad essere la scelta sudcoreana per i prodotti rivolti al mercato di massa.


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Skype

scheda aggiornata 1 ora fa

Skype è un software che permette un semplice utilizzo delle tecnologie Voice Over IP.

Con la sempice installazione del client su due pc sarà infatti possibile realizzare una comunicazione audio di qualità soddisfacente.
Le funzioni avanzate permettono un logging delle conversazioni e la possibilità di conversare con un massimo in 4 interlocutori contemporaneamente.

Acquistando una scheda prepagata attraverso il sito ufficiale è possibile effettuare telefonate da pc a rete fissa a prezzi vantaggiosi, considerando le tariffe internazionali.


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Windows Phone 8.1 Update GDR1, supporto alle smart cover e nuove risoluzioni

Secondo quanto diffuso da più fonti nel corso delle ultime ore sembra che l'aggiornamento GDR1 per Windows Phone 8.1 porterà una lunga serie di aggiornamenti tecnici e alcune novità per quanto riguarda l'interfaccia e l'interazione con l'utente. Nonostante le novità siano al momento disponibili solo per coloro che hanno a disposizione un account Microsoft Dev Center sono trapelate diverse informazioni secondo cui i cambiamenti saranno molti e significativi. Tra questi il supporto a una nuova risoluzione, alcune opzioni che sembrano aprire la strada a possibili smart-cases e alcune nuove funzioni per rendere ancora più semplice l'utilizzo dello smartphone.

Secondo quanto riportato da WPCentral, la lista dei cambiamenti è davvero lunga per quanto riguarda questo aggiornamento GDR1. Il numero di novità che gli utenti potranno osservare sarà molto inferiore rispetto a quelli che saranno i reali cambiamenti che, per la maggior parte, avverranno in background, senza che l'utente se ne accorga. Gli sviluppatori godranno ad esempio di maggiore libertà potendo ora personalizzare la lock-screen o precaricare file di applicazioni.

Uno dei più grandi cambiamenti è da ricercare nel modo in cui il nuovo Windows Phone adotterà differenti risoluzioni, aggiungendo anche il supporto alla risoluzione 1280x800. In sostanza il sistema renderizzerà le immagini a 1280x768 pixel e aggiungerà dei pixel neri nelle zone non utilizzate. I display da 6 a 7 pollici potranno ora offire la risoluzione di 1280x768 e sarà anche aggiunto il supporto per una risoluzione nativa di 540x960 pixel per poter scalare risolzioni HD o WVGA a qHD.

Un'altra novità che dovrebbe giungere entro breve è la possibilità di supportare delle smart cover o smart cases. Nelle note è infatti citato il fatto che una applicazione appositamente sviluppata potrà essere lanciata anche quando la cover sarà chiusa sopra al terminale. Questa nuova caratteristica permetterà a diversi produttori anche di terze parti di sbizzarrirsi nella creazione di soluzioni simili, ad esempio, alla HTC Dot View o alla LG QuickCircle.

Alcuni degli aggiornamenti tecnici potranno invece essere utili ai viaggiatori. Uno su tutti il supporto alle reti -C+G per i terminali dual SIM, dotati quindi di due SIM card in uno stesso corpo. Cortana, la versione di Siri di Microsoft, riceverà a sua volta un piccolo aggiornamento che permetterà agli utenti di creare una rubica telefonica condivisa con i sistemi di infotaiment di auto che non dispongono di attivazione vocale tramite Bluetooth.

Le indiscrezioni riguardo le nuove funzioni di Windows Phone seguono le voci secondo cui verrà presto introdotta anche la possibilità di creare cartelle. Voci diffuse dopo che Microsoft ha erroneamente pubblicato una pagina di supporto nella quale spiegava come rimuovere o rinominare le cartelle.

Per il momento non è ancora noto quando l'aggiornamento verrà rilasciato in maniera definitiva. Lo stato dei lavori è tuttavia molto avanzato, crediamo quindi possa mancare davvero poco e non è escluse che i primi dispositivi possano ricevere l'update già nel corso del prossimo mese di Agosto.


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Xiaomi Mi 4: disponibile al preordine in Italia

Written By Unknown on Senin, 28 Juli 2014 | 19.03

Xiaomi Mi 4 è stato annunciato ufficialmente la scorsa settimana, all'interno di un grosso evento di lancio ampiamente discusso per le molteplici affinità con i keynote di presentazione di Apple. La stessa Xiaomi si è definita più volte la "Apple cinese", e molte analogie potrebbero essere riscontrate fra gli smartphone delle due società.

Xiaomi Mi 4

Il nuovo smartphone è disponibile al pre-order nel mercato italiano, il primo in Europa ad averne riportato la disponibilità. All'interno del sito ufficiale Mi-Italia, leggiamo che l'unica versione disponibile è la entry-level da 16GB, proposta a 394,90€ sia in bianco che in nero. Prevedibile il prezzo sensibilmente superiore rispetto a quanto richiesto sul mercato cinese (circa 240€), dovuto in larga parte alla mancanza di canali di rivendita Xiaomi ufficiali fuori dal continente asiatico.

Si tratta tuttavia di un prezzo onesto se consideriamo le specifiche tecniche di Xiaomi Mi 4: lo smartphone cinese è prodotto in acciaio inossidabile per parte della scocca, con retro personalizzabile con una serie di cover intercambiabili. La componentistica integrata è da top di gamma: il SoC Qualcomm Snapdragon 801 da 2,4GHz è supportato da 3GB di RAM, mentre il display è un Full HD da 5 pollici prodotto da Japan Display Inc. e Sharp.

Xiaomi sviluppa in proprio una personalizzazione radicale di Android, la celebre MIUI, che viene aggiornata periodicamente con cadenze settimanali. Mi 4 verrà spedito in Italia nella prima metà di agosto (fra circa 15 giorni), proposto con 2 anni di garanzia e con clausola "Soddisfatti o rimborsati". Maggiori informazioni sullo smartphone possono essere trovate in questa pagina.


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Le funzionalità di Lytro all'interno di uno smartphone? Ci pensa Pelican Imaging

Le funzionalità di Lytro all'interno di uno smartphone? Ci pensa Pelican Imaging

"Le funzionalità di Lytro all'interno di uno smartphone? È quello che promette il modulo fotocamera creato da Pelican Imaging con 25 micro-camere"

Lytro è certamente uno dei prodotti fotografici più innovativi degli ultimi anni: sebbene si possa discutere sulla reale utilità delle foto in cui è possibile mettere a fuoco dopo lo scatto, la tecnologia alla base della particolare Light Field Camera è molto interessante. Tra gli aspetti negativi sottolineati da molti troviamo le dimensioni dei dispositivi di ripresa: non potendo rappresentare per una buona fetta dell'utenza la sola macchina fotografica, in pochi hanno voglia di aggiungere un elemento in una borsa che vede già la fotocamera e lo smartphone.

Per ovviare al problema diversi marchi hanno cercato di mimare le funzionalità di messa a fuoco dopo lo scatto nelle dimensioni ridotte di uno smartphone, ad esempio utilizzando una raffica di scatti con diversi punti di messa a fuoco. In questo caso il lato negativo è proprio la raffica, che non permette di congelare in un'unica immagine un'azione che si svolge in modo molto rapido.

Ora Pelican Imaging promette invece di unire entrambi gli aspetti, con un modulo capace di entrare nello chassis di un cellulare, ma con una tecnologia simile a quella della Light Field Camera di Lytro. La fotocamera di Pelican Imaging è composta da un reticolo di 25 micro-camere, in grado di riprendere diversi 'aspetti' delle scene in un singolo scatto.

Inoltre il modulo può essere utilizzato anche come una fotocamera normale, con scatti a circa 8 megapixel e video Full HD a 30fps. Per quanto riguarda invece le funzionalità di messa a fuoco dopo lo scatto, la fotocamera riprende immagini con profondità di campo infinita, con tutti i soggetti a fuoco e poi si occupa di applicare il fuoco selettivo durante la visualizzazione delle immagini. In modo molto diverso da quanto accade della fotografia tradizionale è addirittura possibile mettere a fuoco due soggetti che si trovano a distanza differente dal punto di ripresa.

Visto che le 25 micro-camere che compongono il modulo riprendono la scena da un punto di vista leggermente diverso l'una dall'altra, durante la visualizzazione è possibile sfruttare l'effetto parallasse per donare dinamicità e profondità tridimensionale alle immagini. Gli esempi di foto reali scattare con il modulo sono disponibili a questo indirizzo sul sito dell'azienda.


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Grafica ricostruita da zero per Halo 2

Una delle caratteristiche più interessanti di Halo: The Master Chief Collection è il completo restyling che subirà Halo 2. 343 Industries e Blur Studios sono al lavoro per conferire al classico del 2004 il trattamento già riservato ad Halo: Combat Evolved ed è ora possibile dare uno sguardo al frutto del loro lavoro guardando il trailer cinematografico mostrato al San Diego Comic-Con.

Il trailer mostra alcune delle cutscenes di Halo 2 ricostruite da zero per adeguarle ad un'estetica più moderna, molto più vicina a quella apprezzata nelle ultime incarnazioni di Halo. Questo è solo uno dei molti aggiornamenti che 343 ha promesso per Halo 2, oltre ad aver specificato che Halo 2 conterrà storyline aggiuntiva per dettagliare meglio la storia di Master Chief e anticipare alcuni spunti che ritroveremo il prossimo anno in Halo 5: Guardians.

Per chi invece preferisce la grafica classica, ci sarà sempre la possibilità di giocarlo in versione "vanilla". Halo: The Master Chief Collection arriverà l'11 novembre su Xbox One.


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Bromium Labs: è Internet Explorer il software più vulnerabile del 2014

Written By Unknown on Minggu, 27 Juli 2014 | 19.04

Nel precedente report di Bromium Labs, Java occupava la prima posizione fra i software del web con più vulnerabilità. Il numero delle falle di sicurezza della piattaforma di Oracle si è tuttavia ridotto considerevolmente, non presentando alcun exploit zero-day nella prima metà del 2014.

I nuovi dati arrivano dal report "Endpoint Exploitation Trends H1 2014" di Bromium Labs, che specifica che chi ha eseguito gli attacchi nel lasso di tempo analizzato ha preferito concentrare i propri sforzi verso i web browser, fra cui il "preferito" è risultato Internet Explorer. La società scrive che il risultato positivo di Java è da addurre a molteplici motivazioni: le applet richiedono l'attivazione esplicita da parte degli utenti, specie per le vecchie versioni delle runtime, "quindi diventa sempre più difficile far leva su questo vettore d'attacco".

Bromium Labs, vulnerabilità dei software 2014

"È evidente che chi attacca continua a focalizzare le proprie attenzioni sulle applicazioni sempre connesse ad internet, ma c'è un tema sempre comune. Colplire gli utenti finali", ha continuato Bromium Labs sul post pubblicato. Soggetto a frequenti aggiornamenti di sicurezza (molti dei quali rilasciati all'interno delle Patch Tuesday mensili), Internet Explorer è stata l'applicazione più "vulnerabile" della prima metà del 2014, precedendo Firefox, Chrome, Java, Adobe Flash, Adobe Reader e Microsoft Office, secondo i dati pubblicati da Bromium Labs.

Le analisi indicano che le vulnerabilità di Internet Explorer di Microsoft sono aumentate più del 100% dal 2013, "un trend sottostimato" per via del minor tempo impiegato dalla società per il rilascio delle nuove patch di sicurezza. Nel comunicato si cita l'uso crescente di una pratica chiamata action script spray, che consente il lancio di attacchi ASVM. Attraverso le procedure, è sostanzialmente possibile eseguire codice malevolo da remoto, controllando e gestendo quanto presente sulla memoria del sistema.

Secondo Bromium Labs, Internet Explorer continuerà ad essere la vittima preferita degli hacker: "Gli utenti finali rimangono la preoccupazione principale per i professionisti della sicurezza dei dati perché sono i più mirati e suscettibili agli attacchi", ha detto Rahul Kashyap, chief security architect di Bromium. "I web browser rappresentano da sempre il mezzo preferito per gli attacchi, ma solo adesso stiamo vedendo che non solo gli hacker diventano sempre più abili nel colpire Internet Explorer, ma che lo fanno anche più spesso".


19.04 | 0 komentar | Read More

Google celebra il primo compleanno di Chromecast con un regalo, ma solo negli USA

"Oggi il nostro piccolo, Chromecast, celebra un anno", è così che Google annuncia il primo anno di vita del dongle HDMI, venduto per "milioni di unità" e sbarcato negli scorsi mesi anche in Italia. Al prezzo di 35€, Chromecast è un prodotto molto interessante che consente di trasformare qualsiasi televisore in una smart TV.

Chromecast, primo anniversario

Dal lancio, "il tasto Cast è stato premuto più di 400 milioni di volte", secondo quanto riporta la società, che conferma ancora una volta il grosso successo di pubblico del dongle proprietario. Da allora molte cose sono cambiate: Google ha inviato i primi SDK agli sviluppatori, che ne hanno implementato il supporto all'interno delle proprie applicazioni.

Per il futuro di Chromecast ci si aspetta la possibilità di effettuare il mirroring di qualsiasi immagine riprodotta dal dispositivo mobile collegato al dongle, per la visualizzazione sul televisore. Il device è attualmente disponibile in 20 nazioni diverse, all'interno di 30.000 negozi.

Per celebrare l'evento, Google ha offerto in regalo 90 giorni di abbonamento su Google Play Music All Access ai possessori di Chromecast, esclusivamente a chi non ha utilizzato in precedenza il servizio musicale. La promozione è tuttavia valida solo all'interno dei confini americani, e si può partecipare dal 24 luglio al 30 settembre 2014.


19.04 | 0 komentar | Read More

Primo trailer di Halo: Nightfall

Sebbene la chiusura degli XBox Entertainment Studios dovrebbe essere ormai certa, Microsoft continua ad andare avanti con uno dei più grandi progetti affidati a questa sua filiale.

343 Industries, dal palco del San Diego Comic-Con, ha regalato un assaggio di Halo: Nightfall, mini serie prodotta nientemeno che da Ridley Scott: il primo trailer rivela alcuni dei nuovi membri del cast e offre uno scorcio nella storia collocata temporalmente tra Halo 4 e Halo 5: Guardians in arrivo il prossimo anno.

Jameson Locke è un agente della Office of Naval Intelligence che si ritrova nel mezzo di un attacco biologico: in una miniera è stato scoperto un elemento che, da solo, può uccidere esseri umani. La ONI viene mandata in missione per distruggerlo, prima che una fazione criminale se ne impossessi per i suoi scopi: la loro ricerca li porta ad un antico artefatto alieno, che culminerà in uno scontro per la sopravvivenza. Locke è il primo personaggio mostrato, e 343 ha rivelato che giocherà un ruolo importante in Halo 5.

Halo: Nightfall arriverà a novembre e verrà incluso come contenuto di Halo: The Master Chief Collection.


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Bromium Labs: è Internet Explorer il software più vulnerabile del 2014

Written By Unknown on Sabtu, 26 Juli 2014 | 19.04

Nel precedente report di Bromium Labs, Java occupava la prima posizione fra i software del web con più vulnerabilità. Il numero delle falle di sicurezza della piattaforma di Oracle si è tuttavia ridotto considerevolmente, non presentando alcun exploit zero-day nella prima metà del 2014.

I nuovi dati arrivano dal report "Endpoint Exploitation Trends H1 2014" di Bromium Labs, che specifica che chi ha eseguito gli attacchi nel lasso di tempo analizzato ha preferito concentrare i propri sforzi verso i web browser, fra cui il "preferito" è risultato Internet Explorer. La società scrive che il risultato positivo di Java è da addurre a molteplici motivazioni: le applet richiedono l'attivazione esplicita da parte degli utenti, specie per le vecchie versioni delle runtime, "quindi diventa sempre più difficile far leva su questo vettore d'attacco".

Bromium Labs, vulnerabilità dei software 2014

"È evidente che chi attacca continua a focalizzare le proprie attenzioni sulle applicazioni sempre connesse ad internet, ma c'è un tema sempre comune. Colplire gli utenti finali", ha continuato Bromium Labs sul post pubblicato. Soggetto a frequenti aggiornamenti di sicurezza (molti dei quali rilasciati all'interno delle Patch Tuesday mensili), Internet Explorer è stata l'applicazione più "vulnerabile" della prima metà del 2014, precedendo Firefox, Chrome, Java, Adobe Flash, Adobe Reader e Microsoft Office, secondo i dati pubblicati da Bromium Labs.

Le analisi indicano che le vulnerabilità di Internet Explorer di Microsoft sono aumentate più del 100% dal 2013, "un trend sottostimato" per via del minor tempo impiegato dalla società per il rilascio delle nuove patch di sicurezza. Nel comunicato si cita l'uso crescente di una pratica chiamata action script spray, che consente il lancio di attacchi ASVM. Attraverso le procedure, è sostanzialmente possibile eseguire codice malevolo da remoto, controllando e gestendo quanto presente sulla memoria del sistema.

Secondo Bromium Labs, Internet Explorer continuerà ad essere la vittima preferita degli hacker: "Gli utenti finali rimangono la preoccupazione principale per i professionisti della sicurezza dei dati perché sono i più mirati e suscettibili agli attacchi", ha detto Rahul Kashyap, chief security architect di Bromium. "I web browser rappresentano da sempre il mezzo preferito per gli attacchi, ma solo adesso stiamo vedendo che non solo gli hacker diventano sempre più abili nel colpire Internet Explorer, ma che lo fanno anche più spesso".


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Google celebra il primo compleanno di Chromecast con un regalo, ma solo negli USA

"Oggi il nostro piccolo, Chromecast, celebra un anno", è così che Google annuncia il primo anno di vita del dongle HDMI, venduto per "milioni di unità" e sbarcato negli scorsi mesi anche in Italia. Al prezzo di 35€, Chromecast è un prodotto molto interessante che consente di trasformare qualsiasi televisore in una smart TV.

Chromecast, primo anniversario

Dal lancio, "il tasto Cast è stato premuto più di 400 milioni di volte", secondo quanto riporta la società, che conferma ancora una volta il grosso successo di pubblico del dongle proprietario. Da allora molte cose sono cambiate: Google ha inviato i primi SDK agli sviluppatori, che ne hanno implementato il supporto all'interno delle proprie applicazioni.

Per il futuro di Chromecast ci si aspetta la possibilità di effettuare il mirroring di qualsiasi immagine riprodotta dal dispositivo mobile collegato al dongle, per la visualizzazione sul televisore. Il device è attualmente disponibile in 20 nazioni diverse, all'interno di 30.000 negozi.

Per celebrare l'evento, Google ha offerto in regalo 90 giorni di abbonamento su Google Play Music All Access ai possessori di Chromecast, esclusivamente a chi non ha utilizzato in precedenza il servizio musicale. La promozione è tuttavia valida solo all'interno dei confini americani, e si può partecipare dal 24 luglio al 30 settembre 2014.


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Primo trailer di Halo: Nightfall

Sebbene la chiusura degli XBox Entertainment Studios dovrebbe essere ormai certa, Microsoft continua ad andare avanti con uno dei più grandi progetti affidati a questa sua filiale.

343 Industries, dal palco del San Diego Comic-Con, ha regalato un assaggio di Halo: Nightfall, mini serie prodotta nientemeno che da Ridley Scott: il primo trailer rivela alcuni dei nuovi membri del cast e offre uno scorcio nella storia collocata temporalmente tra Halo 4 e Halo 5: Guardians in arrivo il prossimo anno.

Jameson Locke è un agente della Office of Naval Intelligence che si ritrova nel mezzo di un attacco biologico: in una miniera è stato scoperto un elemento che, da solo, può uccidere esseri umani. La ONI viene mandata in missione per distruggerlo, prima che una fazione criminale se ne impossessi per i suoi scopi: la loro ricerca li porta ad un antico artefatto alieno, che culminerà in uno scontro per la sopravvivenza. Locke è il primo personaggio mostrato, e 343 ha rivelato che giocherà un ruolo importante in Halo 5.

Halo: Nightfall arriverà a novembre e verrà incluso come contenuto di Halo: The Master Chief Collection.


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CCleaner standard

Written By Unknown on Jumat, 25 Juli 2014 | 19.03

scheda aggiornata 1 ora fa

Software che permette di eliminare dal proprio sistema files inutili, come ad esempio file temporanei, informazioni legate alla history del browser, ai files recentemente aperti. Non mancano poi strumenti per agire sui programmi avviati allo startup o per disinstallare applicazioni; questi tools ovviamente vanno usati solo se le consuete modalità di disinstallazione non hanno garantito il risultato sperato. Queste le principali modifiche introdotte dall'ultima release:

What's New:

- Added Firefox 7.0 Beta support.
- Added Firefox 6.0 Final support.
- Added IE 9.0.2 support.
- Added Safari 5.1 binarycookies file cleaning and management.
- Added cleaning for MS Search, Cached Fonts, RegEditX,
SpeedBit DAP, Spyware Terminator, SUPERAntiSpyware,
Acrobat Distiller 10 and Foxit Reader 5.0.
- Improved cleaning for Internet Download Accelerator.
- Improved Opera 9 Last Download Location cleaning.
- Improved accuracy and reliability for free space and entire drive wiping.
- Improved Safari local storage cleaning.
- Improved Google Chrome "Saved Form Information" and "Saved Passwords" cleaning.
- Updated various translations.
- Minor optimization tweaks.

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Google Baseline Study, uno studio su informazioni genetiche a fini medici

La genetica, nei suoi vari e molteplici aspetti, è alla base dei progetti più ambiziosi e potenzialmente utili a livello medico. Esistono al mondo molti studi incentrati sull'analisi del genoma umano, la cui interpretazione e piena comprensione potrebbe rivoluzionare il modo in cui ci si approccia alla diagnosi e alla terapia. La "decodifica" del genoma è comunque uno solo degli aspetti che entrano in gioco in questo spinoso e affascinante argomento, poiché vi è anche la necessità di poter disporre di un ottimo campione di base in termini di DNA umano per trovare anomalie e similitudini più o meno frequenti.

Ecco perché sono molti i centri di ricerca che fanno della raccolta di DNA uno dei punti saldi per i propri studi; con finalità diverse da quelle mediche segnaliamo ad esempio il Genographic Project di National Geographic, pensato per avere un quadro sempre più chiaro sulla dinamica delle popolazioni fin da quando esiste l'uomo. In questi giorni, focalizzato al settore medico, viene presentato Baseline Study di Google, come riportato anche dal Wall Street Journal, guidato dal biologo molecolare Andrew Conrad, uno dei pionieri nella realizzazione di test HIV a basso costo.

I gruppo di lavoro è composto da circa 100 studiosi fra biologi molecolari, biochimici, ottici ed esperti in fisiologia, al lavoro per creare uno studio pluriennale sulla base della raccolta di DNA finalizzato all'analisi precoce e predittiva di patologie umane e relative cure. Attualmente è stato raccolto il DNA di circa 175 pazienti in forma anonima, ma in futuro il numero di campioni disponibili è destinato a crescere fino a molte migliaia. La raccolta avviene utilizzando urina, sangue, saliva o liquido lacrimale, con Google fortemente impegnata a far passare il messaggio riguardo alla completo rispetto della privacy delle persone incluse nel progetto.

Il tema della privacy è in questi casi scottante, ulteriormente riscaldato dalla presenza del nome Google nel progetto. Nessun dato, secondo il colosso californiano, verrà passato a assicurazioni o qualsiasi altro ente / società che possa trarne informazioni, ma rimarrà solo ed esclusivamente ad uso degli studi a fini medici. Il progetto è ambizioso, perché in base al campione raccolto ci si prefigge di fare molti passi in avanti nella diagnosi proattiva, quella che ci permette ad esempio di conoscere in anticipo con quale percentuale di probabilità siamo portati a sviluppare una malattia nel corso della nostra vita.

Sapere di essere predisposti, o meno, a sviluppare una determinata malattia è al centro anche di altri studi, ma Google conta di poter dare un contributo importante grazie all'enorme potenza di calcolo necessaria e ai fondi di cui può sicuramente disporre. I frutti di Baseline Study si vedranno fra qualche anno e non prima, ma il gruppo di lavoro si dice pronto ad affrontare il lungo cammino con dedizione e pazienza.


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Fino a 1TB di storage negli smartphone di domani, grazie ai moduli RRAM

Abbiamo parlato delle tecnologie RRAM di Crossbar la scorsa estate, quando la start-up prometteva un'evoluzione notevole nel settore dello storage, soprattutto per dispositivi mobile. Ad annunciare un nuovo passo in avanti questa volta è la Rice University, che ha dimostrato un modo più pratico ed economico per produrre le nuove memorie.

Con l'acronimo RRAM si identifica la tecnologia Resistive Random Access Memory, già sviluppata da molte compagnie, ma su cui ad oggi si lavora sulle metodologie di produzione, ancora troppo costose. I ricercatori della Rice hanno approntato nuove procedure per produrre moduli RRAM a temperature ambiente, e con tensioni estremamente inferiori rispetto a quelle richieste fino ad oggi.

Non bisogna farsi ingannare dal nome, perché RRAM identifica una tecnologia di storage in grado di mantenere inalterati i dati anche senza un'alimentazione constante d'energia elettrica. A differenza delle tradizionali tecnologie di memoria flash, che mantengono le informazioni utilizzando la carica dei transistor, le memorie RRAM adempiono allo stesso obiettivo mediante la resistenza elettrica. Ogni bit richiede molto meno spazio, fattore che aumenta la densità dei dati all'interno del singolo chip.

Attraverso l'architettura particolarmente semplice di RRAM, inoltre, risulta meno laborioso impilare più strati di moduli l'uno sull'altro. Le architetture a più layer sono già enormemente diffuse in ambito storage, tuttavia ogni unità richiede tre connessioni diverse, laddove le RRAM ne utilizzano solamente due. Al momento in cui scriviamo, secondo le fonti, sono già presenti prototipi che riescono a contenere 1TB di memoria all'interno dello spazio di un francobollo.

"Perché non tieni tutti i film che ti piacciono sul tuo iPhone? Non è perché non vuoi, ma perché non avresti lo spazio", sono le parole di James Tour, professore di Scienze Materiali della Rice University. L'obiettivo di Tour è quello di perfezionare un accordo di licenza con un partner non ancora ufficializzato entro le prossime due settimane, in modo da realizzare chip di memoria di capacità estremamente elevata, all'interno di dispositivi sempre più piccoli.

Il processo produttivo pensato da Tour inizia con uno strato di biossido di silicio con fori dell'ordine dei 5nm. L'uso dello strato poroso è la peculiarità delle procedure della Rice: questo viene inserito fra due ulteriori strati metallici molto sottili che fungono da elettrodi. Applicando una tensione, il metallo migra nei fori formando un collegamento elettrico fra i due elettrodi. Variando la tensione, infine, si crea una piccola rottura nel metallo all'interno dei fori, che va integrata con il silicio.

I bit che compongono i dati possono essere immagazzinati modificando la conducibilità del silicio con un impulso a bassa tensione. La RRAM mantiene il suo stato fino a quando non viene mandato un altro impulso che riscrive il bit. Il processo produttivo richiede tensioni molto inferiori rispetto a quelli utilizzati precedentemente, portando a possibilità di danneggiamenti inferiori durante le fasi di produzione, da operare anche a temperatura ambiente. In questo modo, le memorie RRAM possono essere integrate anche con altre componenti elettroniche all'interno dello stesso chip, rendendo la loro realizzazione tutt'altro che fantascienza.

"Un altro grosso passo in avanti" nella tecnologia, ha specificato Wi Lu, co-fondatore di Crossbar. Tuttavia, invita tutti a mantenere ben saldi i piedi a terra: ci sono molte opzioni per i chip di memoria di prossima generazione, ed avanzare in un mercato simile è una sfida decisamente ardua: "Se da una parte è semplice scoprire nuove procedure di produzione, creare un prodotto da zero è una cosa completamente diversa", sono state le sue parole.


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La nuova funzione di Google Maps che farà felici i vacanzieri

Written By Unknown on Kamis, 24 Juli 2014 | 19.04

Proprio a ridosso del mese di agosto Google ci delizia con decisi miglioramenti nella funzionalità Esplora di Google Maps. Questa serve a scoprire locali pubblici o punti di interesse nei pressi del luogo in cui ci troviamo in un determinato momento, particolarmente utile quando si è in una località sconosciuta.

Google Maps, funzione EsploraGoogle Maps, funzione Esplora

Una funzione che di certo non brilla per originalità, ma che implementata all'interno dell'app mobile di Google Maps assume un certo rilievo. Attraverso un unico servizio, il gigante del web californiano ci consente di scoprire nuovi luoghi, accedere alle recensioni degli utenti, mostrarci vari itinerari consigliati in base al traffico in tempo reale ed, infine, proporci una panoramica del luogo in cui arriveremo. Il tutto gratuitamente.

Come ci si aspetta da Google, l'accesso alla funzione è semplice: eseguendo l'app basterà selezionare il nuovo pulsante in basso a destra per entrare nella schermata (dove disponibile). Esplora ci guiderà verso locali, monumenti storici, eventi o attività consentendoci adesso di impostare alcuni parametri di ricerca, fra cui il raggio d'azione e l'orario in cui desideriamo "esplorare" l'ambiente circostante. La ricerca potrà essere configurata sulla base del luogo in cui ci troviamo o in un punto specifico della mappa a nostra discrezione.

All'interno del comunicato in cui Google introduce la novità, viene specificato che la nuova funzione diventa più affidabile se vengono abilitate le opzioni sulla cronologia degli spostamenti all'interno del proprio account Google, consentendo l'uso di informazioni personalizzate in base alle abitudini dell'utente. Le novità sono state introdotte alcuni giorni fa sulla versione 8.2 dell'app per Android, scaricabile qui da Google Play Store, mentre su dispositivi iOS era già stata abilitata all'interno della versione 3.2.0 rilasciata l'11 luglio.


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Evernote

scheda aggiornata 1 ora fa

Evernote è una comoda utility per scrivere e condividere note, appunti, immagini e altro ancora. Tutti i contenuti creati vengono associati a un account personale e sarà così possibile accedere ai propri dati utilizzando il web o anche un dispositivo mobile.


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Gene Munster: Google Now ha superato Siri

Google Now e Siri sono stati sviluppati con l'obiettivo di semplificare l'esperienza d'uso dei vari dispositivi e servizi attraverso pratici ed intuitivi comandi vocali. Ma qual è l'assistente vocale che rende più semplice la vita agli utenti? A dare una risposta è Gene Munster, analista di Piper Jaffray che ha posto 800 domande ai due software concorrenti.

Google NowSiri

I diversi quesiti sono stati classificati in cinque categorie: informazioni locali, navigazione, informazioni generiche, commercio e comandi per il sistema operativo. Attraverso le risposte date dalle due soluzioni, Munster ha valutato l'abilità nel comprendere il dettato e la capacità di dare risposte utili ai fini della richiesta operata.

Il team alla base dello studio ha scoperto che Siri ha utilizzato Google come fonte solamente nel 3% dei casi, una cifra enormemente in calo rispetto allo scorso dicembre 2012, in cui veniva registrato il 27%. A partire da iOS 7, infatti, l'assistente vocale di Cupertino si affida a Bing (di Microsoft) per le ricerche sul web, mentre sfrutta un sistema proprietario per le mappe online.

Siri ha risposto al 4% delle domande senza affidarsi a servizi della concorrenza, un evidente miglioramento rispetto all'1% del dicembre 2013. Secondo la società d'analisi è probabile che questo numero sia destinato ad aumentare progressivamente: è naturale, infatti, che Apple non voglia alimentare i numeri delle piattaforme concorrenti sfruttandone i servizi con una funzionalità così popolare ed usata.

Siri migliora, secondo Munster, ma non quanto Google Now, che le ruba la leadership nella personale classifica del migliore assistente virtuale sulla piazza. Il software di Google ha risposto in maniera soddisfacente all'86% delle domande, mentre Siri si è rivelato utile solamente l'84% delle volte. Si tratta di un significativo miglioramento per Google Now, che solamente lo scorso mese di dicembre faceva segnalare un risultato pari all'81% delle domande poste all'assistente.

La forza di Google Now sta nell'abilità di trovare luoghi e dati per la navigazione, così come informazioni generiche. Di contro, Siri è più abile nel gestire comandi per il sistema operativo, caratteristica che Apple continua a migliorare di release in release.


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The Bat! Professional Edition

Written By Unknown on Rabu, 23 Juli 2014 | 19.03

scheda aggiornata 1 ora fa

Client di posta elettronica completo e dotato di funzioni molto interessanti. Consente la gestione di più account e la possibilità di impostare vari filtri. Il tutto è stato sviluppato con una grafica intuitiva e la maggior parte delle funzioni è disponibile in drag and drop.

Questo mail client è predisposto per integrare alcune funzionalità di scansione virus nelle email (inviate e ricevute), sfruttando le tecnologie di Kaspersky Antivirus.

In questa release sono state implementate nuove funzionalità "chat" per l'invio e la ricezione di messaggi email come normalmente si fa con un instant messenger, ma sfruttando la sicurezza di un mail server e dello scan antivirus. Nuove funzionalità per l'individuazione e la rimozione di spam; oltre a ciò integra nuove modalità per organizzare e gestire i propri account di posta.


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Pentax XG-1, annunciato il prezzo della nuova bridge

Fowa, importatore italiano del marchio Ricoh (Pentax), ha annunciato prezzi e disponibilità della nuova Pentax XG-1, bridge superzoom anticipata in questa news.

La XG-1, lo ricordiamo, vanta uno zoom stabilizzato 52x equivalente a 24-1248mm con buona apertura massima considerate le focali (f/2.8-5.6), sensore CMOS retroilluminato da 16 megapixel, sensibilità massima 3200 ISO, scatto continuo da 9 fps che salgono a 60 fps in risoluzione VGA oppure a 30fps a 4 megapixel, display da 3 pollici e possibilità di registrare filmati Full HD.

Ebbene la Pentax XG-1 costerà ufficialmente 319 Euro e sarà disponibile a partire da fine agosto. Il prezzo non è stato una sorpresa. In base alla quotazione in dollari, ci si attendeva un posizionamento tra i 300 e i 350 Euro, e così è stato. Peccato, però, per la tempistica: le bridge tipicamente interessano soprattutto i viaggiatori, e le vacanze estive avrebbero potuto rappresentare un'occasione di acquisto.


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Microsoft Devices annuncia ufficialmente Lumia 530 a meno di 100 euro

Nel corso di questa mattinata Microsoft Devices Group ha annunciato ufficialmente a mezzo comunicato stampa il proprio nuovo smartphone Lumia 530. Si tratta, come la stessa Microsoft lo ha definito, dello smartphone più democratico della serie Lumia, in grado di offrire una esperienza smartphone a 360° ad un costo che sarà inferiore ai 100 euro.

Lumia 530 sarà disponibile in due versioni, una prima con una sola SIM 3G e una seconda versione dual-SIM anche in questo caso 3G. Grazie anche a questa caratteristica, oltre che al prezzo contenuto, molte più persone potranno fruire delle innovazioni e dei servizi Microsoft presenti in dispositivi di fascia alta con un esborso decisamente inferiore.

In particolare questo Lumia 530 offre l'ultima versione del sistema operativo Windows Phone 8.1 che include l'Action Center per le notifiche e la veloce tastiera WordFlow. All'interno del terminale troviamo poi un processore Qualcomm Snapdragon 200 dual-core a 1,2 GHz in grado di supportare la grande maggioranza delle operazioni effettuabili con il prodotto. Il display è da 4 pollici e offre una risoluzione di 854x480 pixel, per una densità di 246 ppi. La memoria interna è da 4GB, ovviamente espandibili, mentre la memoria RAM ammonta a 512 MB.

Non manca poi una fotocamera posteriore da 5 megapixel attraverso cui è possibile scattare selfie in modo semplice ed intuitivo grazie alla guida vocale. Il prezzo di listino del terminale, disponibile a partire dal prossimo mese di agosto, è di 85 euro tasse escluse. Il costo definitivo sarà quindi secondo il nostro parere di 99 euro.


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Facebook finalizza l'acquisizione di Oculus VR

Written By Unknown on Selasa, 22 Juli 2014 | 19.03

Oculus VR continuerà il suo lavoro come entità separata, ma da oggi in poi avrà accesso al portafogli di Facebook. Le due società sperano di poter lanciare la versione consumer di Oculus Rift nel prossimo anno, fissando così un trending topic definitivo per il mondo dei videogiochi.

Oculus Rift

"Ci aspettiamo di vivere insieme un futuro emozionante, di costruire la prossima piattaforma informatica di riferimento e di cambiare il modo in cui la gente comunica", si legge in un comunicato ufficiale con cui si annuncia il completamento dell'operazione di acquisizione.

Nel mese di marzo, Facebook annunciava il suo piano per acquisire Oculus VR. Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, in quell'occasione faceva sapere che la sua azienda non era interessata esclusivamente alle applicazioni videoludiche che Oculus Rift era un grado di offrire, ma anche al potenziale che il dispositivo garantisce in altri segmenti di mercato. Zuckerberg vede Oculus Rift come la successiva piattaforma di elaborazione di riferimento, dopo il PC e il mobile, e pensa che questa acquisizione possa consentire a Facebook di posizionarsi bene nel mercato emergente.

Oculus Rift è ancora in una fase di sviluppo iniziale, mentre migliaia di sviluppatori, indipendenti e non, hanno già iniziato a lavorare sul suo dev kit per produrre delle esperienze che possano sfruttarlo. Oculus Rift ha iniziato a diventare popolare quando John Carmack ne mostrò un primo rudimentale prototipo all'E3 2012. Poi, su Kickstarter, Oculus VR riuscì a finanziare il progetto grazie ai 2,4 milioni di dollari ottenuti dal pubblico.


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Ecco chi ha vinto il premio da 5 milioni di dollari al Dota 2 International

Dopo un epico scontro fra due grandi squadre provenienti dalla Cina, Valve ha incoronato il nuovo team più abile al mondo in Dota 2, il suo gioco free-to-play diventato ormai un vero e proprio sport elettronico capace di riempire arene grandi come quelle dell'NBA.

Team Newbee ha trionfato sul team connazionale Vici Gaming in una serie di quattro partite e si è così assicurato il premio di $5,028,308. Il denaro sarà suddiviso fra i cinque giocatori che compongono il team, i loro allenatori e i dirigenti.

I ragazzi di Vici Gaming potranno essere delusi per non aver vinto il match più importante, ma anche loro tornano in Cina con una quantità di denaro considerevole: la squadra piazzatasi al secondo posto riceve, infatti, poco meno di 1,5 milioni di dollari, su un montepremi complessivo di 10 milioni di dollari.

Il Dota 2 International 4 è stato il più importante evento competitivo nella storia degli sport elettronici, perlomeno sulla base del montepremi. Mentre, il team vincitore è stato assemblato in tutta fretta nello scorso febbraio, attingendo da altri team cinesi composti da giocatori di talento, il tutto proprio allo scopo di vincere l'International 4.

Alla domanda su come si sentivano ora che sono milionari, i ragazzi del Team Newbee hanno risposto all'unisono: "impressionante".

Il montepremi del Dota 2 International 4 è il più grande della storia dei tornei videoludici. Valve ha, infatti, messo sul piatto 1,6 milioni di dollari, che sono da intendere come una donazione nei confronti dell'importante manifestazione. Per il resto, è proprio la community dei giocatori che ha contribuito a ingrossare il premio in denaro per The International, principalmente tramite il manuale Il Compendio.


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HP Red: il 'tablet' Android da 16 pollici appare su GFXBench

HP potrebbe aver lanciato le prime fasi di test su un dispositivo Android caratterizzato da un display da 16 pollici. L'enorme tablet è apparso sul database di GFXBench e potrebbe essere una sorta di prototipo sperimentale che non vedrà mai la luce nei vari mercati internazionali.

HP Red, specifiche su GFXBench

HP Red, questo il nome in codice con cui è attualmente conosciuto, viene proposto con un processore Qualcomm Snapdragon 800, quad-core da 2,3GHz, 2GB di RAM e 16GB di storage integrato. La versione di Android installata nativamente è KitKat 4.4.2, mentre vengono integrate due fotocamere, da 8 e 2MP.

L'ampio display supporta una risoluzione massima da 2048x1536 pixel ed al momento è una forte incognita. Come poter definire un dispositivo simile? Computer portatile per via delle sue dimensioni? Tablet, per l'hardware integrato e per la presenza di accelerometro, barometro, bussola, NFC, contatore di passi, sensore di prossimità e GPS? Molti fra questi sensori, tuttavia, potrebbero rivelarsi inutili su entrambe le tipologie di dispositivo.

Fra le ipotesi mosse dalle prime fonti che hanno riportato la notizia, troviamo un eventuale errore nell'introduzione dei vari sensori, o la possibilità di trovarci di fronte ad un dispositivo prototipale, un banco di prova con cui testare nuove, ipotetiche funzionalità da parte di HP. Se un dispositivo simile venisse confermato, tuttavia, a chi potrebbe rivolgersi? La gente vuole davvero tablet di dimensioni così estreme?


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PassMark BurnInTest Professional

Written By Unknown on Senin, 21 Juli 2014 | 19.03

scheda aggiornata 1 ora fa

Utility per verificare la stabilità del sistema. Tutti i sosttosistemi del pc vengono testati e "stressati" pesantemente e contemporaneamente, ciò consente di verificare oltre alle performance generali, anche la compatibilità di tutti i componenti del sistema. I dispositivi interessati al test sono: cpu, dischi, schede audio e video, RAM, scheda di rete e stampante.


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Google Chrome Portable

scheda aggiornata 2 ore fa

Google Chrome Portable è una versione estremamente leggera e portatile del browser Google Chrome, ottimizzato in modo tale da poter essere facilmente trasportato.


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Prossimi dettagli su DooM solo nel 2015

Dopo la presentazione al QuakeCon, si è ripreso a parlare con insistenza del nuovo DooM, il quale sancirà una nuova epoca per id Software, ormai orfana di John Carmack. Ma chi si aspettava la presenza di DooM al GamesCom, che si svolgerà a Colonia in agosto, probabilmente rimarrà deluso.

DooM

Pete Hines, VP of PR and Marketing di Bethesda, ha infatti detto che è improbabile che DooM venga mostrato nuovamente nel 2014. id Software, infatti, non è ancora pronta a mostrare pubblicamente il gioco.

Al QuakeCon è stata mostrata una demo a porte chiuse, soprattutto per placare le attese dei fan e per rendere l'annuale evento texano ancora più interessante. Bethesda ha chiesto a id Software se DooM fosse già presentabile e loro hanno riposto: "Non vogliamo che circoli su internet qualcosa che sarà molto differente dal gioco finale. Non siamo ancora pronti a rilasciare un filmato che poi viene analizzato frame by frame, e che in realtà non dovrebbe essere mostrato a nessuno", ha detto Hines a PC Gamer.

Secondo Hines, DooM sarà pronto per una presentazione formale solo nel 2015, mentre la demo al QuakeCon è stata semplicemente un modo per dire ai fan che tutto va bene in id Software. "Vogliamo trasmettere il seguente messaggio: 'id Software sta lavorando su qualcosa di veramente interessante'".

"Vogliamo far capire ai fan che id Software è ancora uno studio vitale e che sta lavorando su progetti interessanti, e che sta trattando DooM con la cura e il rispetto che merita". Hines spiega che Bethesda ha voluto principalmente respingere le voci negative sul nuovo progetto. Come sappiamo, infatti, DooM ha subito un riavvio qualche mese fa, dopo che i piani iniziali non erano di gradimento alla stessa Bethesda.

Il nuovo DooM pare essere caratterizzato da una forte focalizzazione sul combattimento corpo a corpo e sarà possibile smembrare i nemici. E non mancherà neanche il multiplayer competitivo. Per il momento il rilascio di DooM è previsto per il 2015. Chi ha acquistato Wolfenstein The New Order, inoltre, sarà in grado di partecipare alla beta multiplayer.


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MSI GT72 Dominator Pro: fino a 3 mila dollari e 32GB di RAM per il notebook da videogamer

Written By Unknown on Minggu, 20 Juli 2014 | 19.03

MSI propone un nuovo "desktop replacement" per i giocatori più incalliti, un notebook che dovrebbe soddisfare i palati più esigenti di tutti quegli utenti che vogliono godersi al massimo le potenzialità dei titoli più moderni ed affamati di risorse computazionali e grafiche. GT72 Dominator Pro annovera caratteristiche tecniche di primo livello, stipate in uno chassis in alluminio unibody.

MSI GT72 Dominator Pro

Sono previsti due modelli del computer portatile: GT72 Dominator Pro-007 è la proposta più estrema, con 32GB di RAM DDR3L e quattro SSD M.2 da 128GB in configurazione RAID 0 (1600MB/s in lettura). Il modello 010, invece, avrà "solamente" 24GB di RAM, con due SSD da 128GB in RAID 0. Queste le uniche differenze fra le due versioni, oltre ad un prezzo di listino leggermente ridimensionato per la seconda.

Le componenti in comune sono molteplici: si fa uso del processore Intel Core i7-4710HQ con frequenza operativa pari a 2,5GHz. Il comparto grafico è curato da una GPU NVIDIA GeForce GTX 880M con 8GB di RAM DDR5 dedicata. Troviamo inoltre un hard disk meccanico da 1TB a 7200RPM, un masterizzatore Blu-Ray, sei porte USB 3.0, due mini DisplayPort, una HDMI e un lettore di schede SD.

La batteria è da nove celle, mentre per dissipare i bollori del comparto video viene ripresa la tecnica proprietaria di MSI, Twin Frozr, utilizzata sulle schede proposte per il mercato desktop. Il monitor è da 17,3", capace di riprodurre una risoluzione massima di 1920x1080 pixel e fra le altre caratteristiche troviamo una webcam Full HD, speaker e subwoofer Dynaudio, tastiera retroilluminata curata da SteelSeries e un sistema di rete Killer DoubleShot Pro per latenze minime.

MSI GT72 Dominator Pro specifiche tecniche

Viste le specifiche tecniche non c'è da aspettarsi un prezzo per tutti: il modello "entry-level", lo 010, viene proposto sul mercato americano a 2.599$, mentre bisogna salire a 2.999$ per acquistare il top di gamma con 32GB di RAM e quattro SSD M.2 da 128GB.


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Bloccati vari domini per pirateria, tra i quali anche Mega.co.nz

Grazie al blog dell'Avvocato Fulvio Sarzana emergono dettagli sull'operazione portata avanti dalla Procura della Repubblica di Roma, depositata lo scorso 14 Luglio e incentrata sul sequestro preventivo di 25 domini internazionali per violazione della legge sul diritto d'autore.

Alla base del sequestro la segnalazione di un piccolo distributore indipendente italiano, che ha notato la presenza in rete di copie pirata dei film "the congress" e "fruitvale station" da lui distribuiti e che non sono ancora presenti nel mercato.

L'operazione, indicata con il nome di "EyeMoon", vede coinvolti numerosi domini noti nel mondo del cyberlocking tra i quali cineblog01.net, cineblog01.tv, ddlstorage.com,  divxstage.eu, easybytez.com, filminstreaming.eu, filmstream.info, firedrive.com, movshare.sx, nowdownload.ag, nowdownload.sx, nowvideo.sx, piratestreaming.net, primeshare.tv, putlocker.com, rapidvideo.tv, sockshare.com, uploadable.ch, uploadinc.com, video.tt, videopremium.me e youwatch.org.

Oltre a quelli elencati sono due i domini che spiccano tra tutti. Il primo è Mail.ru, il più visitato sito russo e vera e propria community digitale per quel mercato. Il secondo è Mega.co.nz, servizio di cloud storage sviluppato da Kim Dotcom, colui che in passato ha aperto Megaupload e le cui vicende giudiziarie degli ultimi 2 anni sono ben note al vasto pubblico.

I server sui quali operano questi domini non sono in ogni caso stati fisicamente spenti, non trovandosi in territorio italiano. Quello che l'operazione ha fatto è stata oscurarne l'accesso a livello di indirizzo IP richiedendo in questo l'intervento dei vari provider internet nazionali. Usando DNS server non nazionali il blocco, come sempre accade in questi casi, viene facilmente arginato.

L'operazione in atto fa emergere nuovi dubbi su come si voglia operare per lottare contro la pirateria. Se quest'ultima porta infatti al blocco all'accesso di siti e servizi che non hanno direttamente, o non solo, a che fare con servizi di pirateria informatica se ne ricava un disservizio per tutti gli utilizzatori, anche per coloro che nulla hanno a che vedere con la pirateria.

L'esempio concreto è quello di Mega.co.nz: in questo sito di cloud storage è difficile non pensare che non fossero presenti anche file legati a contenuti piratati ma contestualmente questo è un servizio molto utilizzato per fini assolutamente leciti proprio per la facilità con la quale dei file anche di elevate dimensioni possono venir caricati e distribuiti a più utenti.


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Oscurati vari domini per pirateria, tra i quali anche Mega.co.nz

Grazie al blog dell'Avvocato Fulvio Sarzana emergono dettagli sull'operazione portata avanti dalla Procura della Repubblica di Roma, depositata lo scorso 14 Luglio e incentrata sul sequestro preventivo di 25 domini internazionali per violazione della legge sul diritto d'autore.

Alla base del sequestro la segnalazione di un piccolo distributore indipendente italiano, che ha notato la presenza in rete di copie pirata dei film "the congress" e "fruitvale station" da lui distribuiti e che non sono ancora presenti nel mercato.

L'operazione, indicata con il nome di "EyeMoon", vede coinvolti numerosi domini noti nel mondo del cyberlocking tra i quali cineblog01.net, cineblog01.tv, ddlstorage.com,  divxstage.eu, easybytez.com, filminstreaming.eu, filmstream.info, firedrive.com, movshare.sx, nowdownload.ag, nowdownload.sx, nowvideo.sx, piratestreaming.net, primeshare.tv, putlocker.com, rapidvideo.tv, sockshare.com, uploadable.ch, uploadinc.com, video.tt, videopremium.me e youwatch.org.

Oltre a quelli elencati sono due i domini che spiccano tra tutti. Il primo è Mail.ru, il più visitato sito russo e vera e propria community digitale per quel mercato. Il secondo è Mega.co.nz, servizio di cloud storage sviluppato da Kim Dotcom, colui che in passato ha aperto Megaupload e le cui vicende giudiziarie degli ultimi 2 anni sono ben note al vasto pubblico.

I server sui quali operano questi domini non sono in ogni caso stati fisicamente spenti, non trovandosi in territorio italiano. Quello che l'operazione ha fatto è stata oscurarne l'accesso a livello di indirizzo IP richiedendo in questo l'intervento dei vari provider internet nazionali. Usando DNS server non nazionali il blocco, come sempre accade in questi casi, viene facilmente arginato.

L'operazione in atto fa emergere nuovi dubbi su come si voglia operare per lottare contro la pirateria. Se quest'ultima porta infatti al blocco all'accesso di siti e servizi che non hanno direttamente, o non solo, a che fare con servizi di pirateria informatica se ne ricava un disservizio per tutti gli utilizzatori, anche per coloro che nulla hanno a che vedere con la pirateria.

L'esempio concreto è quello di Mega.co.nz: in questo sito di cloud storage è difficile non pensare che non fossero presenti anche file legati a contenuti piratati ma contestualmente questo è un servizio molto utilizzato per fini assolutamente leciti proprio per la facilità con la quale dei file anche di elevate dimensioni possono venir caricati e distribuiti a più utenti.


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Bloccati vari domini per pirateria, tra i quali anche Mega.co.nz

Written By Unknown on Sabtu, 19 Juli 2014 | 19.03

Grazie al blog dell'Avvocato Fulvio Sarzana emergono dettagli sull'operazione portata avanti dalla Procura della Repubblica di Roma, depositata lo scorso 14 Luglio e incentrata sul sequestro preventivo di 25 domini internazionali per violazione della legge sul diritto d'autore.

Alla base del sequestro la segnalazione di un piccolo distributore indipendente italiano, che ha notato la presenza in rete di copie pirata dei film "the congress" e "fruitvale station" da lui distribuiti e che non sono ancora presenti nel mercato.

L'operazione, indicata con il nome di "EyeMoon", vede coinvolti numerosi domini noti nel mondo del cyberlocking tra i quali cineblog01.net, cineblog01.tv, ddlstorage.com,  divxstage.eu, easybytez.com, filminstreaming.eu, filmstream.info, firedrive.com, movshare.sx, nowdownload.ag, nowdownload.sx, nowvideo.sx, piratestreaming.net, primeshare.tv, putlocker.com, rapidvideo.tv, sockshare.com, uploadable.ch, uploadinc.com, video.tt, videopremium.me e youwatch.org.

Oltre a quelli elencati sono due i domini che spiccano tra tutti. Il primo è Mail.ru, il più visitato sito russo e vera e propria community digitale per quel mercato. Il secondo è Mega.co.nz, servizio di cloud storage sviluppato da Kim Dotcom, colui che in passato ha aperto Megaupload e le cui vicende giudiziarie degli ultimi 2 anni sono ben note al vasto pubblico.

I server sui quali operano questi domini non sono in ogni caso stati fisicamente spenti, non trovandosi in territorio italiano. Quello che l'operazione ha fatto è stata oscurarne l'accesso a livello di indirizzo IP richiedendo in questo l'intervento dei vari provider internet nazionali. Usando DNS server non nazionali il blocco, come sempre accade in questi casi, viene facilmente arginato.

L'operazione in atto fa emergere nuovi dubbi su come si voglia operare per lottare contro la pirateria. Se quest'ultima porta infatti al blocco all'accesso di siti e servizi che non hanno direttamente, o non solo, a che fare con servizi di pirateria informatica se ne ricava un disservizio per tutti gli utilizzatori, anche per coloro che nulla hanno a che vedere con la pirateria.

L'esempio concreto è quello di Mega.co.nz: in questo sito di cloud storage è difficile non pensare che non fossero presenti anche file legati a contenuti piratati ma contestualmente questo è un servizio molto utilizzato per fini assolutamente leciti proprio per la facilità con la quale dei file anche di elevate dimensioni possono venir caricati e distribuiti a più utenti.


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MSI GT72 Dominator Pro: fino a 3 mila dollari e 32GB di RAM per il notebook da videogamer

MSI propone un nuovo "desktop replacement" per i giocatori più incalliti, un notebook che dovrebbe soddisfare i palati più esigenti di tutti quegli utenti che vogliono godersi al massimo le potenzialità dei titoli più moderni ed affamati di risorse computazionali e grafiche. GT72 Dominator Pro annovera caratteristiche tecniche di primo livello, stipate in uno chassis in alluminio unibody.

MSI GT72 Dominator Pro

Sono previsti due modelli del computer portatile: GT72 Dominator Pro-007 è la proposta più estrema, con 32GB di RAM DDR3L e quattro SSD M.2 da 128GB in configurazione RAID 0 (1600MB/s in lettura). Il modello 010, invece, avrà "solamente" 24GB di RAM, con due SSD da 128GB in RAID 0. Queste le uniche differenze fra le due versioni, oltre ad un prezzo di listino leggermente ridimensionato per la seconda.

Le componenti in comune sono molteplici: si fa uso del processore Intel Core i7-4710HQ con frequenza operativa pari a 2,5GHz. Il comparto grafico è curato da una GPU NVIDIA GeForce GTX 880M con 8GB di RAM DDR5 dedicata. Troviamo inoltre un hard disk meccanico da 1TB a 7200RPM, un masterizzatore Blu-Ray, sei porte USB 3.0, due mini DisplayPort, una HDMI e un lettore di schede SD.

La batteria è da nove celle, mentre per dissipare i bollori del comparto video viene ripresa la tecnica proprietaria di MSI, Twin Frozr, utilizzata sulle schede proposte per il mercato desktop. Il monitor è da 17,3", capace di riprodurre una risoluzione massima di 1920x1080 pixel e fra le altre caratteristiche troviamo una webcam Full HD, speaker e subwoofer Dynaudio, tastiera retroilluminata curata da SteelSeries e un sistema di rete Killer DoubleShot Pro per latenze minime.

MSI GT72 Dominator Pro specifiche tecniche

Viste le specifiche tecniche non c'è da aspettarsi un prezzo per tutti: il modello "entry-level", lo 010, viene proposto sul mercato americano a 2.599$, mentre bisogna salire a 2.999$ per acquistare il top di gamma con 32GB di RAM e quattro SSD M.2 da 128GB.


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Oscurati vari domini per pirateria, tra i quali anche Mega.co.nz

Grazie al blog dell'Avvocato Fulvio Sarzana emergono dettagli sull'operazione portata avanti dalla Procura della Repubblica di Roma, depositata lo scorso 14 Luglio e incentrata sul sequestro preventivo di 25 domini internazionali per violazione della legge sul diritto d'autore.

Alla base del sequestro la segnalazione di un piccolo distributore indipendente italiano, che ha notato la presenza in rete di copie pirata dei film "the congress" e "fruitvale station" da lui distribuiti e che non sono ancora presenti nel mercato.

L'operazione, indicata con il nome di "EyeMoon", vede coinvolti numerosi domini noti nel mondo del cyberlocking tra i quali cineblog01.net, cineblog01.tv, ddlstorage.com,  divxstage.eu, easybytez.com, filminstreaming.eu, filmstream.info, firedrive.com, movshare.sx, nowdownload.ag, nowdownload.sx, nowvideo.sx, piratestreaming.net, primeshare.tv, putlocker.com, rapidvideo.tv, sockshare.com, uploadable.ch, uploadinc.com, video.tt, videopremium.me e youwatch.org.

Oltre a quelli elencati sono due i domini che spiccano tra tutti. Il primo è Mail.ru, il più visitato sito russo e vera e propria community digitale per quel mercato. Il secondo è Mega.co.nz, servizio di cloud storage sviluppato da Kim Dotcom, colui che in passato ha aperto Megaupload e le cui vicende giudiziarie degli ultimi 2 anni sono ben note al vasto pubblico.

I server sui quali operano questi domini non sono in ogni caso stati fisicamente spenti, non trovandosi in territorio italiano. Quello che l'operazione ha fatto è stata oscurarne l'accesso a livello di indirizzo IP richiedendo in questo l'intervento dei vari provider internet nazionali. Usando DNS server non nazionali il blocco, come sempre accade in questi casi, viene facilmente arginato.

L'operazione in atto fa emergere nuovi dubbi su come si voglia operare per lottare contro la pirateria. Se quest'ultima porta infatti al blocco all'accesso di siti e servizi che non hanno direttamente, o non solo, a che fare con servizi di pirateria informatica se ne ricava un disservizio per tutti gli utilizzatori, anche per coloro che nulla hanno a che vedere con la pirateria.

L'esempio concreto è quello di Mega.co.nz: in questo sito di cloud storage è difficile non pensare che non fossero presenti anche file legati a contenuti piratati ma contestualmente questo è un servizio molto utilizzato per fini assolutamente leciti proprio per la facilità con la quale dei file anche di elevate dimensioni possono venir caricati e distribuiti a più utenti.


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Oculus starebbe lavorando su un nuovo controller che traccia i movimenti di mani e corpo

Written By Unknown on Jumat, 18 Juli 2014 | 19.03

Oculus VR, la società responsabile di Oculus Rift, starebbe sviluppando dei controller proprietari con sensori di movimento da abbinare allo stesso Rift. L'indiscrezione è riportata da Cnet, che sostiene di aver ricevuto dettagli in merito da fonti affidabili vicine alla stessa Oculus VR. L'obiettivo è ovviamente quello di offrire ai giocatori un'esperienza ancora più coinvolgente.

Oculus Rift

La fonte non è in grado di fornire dettagli specifici sulle caratteristiche dei nuovi controller, ma sostiene che Oculus VR ha fatto esperimenti con diversi tipi di tecnologie. Ha, infatti, esaminato soluzioni per quanto riguarda i raggi all'infrarosso, i campi magnetici e le telecamere, per determinare con precisione la posizione dei giocatori e i movimenti delle loro mani.

Oculus VR naturalmente vuole permettere ai giocatori di manipolare gli oggetti all'interno del mondo virtuale e di avere un maggiore controllo sensoriale, come già avviene con periferiche come quelle prodotte da Survios e da Sixense.

Attraverso una serie di sensori con i quali vengono monitorati diversi dati relativi ai movimenti e al posizionamento, questi controller sono in grado di simulare l'oscillazione di una mazza da golf o la presa su un'arma da fuoco.

Oculus Rift, con il Dev Kit 2, così come fa Project Morpheus, utilizza una telecamera per tracciare i movimenti dei giocatori. Ma se Project Morpheus, che ricordiamo essere la realtà virtuale per le console PlayStation, consente ai giocatori di muoversi e di interagire nella virtualità grazie a PS Move, Oculus Rift non ha ancora una soluzione equivalente. Allo stato attuale delle cose, richiede un tradizionale gamepad o altri sistemi di interfacciamento già esistenti per l'interazione all'interno del videogioco.

Ma se sviluppa il proprio controller, Oculus VR può finire per danneggiare altri produttori, come i già citati Survios e Sixense, che hanno pianificato di sfruttare le nuove attenzioni intorno alla realtà virtuale create proprio da Oculus Rift con l'introduzione di nuove periferiche che possano funzionare collateralmente al visore.

Oculus non ha fornito dettagli sulla data di commercializzazione del Rift, ma entro la fine di questo mese verranno spedite le nuove revisioni del Dev Kit. Per altri dettagli su Oculus Rift e per delucidazioni su come funziona consultate questo articolo.


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LibreOffice 4.3.0

scheda aggiornata 1 ora fa

Utility di produttività personale compatibile con la maggior parte delle suite office disponibili sul mercato; è completamente gratuita, disponibile per varie piattaforme e liberamente distribuibile.


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Facebook: in arrivo il tasto Compra

Facebook ha annunciato oggi l'inizio della fase di test sull'implementazione di un nuovo tasto Compra, in collaborazione con alcune piccole e medie imprese americane. L'obiettivo è di aiutare le imprese a sfruttare l'enorme database di utenti e l'affidabilità del social network in modo da alimentare le vendite attraverso banner pubblicitari e pagine.

Il tasto è disponibile per gli utenti del sito desktop e che accedono al servizio tramite dispositivi mobile e consente di perfezionare un'acquisizione senza avere la necessità di abbandonare Facebook. La feature è progettata "tenendo conto della privacy", secondo la stessa società che ha ufficializzato la notizia attraverso un post sul sito ufficiale.

Facebook, tasto Compra

L'esperienza di pagamento risulterà sicura, e la compagnia specifica che nessuna informazione riguardo ai dati della transazione e alle credenziali finanziarie utilizzate verrà condivisa con altri inserzionisti. Il salvataggio di tutte le informazioni sopra citate sarà naturalmente disponibile, ma a totale discrezione dell'utente.

La società è attualmente alla ricerca dei primi feedback da parte di medie e piccole imprese, in modo da capire come muoversi all'interno di una feature così importante. La novità è rivolta agli utenti, così come ai privati, ma al tempo stesso a trarne vantaggi diretti sarà proprio Facebook, che alimenterà sensibilmente la propria posizione come piattaforma di marketing.

Al momento, gli elementi pubblicitari di Facebook mirano a "costruire un seguito", ovvero indirizzano gli utenti verso un determinato sito in modo da pilotare il traffico in arrivo o cercano di convincerli a visitare un luogo fisico. L'introduzione della funzionalità potrebbe permettere a Facebook di entrare direttamente nella fase d'acquisto di un bene, con la potenzialità di alimentare enormemente i profitti della società.

Ha senso, pertanto, che Facebook ne capisca bene il reale potenziale prima del rilascio su larga scala. La società vuole prima notare come verrà accolta dagli utenti finali e come questa possa essere sviluppata per trasformarsi fattivamente in un reale vantaggio per le aziende coinvolte.


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Tecnologie produttive e nuove CPU: la strada di Intel ai 10 nanometri

Written By Unknown on Kamis, 17 Juli 2014 | 19.03

Nel mondo dei processori sono due le caratteristiche che devono essere considerate per valutare sulla carta una specifica CPU. La prima è l'architettura sulla quale il nostro prodotto è basato; la seconda è la tecnologia produttiva utilizzata per la sua produzione. Più sofisticata e recente è l'architettura, migliori sulla carta le prestazioni e in generale l'efficienza energetica. Più recente è la tecnologia produttiva maggiore sarà il numero di transistor integrati, e quindi la potenza di calcolo teorica messa a disposizione.

Al momento attuale Intel propone le CPU basate su architettura Haswell con i modelli della famiglia Core, costruiti con tecnologia produttiva a 22 nanometri. Per la seconda metà dell'anno, con l'approssimarsi della stagione di vendite natalizia, Intel renderà disponibili i primi processori della famiglia Broadwell, caratterizzati per utilizzate la tecnologia produttiva a 14 nanometri.

La cadenza con la quale Intel presenta novità nel settore delle CPU è tipicamente annuale, anche se negli ultimi periodi si è passati ad un tempo di circa 15 mesi tra il lancio di una famiglia di CPU e la successiva. Nella fase Tick Intel introduce un nuovo processore che è basato sulla microarchitettura della precedente generazione, per quanto ottimizzata, ma abbinando questo ad una nuova tecnologia produttiva. In quella Tock l'azienda americana presenta una CPU basata sulla stessa tecnologia produttiva precedente ma con architettura completamente nuova.

Il passaggio da Haswell a Broadwell è indicato come fase Tick, mentre quello da Broadwell alla successiva architettura Skylake è una fase Tock. Il debutto delle soluzioni Broadwell avverrà in ritardo di circa 6 mesi rispetto a quanto inizialmente previsto; per Skylake invece dovremo attendere indicativamente circa 6 mesi dal lancio delle prime CPU Broadwell, stando alle informazioni al momento disponibili, prima della disponibilità sul mercato.

I piani originari di Intel prevedevano il passaggio alla tecnologia produttiva a 14 nanometri a partire dalla fine del 2013 ma così non è stato. Intel ha accumulato un certo ritardo, quantificabile tra 9 e 12 mesi, con questo nuovo processo confermando le generali difficoltà di tutto il settore della produzione di semiconduttori nel passaggio a tecnologie produttive sempre più sofisticate. Questo porta a ritenere che vi sarà uno spostamento in avanti anche della data di rilascio delle prime soluzioni basate su processo produttivo a 10 nanometri.

In occasione della conferenza stampa di analisi dei risultati finanziari trimestrali dell'azienda il CEO Brian Krzanich ha tuttavia confermato che non sono cambiati i piani interni dell'azienda con riferimento a questo processo produttivo. Sembra quindi possibile che le prime CPU di questo tipo, modelli che prenderanno il posto di quelli Skylake, possano debuttare nel corso del 2016 così come inizialmente indicato.

Di fatto, quindi, Intel starebbe lavorando per riportare le tempistiche di lancio delle proprie tecnologie produttive alle date inizialmente indicate accorciando, quantomeno in parte, il periodo di vita utile sul mercato delle soluzioni basate su tecnologia produttiva a 14 nanometri. Da questo il ridotto lasso di tempo, rispetto al passato, che trascorrerà dal debutto delle soluzioni Broadwell a quello delle proposte Skylake: queste due architetture di fatto saranno presenti sul mercato con nuovi prodotti per un lungo periodo a partire dalla seconda metà del prossimo anno.

E' possibile che Intel possa scegliere il proprio Developer Forum, previsto per la prima metà di Settembre 2014 a San Francisco, quale sede per mostrare wafer costruiti con tecnologia a 10 nanometri e pertanto riaffermare come a dispetto delle difficoltà incontrare con il processo a 14 nanometri la roadmap futura dell'azienda americana, in termini di innovazione nelle tecnologie produttive, non sia destinata a cambiare radicalmente.


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Mondiali Brasile 2014: un particolare video stop motion li riassume in 100 secondi

Mondiali Brasile 2014: un particolare video stop motion li riassume in 100 secondi

"Lo stop motion è una tecnica ultimamente forse abusata, assieme al timelapse: questo video che riassume i Mondiali di Calcio di Brasile 2014 ci mostra invece come può essere utilizzata al meglio"

Negli ultimi anni la barriera tra il mondo delle foto e quello dei video si è sempe più affievolita, con tecniche che alternativamente sfociano in un campo o nell'altro. La facilità di scatto, unita ai sempre più semlici strumenti di montaggio hanno messo alla portata di tutti tecniche come lo stop-motion o il timelapse. Spesso questi strumenti da soli sono capaci di strappare un "Wow" tra conoscenti e amici, ma la proliferazione di questo tipo di contenuti ci ha portato a vere e proprie indigestioni.

Alcuni contenuti però riescono ancora a spiccare dalla massa per qualità: un esempio è il fimalto in stop-motion che utilizzando molti scatti provenienti dal Mondiale di Calcio di Brasile 2014 riassume in poco più di 100 secondi la Coppa del Mondo. Il video è stato composto da Johnny Weeks, fotografo del Guardian e colpisce per la particolare scelta dello storyboard che riesce ad essere non caotico e non banale, come potrebbe invece rischiare di essere un'accozzaglia di immagini giustapposte senza troppa cognizione di causa. Il riusltato è una sintesi veloce e godibile dei Mondiali di Calcio.


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Amazon Kindle Unlimited: in arrivo lo Spotify degli e-book

Kindle Unlimited sarà un nuovo servizio ad abbonamento di Amazon attraverso il quale l'utente potrà disporre di una biblioteca virtuale di ebook, attraverso un abbonamento mensile. La novità è trapelata apparentemente per errore, con alcuni utenti del forum Kindle che sono riusciti ad entrare all'interno di pagine di test che sarebbero dovute rimanere segrete.

Amazon Kindle Unlimited

La società ha provveduto a cancellarle in maniera estremamente rapida, ma invano: le pagine scoperte dagli utenti sono ancora disponibili su Google Cache, e visibili da tutti gli utenti interessati, mentre altre sono ancora disponibili sul sito ufficiale. Kindle Unlimited è un servizio di cui si vocifera da alcuni mesi, e potrebbe competere con i già esistenti Scribd e Oyster.

Attraverso il nuovo servizio l'utente avrà a disposizione un vasto database di oltre 600 mila e-book da consultare in ogni momento, pagando un abbonamento mensile da 9,99$. Un approccio simile a quanto operato da Spotify con il settore della musica che, sebbene non sia del tutto originale visti i precedenti servizi simili, apre le attività della compagnia capeggiata da Bezos a nuove frontiere.

Kindle Unlimited non è ancora stato ufficializzato dalla società, così come non sono disponibili informazioni riguardo alle modalità di rilascio e alle sue tempistiche. Considerata l'entità del "leak", è probabile che sentiremo parlare molto presto del nuovo servizio in via ufficiale, potendolo delineare meglio. Sarà interessante conoscere i distributori che parteciperanno all'iniziativa, così come le strategie per il rilascio nei vari mercati internazionali.


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Blizzard porta Diablo III in Cina

Written By Unknown on Selasa, 15 Juli 2014 | 19.03

NetEase ha già lavorato con Blizzard per la commercializzazione in Cina di StarCraft II, World of Warcraft, Hearthstone e Heroes of the Storm. E adesso è il turno di Diablo III, uno dei titoli Blizzard più remunerativi in occidente. Per il momento, tuttavia, Blizzard non ne comunica la data di rilascio o il prezzo di commercializzazione.

Diablo III

Anche per via del divieto alla vendita di console, vigente sul territorio fino a qualche mese fa, il mercato PC in Cina è particolarmente rigoglioso. Nel 2013 i giochi per PC hanno generato 8,7 miliardi di dollari in questa nazione, e gli analisti si aspettano che questo numero cresca ulteriormente nel corso di quest'anno.

"Siamo entusiasti di poter accogliere a Sanctuary i più appassionati fra i tanti giocatori cinesi", ha detto Mike Morhaime, CEO di Blizzard. "Apprezziamo il supporto che i giocatori cinesi ci hanno offerto nel corso degli anni e speriamo possano accogliere altrettanto favorevolmente Diablo III".

In Cina il mercato globale del gaming è cresciuto di 13 miliardi di dollari nello scorso anno. Fra i titoli Blizzard sono molto popolari Hearthstone e World of Warcraft, mentre in assoluto i più giocati sono League of Legends e Dota 2, confermando il successo del modello free-to-play anche in questo territorio. Blizzard al momento non comunica il modello di business di Diablo III per la Cina, ma è possibile che decida di adottare proprio un modello free-to-play.

"Siamo contenti che, tramite il nostro impegno, tutte e cinque le serie di Blizzard saranno presto a disposizione dei giocatori della Cina", ha detto William Ding, CEO di NetEase. "Continueremo a lavorare a stretto contatto con Blizzard per preparare il lancio di Diablo III e consentire ai giocatori locali di affrontare il prima possibile questa epica avventura".

Quanto all'occidente, Blizzard si prepara a lanciare Diablo III: Ultimate Evil Edition.


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Sul Google Play un'app per home banking contenente malware

Dagli esperti di sicurezza di Lookout arriva un nuovo allarme: è stata infatti individuata su Google Play un'app fraudolenta che raccoglieva le credenziali di accesso per l'home banking. È un argomento interessante, che merita di essere approfondito e capito per comprendere il rischio potenziale derivante da iniziative come questa.

Un gruppo di criminali ha realizzato il clone di un'app sviluppata da una banca israeliana e messa a disposizione dei propri clienti: si tratta di una classica app che permette l'accesso al conto corrente per interrogazioni di vario tipo. L'app fraudolenta era in tutto e per tutto simile a quella originale, quindi per l'utente non era difficile cadere nel tranello.

Nel momento in cui l'utente scaricava l'app fraudolenta sul proprio terminale Android e avviava il software doveva inserire le proprie credenziali di accesso. A questo punto il malware denominato BankMirage raccoglieva lo User ID dell'utente. L'app forniva poi all'utente un messaggio di errore di login con l'invito alla reinstallazione del codice dal Google Play.

Gli esperti di sicurezza evidenziano un dettaglio curioso: il malware BankMirage non raccoglie le credenziali di accesso complete ma si limita al solo User ID dell'utente. Perché? Le risposte sono molteplici: si potrebbe trattare di un'operazione di test sul codice in preparazione di un attacco più strutturato, oppure di un'azione volta a raccogliere informazioni rivendibili poi sul mercato e utilizzabili per altre azioni fraudolente.

Una terza risposta al quesito è invece più preoccupante: infatti, chi ha orchestrato questo attacco potrebbe già disporre delle password, per cui per poter concludere la propria azione necessiterebbe solamente degli User ID. Quest'ultima opzione seppure plausibile è poco probabile.

Per gli utenti italiani questa azione non dovrebbe creare problemi: è poco verosimile che un'app di una banca israeliana venga utilizzata nel nostro Paese, e a rendere ancor più sicura la situazione va sottolineato che Google ha eliminato l'app fraudolenta subito dopo la segnalazione di Lookout. È però preoccupante il fatto in sé: un contenuto diffuso da Google Play è risultato contenere codice malevolo.

Non è certo la prima volta che ciò accade ma il fatto rimane comunque grave. Tra le raccomandazioni che spesso si danno, infatti, c'è proprio quella di scaricare e installare app solo dagli store ufficiali. Bene, in questa circostanza nemmeno quella buona abitudine avrebbe messo al riparo da possibili problemi.

Ma quali possono essere le precauzioni da tenere a mente per l'utente? Di sicuro prestare attenzione alla provenienza delle app, prestare attenzione ai dettagli dei loghi, alle descrizioni e a possibili errori di traduzione. Questi sono tutti campanelli di allarme a cui si aggiunge la plateale presenza di più app con il medesimo nome e con identico aspetto grafico. Inoltre, potrebbe essere consigliabile l'installazione di un tool di sicurezza anche sul proprio smartphone, e online si trovano vari prodotti anche gratuiti liberamente utilizzabili.


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Raspberry Pi B+: prezzo invariato nonostante le interessanti novità

Raspberry Pi ha rappresentato per molti utenti l'approccio più appetibile sul fronte dei mini PC, soprattutto per il prezzo estremamente aggressivo e per la versatilità del piccolo sistema. La società ha annunciato una nuova revisione, che introduce fra le novità un maggior numero di pin di input/output (GPIO), due porte USB e uno slot microSD, con miglioramenti anche sul fronte dei consumi energetici.

Raspberry Pi B+

È interessante notare come, nonostante le nuove feature, il prezzo sia rimasto invariato. Raspberry Pi B+ è disponibile da lunedì al solito prezzo di 35$, caratterizzato da un'architettura hardware essenzialmente identica rispetto al precedente modello, da cui riprende lo stesso SoC Broadcom BCM2835 con 512MB di RAM. Come specifica la stessa società all'interno del comunicato, non si tratta di una nuova versione, ma di una sorta di revisione finale del Raspberry Pi originale.

Il nuovo modello annovera un totale di 40 pin per l'interfaccia GPIO, laddove i primi 26 pin mantengono la stessa mappatura di Raspberry Pi B. Chi utilizza il piccolo sistema con finalità multimediali apprezzerà indubbiamente le nuove porte USB 2.0, che diventano quattro su B+. Prendendo in considerazione il più tradizionale degli esempi, un utente non dovrà più inserire un hub USB se dovrà utilizzare mouse, tastiera, dongle Wi-Fi e chiavetta USB allo stesso momento.

Il nuovo slot per schede di memoria accetta adesso anche microSD (non più SD standard come in passato). Sono parecchio interessanti anche le modifiche "invisibili": Raspberry Pi Foundation è riuscita a ridurre il consumo energetico sostituendo i regolatori di tensione lineari con i nuovi regolatori switching ed è possibile apprezzare un output audio migliore grazie ad una sezione d'alimentazione dedicata. B+ ha inoltre un nuovo form factor con angoli arrotondati e una disposizione della componentistica differente.

Il vecchio modello non andrà fuori produzione, almeno fino a quando non cesserà la domanda da parte degli utenti. Nei prossimi periodi sarà probabile verificare un calo del prezzo di listino, anche se ad oggi la situazione appare invariata.


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3DMark 11

Written By Unknown on Senin, 14 Juli 2014 | 19.03

scheda aggiornata 1 ora fa

3DMark 11 è la nuova versione del popolare benchmark sintetico sviluppato da Futuremark e impiegato per valutare le prestazioni delle schede video. Il numero 11 sta ad indicare il supporto alle librerie DirectX 11.

All'interno di 3DMark 11 ci sono sei scenari di test, tutti nuovi. I primi quattro sono test grafici e impiegano tecniche di sviluppo grafico come la tessellation, l'illuminazione volumetrica, la profondità di campo e alcuni effetti di post processing introdotti con le API DirectX 11. Il test dedicato alla fisica utilizza invece delle simulazioni di corpi rigidi, andando a gravare direttamente sulla CPU. L'ultimo test combinato prevede invece carichi di lavoro che vanno a stressare allo stesso tempo CPU e GPU. Mentre il processore si fa carico di gestire la fisica, infatti, la scheda grafica gestisce tutti gli effetti grafici.

Quella proposta in questa pagina è la release 1.0.5. Di seguito le note fornite con l'update:

All Editions

  • SystemInfo updated to version 4.17 to improve compatibility with latest hardware.
  • Fixed display mode identification for systems with a very large number of supported display modes.

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iPhone 6 con Apple A8 da 2GHz, ma ancora una volta dual-core

Apple potrebbe seguire numerosi trend di mercato con i prossimi smartphone. Potrebbe presentare un nuovo smartphone con display più ampio, da 4,7", ed entrare con forza anche nel settore dei phablet con un dispositivo da 5,5". Anche sul fronte software abbiamo potuto apprezzare numerose caratteristiche riprese dalla concorrenza, con iOS 8.

A7, teardown di Chipworks

A7, teardown di Chipworks

Tuttavia, l'approccio "sotto la scocca" di Apple per il prossimo iPhone potrebbe risultare ancora una volta "conservativo", con un processore dual-core caratterizzato da un'architettura sensibilmente diversa rispetto alle controproposte della concorrenza. Apple A8, secondo le ultime informazioni trapelate, avrà una frequenza di clock di 2GHz o superiore, ma sarà ancora una volta dual-core.

Cambierà il processo produttivo, che passa da 28 a 20nm, con conseguenti vantaggi dal punto di vista dell'efficienza energetica. Al momento, si pensa che saranno due i produttori del prossimo SoC della Mela, la storica Samsung e la "new-entry" TSMC. Si tratterebbe di un modus operandi sensibilmente diverso rispetto ai concorrenti, ma che Apple utilizza ormai da tempo. La società predilige soluzioni "fatte in casa", ottimizzate per il software operativo, anch'esso sviluppato in proprio.

L'attuale Apple A7 non ha performance troppo dissibili dalle altre soluzioni sul mercato, ponendosi a volte anche al vertice nonostante i dati estremamente inferiori sulla carta. Ad oggi non possiamo che restare in attesa di informazioni ufficiali da parte di Apple, che dubitiamo possano arrivare prima del prossimo mese di settembre.


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iTunes 11

scheda aggiornata 32 minuti fa

Tool di Apple che permette di generare, gestire e archiviare tracce audio in differenti formati, oltre ad accedere a iTunes Store per acquistare canzoni. Novità introdotte in questa versione:
"This update fixes a problem that may cause iTunes to quit if you switch between wired and wireless syncing and addresses an issue that may require you to log into the iTunes Store repeatedly."


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La TV cinese avverte: il servizio di localizzazione di iOS 7 un rischio la sicurezza del paese

Written By Unknown on Minggu, 13 Juli 2014 | 19.03

CCTV, ovvero China Central Television, è la più importante e seguita emittente televisiva della Cina, con uno share che si aggira intorno al 45% dei ben 1,2 miliardi di utenti televisivi presenti sul territorio nazionale, sebbene questa sia una stima ancora cautelativa visto che risale al 2007. Si può dunque concludere che centinaia di milioni di utenti cinesi abbiano ascoltato la notizia diffusa nelle ultime ore, ovvero che i servizi di localizzazione offerti con iOS 7 possono mettere a rischio la sicurezza nazionale.

Prima cerchiamo di capire a cosa l'emittente faceva riferimento, prendendo spunto da Dailytech: in buona sostanza il servizio di localizzazione può suggerire, ad esempio, che ci vorranno circa 30 minuti per arrivare a casa, in considerazione del traffico segnalato. Si tratta di un esempio che va a includere dove si trova l'utente, dove è probabile che andrà e ciò che succede fra le due posizioni, al fine di dare indicazioni utili.

Secondo l'emittente però esiste il pericolo che, in caso questi dati fossero intercettati da malintenzionati, possa essere messa a rischio nientemeno che la sicurezza nazionale, se ad essere spiato fosse ad esempio un importante rappresentante delle istituzioni. La fonte, che è statunitense, sottolinea il fatto che Apple ha più volte specificato di tenere questi dati solo sui terminali e non sui propri server, per dimostrare che l'allarme lanciato dall'emittente cinese possa essere più che altro un modo per mettere in cattiva luce il marchio.

Se la questione del dove siano effettivamente tenuti i dati può essere ritenuta marginale (dopo PRISM ogni dichiarazione ufficiale delle aziende riguardante i dati può suonare ridicola), ci appare sensato ritenere la mossa della CCTV come l'ennesimo braccio di ferro USA-Cina, portato avanti a colpi bassi in entrambe le direzioni.

Anche Android ha un servizio analogo, ma il fatto che sia installato su dispositivi di diversi marchi (molti dei quali asiatici) gli fa perdere quel senso di 100% USA che invece contraddistingue Apple. Di Android però non si è fatto cenno, motivo per cui a nostro avviso la questione va ricondotta alle solite scaramucce USA-Cina, più che a un problema reale.


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