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Nokia Lumia 1020 mostrato al suo interno nel primo teardown

Written By Unknown on Rabu, 31 Juli 2013 | 19.04

Nokia Lumia 920 è stato un ottimo top di gamma Windows Phone, penalizzato indubbiamente da alcune scelte strutturali da parte della società finlandese non proprio condivisibili. Rispetto alla concorrenza diretta Lumia 920 aveva dimensioni "troppo importanti" e uno spessore non in linea con le mode degli ultimi anni.

Nokia Lumia 1020 Teardown interno

Proprio su questi aspetti si sono concentrati gli sforzi di Nokia nella produzione del nuovisismo Lumia 1020 che in una scocca decisamente meno voluminosa contiene caratteristiche hardware superiori, il doppio del quantitativo di RAM rispetto al predecessore e addirittura il sensazionale sensore PureView da 41MP proprietario di Nokia.

Nonostante ciò, Lumia 1020 ferma l'ago della bilancia ben 30g prima rispetto al 920, mantenendo le stesse compatibilità di quest'ultimo per quanto riguarda la connettività wireless.

Nokia Lumia 1020 Teardown interno

GSM Arena ha pubblicato alcune fotografie che ritraggono il nuovo smartphone della società finlandese visto all'interno. Nelle foto possiamo vedere una disposizione ordinata della componentistica e delle varie antenne per la connettività cellulare e Wi-Fi. Imponente, come al solito, il modulo fotografico PureView, caratteristica peculiare delle produzioni Nokia top di gamma.

Nokia Lumia 1020 Teardown interno


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Hands-on PES 2014: la rincorsa continua con Fox Engine

PES 2014 costituisce un nuovo punto di partenza per PES, vista l'introduzione del motore grafico Fox, prelevato da Metal Gear Solid 5 The Phantom Pain e sviluppato da Kojima Productions, che arriverà insieme a una serie di tecnologie pensate per colmare il gap con Fifa in fatto di fisica e di libertà del giocatore sul controllo della palla. Dopo aver provato la versione preview di PES 2014, che permette di giocare con Bayern Monaco, Santos e le nazionali di Italia e Germania, possiamo offrire le prime considerazioni su questo netto restyling di PES, e stabilire un primo confronto con le versioni preview di Fifa.

Innanzitutto, possiamo dire che Fox Engine si traduce innanzitutto in due importanti miglioramenti, che poi sono anche i principali elementi di distinzione rispetto al precedente capitolo di PES. Mi riferisco al dettaglio dei volti dei giocatori e alla fisica, soprattutto alla riproduzione del comportamento del pallone. Tutto questo è pensato per immedesimare ancor più il giocatore nella simulazione della partita di calcio, all'interno della quale può effettivamente riconoscere gli atleti più famosi.

I volti, perlomeno dei calciatori delle squadre presenti in questa demo, sono incredibilmente realistici, al punto che sarà molto facile per i giocatori riconoscere i vari Balotelli, Schweinsteiger, Pirlo, Ribery, e via dicendo. Il comportamento della palla, al contempo, è decisamente fedele, con rimbalzi credibili sul terreno di gioco e sui corpi degli altri calciatori. È credibile soprattutto il rimbalzo del pallone sul campo, soprattutto per i passaggi rasoterra, all'interno di una componente, quella fisica, che sicuramente riduce il margine rispetto a Fifa, evidenziando l'ottimo lavoro sul piano tecnico fatto da Konami. La fisica di PES 2014, a differenza dei precedenti capitoli, si avvarrà anche del middleware Havok.

D'altronde, PES 2014, per stessa conferma ufficiale di Konami, non arriverà sulla nuova generazione di console, e questo comporterà un deficit abbastanza evidente in termini di dettaglio grafico. Insomma, Fox Engine sarà d'aiuto nella riproduzione degli atleti e nella gestione della fisica, ma non aspettatevi miglioramenti grafici complessivi significativi. Anzi, PES 2014 sembra abbastanza scialbo graficamente e spoglio sul piano del dettaglio poligonale. Si nota anche un uso approssimativo dell'anti-aliasing, con seghettature evidenti un po' in tutte le zone del campo.

Konami, insomma, dà l'impressione di voler aprire un nuovo filone ma anche che per il momento è riuscita a rifinire solamente l'intelaiatura di base mentre per le altre ottimizzazioni bisognerà attendere ancora le prossime edizioni. Quindi, va bene pensare innanzitutto alla resa dei calciatori, che ovviamente sono i protagonisti in un gioco di calcio e saranno i primi elementi che il giocatore andrà a scrutare ed analizzare. E naturalmente si è pensato anche a rifinire il sistema fisico, che in Fifa è ormai così avanzato, ma per l'ottimizzazione di altre componenti, come il dettaglio grafico e la reattività dei calciatori, come vedremo, bisognerà ancora aspettare.

Konami ha poi inteso rintuzzare il gap da Fifa anche in termini di gestione delle collisioni tra i calciatori, adottando un sistema simile al famigerato Impact Engine. Si chiama Motion Animation Stability System (M.A.S.S.), e lo si nota subito dopo pochi istanti di gioco. La collisione tra gli atleti è decisamente più dinamica e credibile rispetto alla precedente edizione di PES, ricordando appunto quella del rivale. Al posto di una serie predefinita di animazioni che si ripropongono ripetitivamente in circostanze di gioco simili, M.A.S.S. crea animazioni differenti sulla base di fattori quali: la direzione e l'intensità di un tackle, la forza fisica e la stazza dei giocatori.

Grazie al nuovo sistema di simulazione dei contrasti, i giocatori potranno allargare le braccia per tenere gli avversari lontano dal pallone. Chiaramente ci sono tanti risvolti anche sul piano del gameplay: per esempio, agendo sullo stick analogico destro si è in grado di usare il gomito per allontanare l'avversario diretto dal pallone. M.A.S.S., quindi, contribuisce a porre enfasi ai duelli ravvicinati tra gli atleti, sia per quanto riguarda il ruolo del difensore, che deve bloccare l'incedere di chi attacca, sia dalla prospettiva degli attaccanti, che invece devono conquistarsi gli spazi per penetrare nella difesa avversaria. Le caratteristiche fisiche dei giocatori ovviamente avranno un ruolo determinante in tutto questo, anzi risulteranno esaltate. Chiaramente avere la meglio in un contrasto con Chiellini o con Javi Martinez sarà molto più complicato rispetto ad affrontare Giovinco, proprio perché il giocatore percepisce il peso dei giocatori più robusti.


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SkyDrive: miglior controllo sulla condivisione e supporto Retina Display

Non è la prima volta che scriviamo in merito a SkyDrive e all'importanza che tale servizio assume per Microsoft. In una fase iniziale SkyDrive poteva essere visto come un contenitore in cloud nel quale archiviare documenti più o meno importanti e che dovevano essere accessibili da più sistemi o da varie postazioni.

Con l'evoluzione di Office e ancor più con il rilascio di Windows 8 la situazione è ulteriormente cambiata: Microsoft in certi ambiti considera le risorse di SkyDrive come prioritarie e le performance garantite oggi anche in termini di sincronizzazione sono molto convincenti. Inoltre, eventuali contenuti in formato .doc, .xls o .ppt possono essere aperti direttamente da SkyDrive utilizzando le web application di Microsoft.

Anche sul fronte della fotografia Microsoft ha rinnovato SkyDrive supportando il formato RAW e prevedendo un sistema in grado di mostrare su terminali mobile anteprime ben più leggere delle immagini originali. SkyDrive è ora in grado di rilevare la presenza di pannello di tipo Retina e su tali dispositivi è in grado di sfruttare al meglio l'elevato numero di DPI, anche se rimane la limitazione del browser che anc'esso deve essere in grado di supportare tale hardware.

Tra le altre novità indicate da Microsoft nel proprio blog segnaliamo la visualizzazione di gif animate che in precedenza potevano essere caricate ma solo come elementi statici. Inoltre, SkyDrive introduce piccoli strumenti per l'editing testuale e anche per la gestione di codice condiviso, anche se il livello di funzionalità offerto è minimo.

SkyDrive è stato migliorato anche nelle possibilità di condivisione che ora sono più flessibili potendo gestire elementi allocati in spazi differenti, inoltre è disponibile un pannello riassuntivo nel quale sono contenute le informazioni relative ai file condivisi da noi o da terzi e ai quali possiamo accedere con vari privilegi.

La concorrenza tra i vari servizi di cloud computing sembra spostarsi su elementi differenti dal solo spazio di storage messo a disposizione degli utenti: le funzionalità che ultimamente vengono introdotte sono capaci di manipolare il contenuto stesso, di garantire un maggior controllo nella condivisione e senza rinunciare alla sincronizzazione anche su piattaforme differenti.


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Internet Download Manager

Written By Unknown on Selasa, 30 Juli 2013 | 19.04

scheda aggiornata 2 ore fa

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Utilty che permette di gestire al meglio le operazioni di download parallelo di vari files dal web, ottimizzando la banda a disposizione e gestendo dinamicamente eventuali disconnessioni da lato server così da non dover riprendere da capo il download.

Queste le ultime novità introdotte:

- Improved IE 11 integration (Windows 8.1) - Added support for new youtube changes - Fixed bugs

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Mercato tablet, Android continua a dominare

Secondo una recente analisi condotta dalla società Strategy Analytics, le consegne globali di sistemi tablet hanno raggiunto la quota di 51,7 milioni di unità nel corso del secondo trimestre 2013. I tablet basati su sistema operativo Android ottengono un market share globale del 67%, mentre i sistemi Apple iOS si flettono al 28%. Anche i sistemi tablet Windows registrano un calo, con quote di mercato pari al 4,5%.

Peter King, responsabile dell'area tablet per Strategy Analytics, ha commentato: "Le consegne globali di tablet con marchio hanno raggiunto 36,2 milioni di unità nel secondo trimestre 2013, in crescita del 47% dai 24,6 milioni di unità del secondo trimestre 2012. Il mercato di tablet con marchio ha assistito ad un periodo di relativa pausa, dal momento che pochi nuovi prodotti sono giunti sul mercato nel corso del trimestre. Quando consideriamo anche i tablet whitebox le consegne arrivano a 51,7 milioni di pezzi, in crescita del 43% rispetto ai 36,1 milioni del medesimo trimestre 2012".

King osserva che i tablet Android stanno facendo grandi progressi per via dei partner hardware come Samsung e Amazon e grazie anche ai produttori whitebox (produttori di tablet senza marchio, che vengono poi personalizzati, marchiati e rivenduti sul mercato da terze parti) i quali, nonostante la pressione da parte degli OEM con l'abbassamento dei prezzi di vendita, stanno ottenendo buoni risultati.

Nel secondo trimestre i tablet iPad hanno totalizzato 14,6 milioni di pezzi, con un calo del 14% rispetto allo scorso anno. Tuttavia nel medesimo trimestre del 2012 fu lanciato il primo iPad Retina, mentre il secondo trimestre 2013 non ha visto il lancio di alcun nuovo modello. Di contro, un anno fa iPad mini non era ancora disponibile sul mercato, mentre l'ormai ampia disponibilità dovrebbe consentire ai tablet iOS di superare i 14,6 milioni di unità.

Le quote di merato conquistate da Microsoft nel secondo trimestre dell'anno sono pari al 4,5%. E' possibile che nel terzo trimestre il market share vada a crescere leggermente, a fronte del taglio di prezzi praticato per i sistemi Windows RT, sia da parte di Microsoft, sia da parte dei partner. E' tuttavia la mancanza di app che continua ad essere un problema con gli sviluppatori che non hanno particolari stimoli ed incentivi per lavorare sulla piattaforma.


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Moto X verde appare in foto: previsto in varie colorazioni diverse?

Seguendo il trend del momento, il Moto X che Motorola e Google presenteranno fra soli due giorni potrebbe essere disponibile in varianti di colori diversi, tutti particolarmente accesi. Inizialmente le prime indiscrezioni sul Moto X lo volevano come il primo smartphone pienamente personalizzabile anche dal punto di vista hardware.

In seguito si è appreso che probabilmente gli utenti avrebbero potuto scegliere solamente il colore della scocca posteriore fra versioni azzurre, rosse, viola ed un verde incredibilmente saturo. Negli scorsi giorni abbiamo visto alcuni render promozionali del nuovissimo Moto X, ma solamente nelle varianti nera e bianca.

Motorola Moto X colore verde

Tuttavia, come si potrebbe evincere da una fotografia pubblicata da Guy Kawasaki su Google+ e riportata dal sito Droid-Life, le indiscrezioni sui vari modelli colorati potrebbero verificarsi veritiere. Kawasaki, evangelista di Motorola, ha inserito sul social network di Mountain View una serie di immagini che ritraggono un party in cui partecipavano alcuni dipendenti di Motorola.

Uno di questi in una fotografia tiene in mano uno smartphone dalle forme palesemente simili a quelle del modello ritratto nei render di cui sopra, in cui spicca l'accesissima colorazione verde, con una tonalità decisamente simile a quella della colorazione prevista nelle primissime indiscrezioni sul Moto X. Sulla foto è possibile vedere obiettivo, flash LED e logo Motorola in posizione centrata, così come potevamo vedere anche nei render.

Motorola Moto X colore verde zoom

Gli altri due impiegati possiedono uno smartphone rispettivamente bianco e nero all'interno della fotografia, ma non sembra possibile riconoscerne il modello.


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Grafica vettoriale SVG e Filtri in IE10

Written By Unknown on Senin, 29 Juli 2013 | 19.03


Il formato SVG, o Scalable Vector Graphics, consente di descrivere degli oggetti grafici tramite le loro proprietà geometriche anziché tramite il colore dei pixel, analogamente ad altri formati di grafica vettoriale. Si basa sul linguaggio XML, è definito come standard dal consorzio W3C e si presta all'utilizzo in ambito web.

Per disegnare a tali figure geometriche, è necessario un passaggio intermedio detto "rasterizzazione" (in inglese rastering), che si occupa di calcolare il colore dei singoli pixel che rappresenteranno l'immagine a schermo.


Fig. 1 Esempio di immagine vettoriale

A valle di questo passaggio si inserisce una fase di post processing, all'interno della quale applicare una serie di filtri prima di restituire l'immagine finale. Anche i filtri sono standardizzati dal W3C, che ne stabilisce la tipologia, i parametri e i meccanismi di connessione in modo molto flessibile.


Fig. 2 La stessa immagine con una serie di filtri applicati

Microsoft ha introdotto il supporto al formato SVG sul proprio browser a partire da Internet Explorer 9 e con IE10 ha introdotto il supporto ai filtri accelerato in hardware, sia per i normali siti Web sia per le App del Windows Store scritte in JavaScript e HTML. Vediamo l'esempio di codice che riproduce l'immagine di Fig. 2


<!DOCTYPE html>
<html><head>
  <meta content="text/html; charset=utf-8" http-equiv="Content-Type">
  <title>Example filters01.svg - introducing filter effects</title>
</head><body>
  <svg width="7.5cm" height="5cm" viewBox="0 0 200 120">
    <desc>An example that combines multiple filter primitives
                to produce a 3D lighting effect on a graphic. The graphic contains the
                string "SVG" sitting on top of an oval filled in red
                and surrounded by an oval outlined in red.</desc>
    <defs>
      <filter id="MyFilter" filterUnits="userSpaceOnUse">
        <feGaussianBlur in="SourceAlpha" stdDeviation="4" result="blur"/>
        <feOffset in="blur" dx="4" dy="4" result="offsetBlur"/>
        <feSpecularLighting in="blur" surfaceScale="5" specularConstant=".75"  
          specularExponent="20" lighting-color="#bbbbbb" result="specOut">
          <fePointLight x="-5000" y="-10000" z="20000"/>
        </feSpecularLighting>
        <feComposite in="specOut" in2="SourceAlpha" operator="in" result="specOut"/>
        <feComposite in="SourceGraphic" in2="specOut" operator="arithmetic"
          k1="0" k2="1" k3="1" k4="0" result="litPaint"/>
        <feMerge>
          <feMergeNode in="offsetBlur"/>
          <feMergeNode in="litPaint"/>
        </feMerge>
      </filter>
    </defs>
  <rect x="1" y="1" width="198" height="118" fill="#888888" stroke="blue" />
    <g filter="url(#MyFilter)" >
      <g>
        <path fill="none" stroke="#D90000" stroke-width="10"
    d="M50,90 C0,90 0,30 50,30 L150,30 C200,30 200,90 150,90 z" />
        <path fill="#D90000"
            d="M60,80 C30,80 30,40 60,40 L140,40 C170,40 170,80 140,80 z" />
        <g fill="#FFFFFF" stroke="black" font-size="45" font-family="Verdana" >
          <text x="52" y="76">SVG</text>
        </g>
      </g>
    </g>
  </svg>
</body></html>
 

Potete anche visitare la corrispondente pagina di esempio qui ( https://dl.dropboxusercontent.com/u/65618619/test-svg.html ).

Come si vede dall'esempio, il filtro chiamato MyFilter è il risultato della composizione di numerosi passaggi intermedi, ciascuno dei quali specifica degli input e output e diversi parametri, documentati nel dettaglio qui ( http://www.w3.org/TR/SVG/filters.html ). Il risultato di un filtro può essere usato come input per un secondo filtro, ottenendo quindi una rete arbitrariamente complessa.

L'immagine sorgente è invece descritta all'interno dei tag <g>, ed è composto da 3 elementi: due ovali (uno filled, l'altro outline) e un elemento text.


Fig. 3 Grafo dei filtri

Inoltre, secondo le specifiche, una sorgente SVG può contenere al suo interno anche delle immagini raster, quindi qualsiasi sorgente di tipo png, jpg, gif, ecc... Pertanto è possibile usare questo meccanismo anche per applicare filtri di vario tipo alle foto, come illustrato da questo sito di esempio: http://ie.microsoft.com/testdrive/graphics/hands-on-css3/hands-on_svg-filter-effects.htm.


Fig. 4 Esempio interattivo con filtri SVG

In ultimo, è possibile esportare file SVG compresi di filtri da programmi di grafica come Inkscape, lasciando quindi massima libertà alla produzione grafica ed integrando l'XML finale nella pagina HTML in modo molto semplice.

Per ulteriori approfondimenti:
http://blogs.msdn.com/b/ie/archive/2011/10/14/svg-filter-effects-in-ie10.aspx
http://www.w3.org/TR/SVG/filters.html


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iOS 7 Beta 4 previsto per oggi, in ritardo rispetto al ruolino di marcia

Come ha riportato il sito 9To5Mac, il portale relativo agli sviluppatori iOS e Mac OS di Apple è finalmente ritornato funzionante, dopo alcuni giorni di down in seguito ad alcuni problemi di sicurezza. Non ci sono modifiche dal punto di vista del design e della struttura del sito, che è tornato "up" così come si ritrovava prima di essere stato preso di mira da Balic, nel tentativo di mostrare ad Apple alcuni bug che avrebbero potuto compromettere i dati sensibili presenti nel portale.

iOS 7 Beta 4 data rilascio

Apple aveva già rassicurato gli sviluppatori in un'email, in cui informava che i contenuti dei server sono protetti da sistemi di cifratura avanzati, quindi non è possibile accedere dall'esterno agli stessi. Tuttavia in questi giorni la società avrebbe dovuto pubblicare la Beta 4 del suo nuovo iOS 7 proprio all'interno del Developer Center rimasto chiuso per tutta la settimana.

Secondo il ruolino di marcia della società, mediante il quale ha previsto il rilascio delle varie versioni a distanza di due settimane l'una dall'altra, la Beta 4 avrebbe dovuto fare la sua prima apparizione lo scorso giovedì 25 luglio, data che potrebbe venire rimandata alla serata di oggi, lunedì 29, dal momento che i problemi sul portale sembrano siano stati risolti definitivamente.

Come si legge dalla pagina System Status del sito, però, non tutte le aree sono state ripristinate, elemento che potrebbe ritardare ulteriormente il rilascio della nuova versione di iOS 7.

iOS 7 Beta 4 Developer Portal Up

Apple ha inviato una nuova email agli sviluppatori delineando la situazione attuale del portale:

"Apprezziamo la vostra pazienza mentre lavoriamo alacremente per riportare i nostri servizi per gli sviluppatori di nuovo online. Certificati, Profili, download dei vari software ed altri servizi sono finalmente disponibili. Se volete conoscere la disponibilità di uno specifico servizio, visitate la pagina System Status.

Se il vostro abbonamento è scaduto o sarebbe scaduto durante il periodo di down, è già stato esteso e le vostre applicazioni rimarranno su App Store. Per qualsiasi domanda sul vostro account non esitate a contattarci.

Grazie per aver tollerato la situazione nel frattempo che lavoravamo per riportare i sistemi online. Continueremo ad aggiornarvi sui progressi futuri."


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TIM espande le proprie reti LTE in tante località e nelle isole

I servizi TIM ULTRA Internet 4G basati su tecnologie LTE (Long Term Evolution) hanno finalmente raggiunto la Sardegna e altre località della Sicilia. Il servizio consente di collegarsi ad una velocità di 100Mb/s in download e fino a 50Mbit/s in upload, garantendo la fruizione di contenuti multimediali in alta definizione anche in mobilità.

Le prime località coperte in Sardegna sono Cagliari, Sassari, Olbia, Baia Sardinia, Monserrato e Selargius dove dal 25 luglio è possibile acquistare smartphone, tablet, chiavette e modem compatibili con le nuove tecnologie, assieme alle offerte di navigazione in LTE.

Nella stessa data è stato ampliato il supporto anche in Sicilia, in cui è possibile sfruttare le nuove reti LTE anche ad Agrigento e Messina. Queste si aggiungono a Palermo, Ragusa, Siracusa, Gela e Villabate che già godevano dei servizi ULTRA Internet 4G da alcune settimane.

In totale sono state aggiunte ben 49 località diverse su più regioni. In Campania le città aggiunte sono Torre Annunziata, Portici, Trecase, Somma Vesuviana e San Giorgio a Cremano. In Toscana il capoluogo di regione Firenze è finalmente coperto dalle reti LTE, assieme a Scandicci.

Per quanto riguarda la Lombardia le nuove località coperte da ULTRA Internet 4G sono Monza, Cinisello Balsamo, Cusano Milanino, Pero, Bovezzo, San Martino Siccomario e Travacò Siccomario. Nel Lazio abbiamo Civitavecchia, Tivoli, Ladispoli, Anzio, Tarquinia, Pomezia e Montalto di Castro.

Nel resto d'Italia le città coperte dal 25 luglio sono Alessandria, Vercelli, Moretta, Orvieto, Spello, Foggia, Andria, Bitonto, Parma, Ferrara, Cesena, Imola, Castelguelfo, Riva del Garda, Rovereto, Isera, Nago-Torbole, Arcade, Marcon e Vigonza.

Sfruttando il nuovo servizio di TIM l'utente può utilizzare una velocità di connessione da 5 a 10 volte superiore rispetto a quella della rete HSPA a 14.4Mbps, mentre circa il doppio rispetto alle tecnologie HSPA+ a 42Mbps.

Telecom Italia ha investito oltre 1,2 miliardi di euro per l'acquisto delle frequenze 4G ed altri 500 milioni programmati in tre anni per la costruzione delle stazioni radio, volte all'ampliamento della connettività LTE su tutto il territorio nazionale.

Sul sito TIM è possibile scoprire le offerte della società per poter utilizzare le reti LTE sul proprio smartphone e tablet. Mentre in questa pagina si può verificare la copertura della rete nella località desiderata.


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Anche Google Play Games ha il suo easter egg

Written By Unknown on Minggu, 28 Juli 2013 | 19.04

Tutti i servizi di Google storicamente celano una sorpresa raggiungibile dall'utente tramite alcune azioni da eseguire con il dispositivo. Non poteva essere diversamente con Google Play Games, il servizio dedicato ai videogiocatori reso disponibile dalla società due giorni fa su Android.

Google Play Games easter egg

Per accedere al cosiddetto easter egg, Google ha pensato ad una sequenza di gesture, l'esatta procedura è la seguente: Scroll verso l'alto, scroll verso l'alto, scroll verso il basso, scroll verso il basso, swipe verso sinistra, swipe verso destra, swipe verso sinistra, swipe verso destra.In questo momento apparirà una sorta di gamepad virtuale su schermo con tre tasti: basta premere su B, A, Play in quest'ordine, per portare a termine l'intera procedura.Di seguito riportiamo un video, pubblicato dall'utente Renaud Lepage su Google+, in cui è possibile vedere la procedura e l'easter egg in azione. Sostanzialmente sbloccheremo un achievement segreto in cui Google ci avverte: "Tutti i tuoi giochi ci appartengono!"
19.04 | 0 komentar | Read More

iPhone e iPad: autonomia migliorata per i futuri dispositivi Apple?

Gli addetti ai lavori hanno talvolta definito "scandalosa" la batteria di iPhone, che non permetterebbe un uso prolungato del dispositivo garantendo un'intera giornata con una singola carica. Tuttavia Apple sta studiando alcune tecnologie che consentirebbero all'utente di centellinare l'uso delle funzioni inutili in un determinato periodo della giornata senza la necessità che questi interagisca con il proprio iPhone.

iPhone brevetto gestione carica

La tecnologia, chiamata "power management for electronic devices", permetterebbe a un dispositivo iOS di analizzare la giornata tipo dell'utente in modo da gestire autonomamente le varie funzioni disponibili e attivarle o disabilitarle in base al luogo e all'orario in un determinato momento della giornata.

Sfruttando il modulo GPS presente nel dispositivo, il sistema potrebbe prevedere che alla prossima carica potrebbero servire anche oltre otto ore. In questo caso verranno gestite automaticamente tutte quelle funzioni che genericamente possono portare a un crollo dell'autonomia residua dello smartphone.

Nel documento relativo al brevetto si legge che potrebbe essere ridotta la frequenza con la quale iOS ricerca nuove email o individua nuove notifiche di sistema, oppure diminuire la luminosità del display o inibire addirittura l'accesso ad alcune applicazioni e a tutti i servizi che queste offrono.

Per non risultare troppo restrittivo, il sistema utilizza alcuni modelli d'utilizzo in cui individua le funzioni di cui l'utente fa uso solitamente in quel determinato orario e luogo. Se ci troviamo in ufficio, ad esempio, e solitamente effettuiamo solo telefonate, il nuovo brevetto consentirebbe di restringere la gamma di reti cellulari da utilizzare alle sole 2G, inibendo l'accesso a Fotocamera, giochi e tutte le applicazioni che solitamente non utilizziamo in quel lasso di tempo.

Come avviene per i brevetti delle varie società, non sappiamo se e quando Apple integrerà la nuova tecnologia all'interno dei propri dispositivi. Su iOS 7 non c'è ancora traccia di un sistema simile e dubitiamo che questo possa essere introdotto nei dispositivi della società in tempi brevi.


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Per LG due SIM non bastano: in arrivo i primi smartphone triple-SIM

Nei paesi emergenti cresce la domanda di dispositivi in grado di utilizzare contemporaneamente due SIM, ma a quanto pare c'è una richiesta per adoperare anche tre SIM sullo stesso smartphone. Alla richiesta risponde LG, in collaborazione con MediaTek, che intende portare in Brasile, India e Cina i primi smartphone triple-SIM, con il supporto simultaneo fino a tre schede telefoniche.

LG e Mediatek verso il triple-SIM

Il trend in Europa ed USA non è mai scoppiato realmente, dal momento che gli utenti nei due continenti si trovano a loro agio con i tradizionali dispositivi a singola scheda, tuttavia in molte parti del mondo i dual-SIM sono tremendamente diffusi. Pensiamo alla Cina, ad esempio, in cui molti dispositivi hanno varianti appositamente realizzate con il supporto alla doppia scheda.

I nuovi dispositivi di LG e MediaTek supporteranno la tradizionale connettività 3G e tutte le funzioni tipiche degli smartphone moderni. Inoltre, riusciranno ad accedere alle tre reti diverse contemporaneamente, dando la possibilità all'utente di ricevere allo stesso tempo chiamate e nuovi messaggi da tutte le tre schede installate.

Il tutto con la promessa - difficile da mantenere - di inficiare il meno possibile sull'autonomia operativa dello smartphone. Sappiamo bene come i dual-SIM siano già parecchio ostici da gestire da questo punto di vista, ed avere a che fare con tre SIM collegate a reti diverse di certo non aiuterà nel compito di terminare la giornata con una singola carica.


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Anche Google Play Games ha il suo easter egg

Written By Unknown on Sabtu, 27 Juli 2013 | 19.03

Tutti i servizi di Google storicamente celano una sorpresa raggiungibile dall'utente tramite alcune azioni da eseguire con il dispositivo. Non poteva essere diversamente con Google Play Games, il servizio dedicato ai videogiocatori reso disponibile dalla società due giorni fa su Android.

Google Play Games easter egg

Per accedere al cosiddetto easter egg, Google ha pensato ad una sequenza di gesture, l'esatta procedura è la seguente: Scroll verso l'alto, scroll verso l'alto, scroll verso il basso, scroll verso il basso, swipe verso sinistra, swipe verso destra, swipe verso sinistra, swipe verso destra.In questo momento apparirà una sorta di gamepad virtuale su schermo con tre tasti: basta premere su B, A, Play in quest'ordine, per portare a termine l'intera procedura.Di seguito riportiamo un video, pubblicato dall'utente Renaud Lepage su Google+, in cui è possibile vedere la procedura e l'easter egg in azione. Sostanzialmente sbloccheremo un achievement segreto in cui Google ci avverte: "Tutti i tuoi giochi ci appartengono!"
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iPhone e iPad: autonomia migliorata per i futuri dispositivi Apple?

Gli addetti ai lavori hanno talvolta definito "scandalosa" la batteria di iPhone, che non permetterebbe un uso prolungato del dispositivo garantendo un'intera giornata con una singola carica. Tuttavia Apple sta studiando alcune tecnologie che consentirebbero all'utente di centellinare l'uso delle funzioni inutili in un determinato periodo della giornata senza la necessità che questi interagisca con il proprio iPhone.

iPhone brevetto gestione carica

La tecnologia, chiamata "power management for electronic devices", permetterebbe a un dispositivo iOS di analizzare la giornata tipo dell'utente in modo da gestire autonomamente le varie funzioni disponibili e attivarle o disabilitarle in base al luogo e all'orario in un determinato momento della giornata.

Sfruttando il modulo GPS presente nel dispositivo, il sistema potrebbe prevedere che alla prossima carica potrebbero servire anche oltre otto ore. In questo caso verranno gestite automaticamente tutte quelle funzioni che genericamente possono portare a un crollo dell'autonomia residua dello smartphone.

Nel documento relativo al brevetto si legge che potrebbe essere ridotta la frequenza con la quale iOS ricerca nuove email o individua nuove notifiche di sistema, oppure diminuire la luminosità del display o inibire addirittura l'accesso ad alcune applicazioni e a tutti i servizi che queste offrono.

Per non risultare troppo restrittivo, il sistema utilizza alcuni modelli d'utilizzo in cui individua le funzioni di cui l'utente fa uso solitamente in quel determinato orario e luogo. Se ci troviamo in ufficio, ad esempio, e solitamente effettuiamo solo telefonate, il nuovo brevetto consentirebbe di restringere la gamma di reti cellulari da utilizzare alle sole 2G, inibendo l'accesso a Fotocamera, giochi e tutte le applicazioni che solitamente non utilizziamo in quel lasso di tempo.

Come avviene per i brevetti delle varie società, non sappiamo se e quando Apple integrerà la nuova tecnologia all'interno dei propri dispositivi. Su iOS 7 non c'è ancora traccia di un sistema simile e dubitiamo che questo possa essere introdotto nei dispositivi della società in tempi brevi.


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Per LG due SIM non bastano: in arrivo i primi smartphone triple-SIM

Nei paesi emergenti cresce la domanda di dispositivi in grado di utilizzare contemporaneamente due SIM, ma a quanto pare c'è una richiesta per adoperare anche tre SIM sullo stesso smartphone. Alla richiesta risponde LG, in collaborazione con MediaTek, che intende portare in Brasile, India e Cina i primi smartphone triple-SIM, con il supporto simultaneo fino a tre schede telefoniche.

LG e Mediatek verso il triple-SIM

Il trend in Europa ed USA non è mai scoppiato realmente, dal momento che gli utenti nei due continenti si trovano a loro agio con i tradizionali dispositivi a singola scheda, tuttavia in molte parti del mondo i dual-SIM sono tremendamente diffusi. Pensiamo alla Cina, ad esempio, in cui molti dispositivi hanno varianti appositamente realizzate con il supporto alla doppia scheda.

I nuovi dispositivi di LG e MediaTek supporteranno la tradizionale connettività 3G e tutte le funzioni tipiche degli smartphone moderni. Inoltre, riusciranno ad accedere alle tre reti diverse contemporaneamente, dando la possibilità all'utente di ricevere allo stesso tempo chiamate e nuovi messaggi da tutte le tre schede installate.

Il tutto con la promessa - difficile da mantenere - di inficiare il meno possibile sull'autonomia operativa dello smartphone. Sappiamo bene come i dual-SIM siano già parecchio ostici da gestire da questo punto di vista, ed avere a che fare con tre SIM collegate a reti diverse di certo non aiuterà nel compito di terminare la giornata con una singola carica.


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Azioni Zynga in ribasso dopo rinuncia al gioco d'azzardo online negli Usa

Written By Unknown on Jumat, 26 Juli 2013 | 19.04

Il valore delle azioni di Zynga è diminuito di 14 punti percentuali in seguito all'annuncio della rinuncia al gioco d'azzardo online a valuta reale per gli Stati Uniti, che il colosso statunitense aveva appoggiato per molto tempo nonostante le restrizioni legali negli Usa.

Zynga

"Anche se la compagnia continua a sostenere i suoi giochi a valuta reale nel Regno Unito, ha deciso di rinunciare a ottenere una licenza per il gioco con soldi veri negli Stati Uniti", si legge in un comunicato ufficiale.

L'annuncio arriva insieme alla pubblicazione dei risultati finanziari, che evidenziano un calo nei ricavi del 31% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno fiscale. Gli utenti attivi per giorno, ed è questo il dato più preoccupante, diminuiscono del 45% rispetto al picco massimo registrato lo scorso anno, specificamente da 72 a 39 milioni.

È positivo, invece, il dato sulle perdite per azione, contenute ad appena 0,01 dollari. Wall Street invece si aspettava perdite per azione per 0,04 dollari. I ricavi per l'esercizio fiscale ammontano a 231 milioni di dollari, contro una stima di 185 milioni di dollari.

David Ko, chief operations officer di Zynga, ha detto in una conference call con gli analisti che la società ha deciso di interrompere gli investimenti per il gioco d'azzardo online negli Usa perché ha bisogno di rimanere concentrata sul social gaming e sul suo pubblico di giocatori occasionali.

Tutto questo dopo che Zynga ha appena annunciato l'arrivo di Don Mattrick, ex-direttore della divisione Xbox di Microsoft, che prenderà il posto del fondatore del gruppo Mark Pincus come CEO della compagnia.


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Google Chrome 29

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Hasselblad Stellar è ufficiale: è una RX100 da oltre €1.500

Hasselblad Stellar è ufficiale: è una RX100 da oltre €1.500

"Hasselblad ha annunciato ufficialmente la nuova compatta Stellar: una Sony RX100 con impugnatura pregiata ed il logo della casa di Göteborg "

Come ampliamento previsto è arrivata; chiacchierata da tempo, svelata in rete da poco, alla fine Stellar, la compatta brandizzata Hasselblad è stata ufficialmente presentata dal produttore con un comunicato stampa. Niente sorprese sotto nessun punto di vista, Stellar altro non è che una Sony RX100 vestita a festa come era successo per Lunar. Stesso sensore CMOS da 1" e 20.2 megapixel, stesso zoom firmato Zeiss dalla focale equivalente al full frame pari a 28-100mm e tutto il resto (per chi fosse interessato alle specifiche complete rimandiamo alla news del lancio di RX100, era il 6 Giugno 2012).

Oltre ai vari loghi Hasselblad presenti sulla parte frontale e sulla calotta superiore, Stellar si distinguerà per le impugnature che si potranno scegliere in fase d'acquisto; tra i materiali troviamo legni di padouk, ulivo, zebrano, mogano, noce ed in fibra di carbonio. Nel comunicato pubblicato un po' in sordina sul sito della casa, dove il CEO di Hasselblad Larry Hansen marzullianamente si domanda e risponde da solo "So what's so special about this new camera?" (e se se lo chiede lui...), la risposta non è quella che arriva nelle righe immediatamente successive ma un paio di paragrafi più sotto: il prezzo di €1.480 (excluding tax).


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Attese in calo le vendite di iPad anche per questo trimestre

Written By Unknown on Kamis, 25 Juli 2013 | 19.03

Nei più recenti risultati finanziari trimestrali, riferiti a periodo da Aprile a Giugno, Apple ha evidenziato una contrazione nelle vendite dei propri tablet della famiglia iPad rispetto a quanto ottenuto nello stesso periodo dell'anno precedente. Ricordiamo come il secondo trimestre dell'anno coincida con il terzo trimestre dell'esercizio fiscale 2013 di Apple: l'azienda americana chiude infatti il proprio bilancio d'esercizio alla fine del mese di Settembre

Prodotto

Q3 FY2013 Q3 FY2012 Q2 FY2013 variazione annuale
iPad 14,6 milioni 17 milioni 19,5 milioni -14%

La tabella evidenzia come nel trimestre da poco concluso Apple abbia registrato una contrazione nelle vendite di tablet iPad pari al 14% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Prendendo quale riferimento i primi 3 mesi del 2013 il calo è ancora più consistente, pari a circa il 25%.

Digitimes riporta stime elaborate sulla base delle indicazioni di fonti provenienti dalla catena dei fornitori di componenti di Apple, parlando di volumi compresi tra 10 e 12 milioni di pezzi previsti per il terzo trimestre dell'anno e quindi con un ulteriore consistente calo rispetto ai 3 mesi precedenti.

A titolo di confronto il risultato del terzo trimestre fiscale dell'azienda americana in termini di vendite di tablet è stato ottenuto con un valore compreso tra 10 e 11 milioni di iPad Mini, affiancati da soluzioni iPad tradizionali per un numero compreso tra 3,6 a 4,6 milioni di pezzi. Non solo calano le vendite ma diventa sempre più consistente il peso delle proposte iPad Mini, vendute a prezzi più contenuti e mediamente tali da assicurare ad Apple dei margini più contenuti rispetto ai modelli con display da 9,7 pollici di diagonale.

Rimane da vedere cosa accadrà nel corso degli ultimi 3 mesi dell'anno con il debutto delle nuove generazioni di tablet iPad. Apple ha sempre beneficiato di una forte domanda da parte dei consumatori in questo periodo dell'anno ma sarà necessario valutare le contromisure messe in atto dai concorrenti con le proprie proposte basate su OS Android, proposte anche a prezzi particolarmente contenuti e quindi in grado di raccogliere elevati volumi di vendita soprattutto tra coloro che per la prima volta scelgono questa tipologia di dispositivi.


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Nexus 7: scheda tecnica, prezzi e tabella comparativa con il vecchio modello

Nexus 7 è la proposta Google Experience con sistema operativo Android puro per quanto concerne i tablet da 7" del 2013. A fronte di caratteristiche tecniche di buon livello avremo come di consuetudine un prezzo decisamente appetibile.

Google Nexus tabella comparativa

Come possiamo leggere nella tabella di seguito le novità rispetto al "vecchio" modello sono tante. Spicca assolutamente il nuovo display da 323PPI, rispetto a quello della versione precedente che vantava 216PPI come densità di pixel. Cambia anche la CPU adottata, adesso Nexus 7 monta un Qualcomm Snapdragon S4 Pro, che offre prestazioni sensibilmente superiori rispetto a Tegra 3 del passato modello, coadiuvata da 2GB di RAM.

È finalmente disponibile una fotocamera posteriore da 5 megapixel per scatti con non troppe velleità artistiche. Viene eliminato il modello da 8GB ed aggiunta la possibilità di ricaricare la batteria tramite tecnologie wireless con accessori opzionali. Presente una porta HDMI mentre suscita un po' di scalpore la presenza di una batteria di amperaggio inferiore rispetto al passato, per via delle dimensioni leggermente ridotte dal punto di vista dello spessore.

Nexus 7 (2013) Nexus 7 (2012)
OS Android 4.3 (Jelly Bean) Android 4.2.2 (Jelly Bean)
Processore Qualcomm Snapdragon S4 Pro, 1.5GHz quad-core nVidia Tegra 3, 1.2GHz quad-core
RAM 2GB 1GB
Display 7" LCD IPS 7" LCD IPS
Risoluzione 1920x1200 1280x800
Densità di pixel 323PPI 216PPI
Storage 16/32GB 8/16/32GB
Fotocamera Anteriore 1.2MP 1.2MP
Fotocamera Posteriore 5MP Nessuna
Rete cellulare Opzionale Opzionale
Wi-Fi 802.11/a/b/g/n 802.11/b/g/n
Bluetooth 4.0 LE 3.0
Connettività NFC, ricarica via wireless NFC
Geolocalizzazione GPS/GLONASS GPS/GLONASS
Sensori di movimento Accelerometro/Giroscopio Accelerometro/Giroscopio
Porte microUSB, HDMI, jack 3.5mm microUSB, jack 3.5mm
Batteria 3950mAh 4325mAh
Peso 317,5g 340g
Spessore 8,65mm 10,45mm

Il nuovo Nexus 7 sarà venduto in America dal prossimo 30 luglio, mentre presto raggiungerà anche gli altri mercati internazionali. Si parte da 229$ per la versione da 16GB con il solo supporto al Wi-Fi e sono necessari 269$ per la versione da 32GB. Al momento è previsto un solo modello con supporto alle reti cellulari da 32GB, venduto al prezzo di 349$.


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Anche Samsung avrà la sua 'WWDC' alternativa a Google I/O

In qualità di maggiore produttore di dispositivi mobile al mondo, anche Samsung terrà la sua conferenza dedicata agli sviluppatori a partire da quest'anno. L'evento è stato definito "cross-product, cross-platform" per rivendicare la presenza del colosso sudcoreano su più piattaforme operative e dispositivi differenti.

Samsung Developer Conference

Samsung infatti dispone di dispositivi Android con interfaccia TouchWiz, ma anche Windows Phone e notebook basati su Chrome OS. Inoltre la compagnia è al lavoro anche su un nuovo sistema operativo mobile, Tizen, che potrebbe apparire all'interno della conferenza.

L'evento potrebbe essere inteso anche come un ulteriore passo verso la scissione fra Samsung e Google, esacerbata dall'enorme successo che la prima sta ottenendo con la vendita di terminali Android, cannibalizzando il resto del mercato. Samsung potrebbe cercare di ottenere un'influenza ancora maggiore per quanto riguarda il mondo del robottino verde.

Il colosso sudcoreano dispone fra le sue offerte anche di proposte SmartTV e l'acquisto di Boxee avvenuto lo scorso mese per 30 milioni di dollari potrebbe preannunciare alcune novità nel settore.

Come leggiamo su ArsTechnica, la Samsung Developers Conference si terrà a San Francisco, California, dal 27 al 29 ottobre 2013. Fra Windows, Windows Phone, Android, Tizen e Boxee siamo sicuri che verranno rivelate tantissime informazioni interessanti che ci mostreranno il futuro di una delle aziende più floride per quanto riguarda l'elettronica di consumo moderna.


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Processori Core con raffreddamento passivo per i tablet del futuro

Written By Unknown on Rabu, 24 Juli 2013 | 19.04

Di CPU Intel della famiglia Haswell caratterizzate da consumi molto contenuti abbiamo già parlato lo scorso mese con questa notizia: con questa nuova architettura Intel può spingersi su valori di consumo massimo che sono inferiori a quelli delle proposte Core basate su architettura Ivy Bridge di precedente generazione, estendendo l'utilizzo dai tradizionali Ultrabook anche a sistemi più spiccatamente mobile come i tablet.

Questo risultato verrà ottenuto con CPU caratterizzate da un TDP massimo pari a 11,5 Watt, ma capaci di un valore di SPD in discesa sino a 4,5 Watt. SPD è acronimo di Scenario Design Power, utilizzato per indicare un livello di consumo di riferimento ottenuto dall'esecuzione di una serie di applicazioni che sono standard per scenari di utilizzo tipici di sistemi ultra portatili nonché di soluzioni tablet.

Con i processori Core della famiglia Y, basati su architettura Haswell, Intel mette a disposizione soluzioni caratterizzate da un TDP di 11,5 Watt e da un valore di SPD pari a 6 Watt. Questa soglia richiede, secondo Intel l'utilizzo di un sistema di dissipazione termico che sia di tipo attivo, nel quale cioè un dissipatore di calore è abbinato ad una ventola. Diminuendo l'SPD sino a 4,5 Watt è possibile costruire soluzioni che siano raffreddate in modo completamente passivo.

Tali versioni di CPU della famiglia Core debutteranno entro la fine dell'anno in volumi ridotti, destinate presumibilmente ad alcuni sistemi tablet che qualche partner OEM potrebbe decidere di sviluppare quale alternativa alle proposte basate su architettura ARM. Livelli di consumo come quelli indicati dall'SDP di Intel sono compatibili con tablet da 10 pollici di diagonale, ma resta da capire quale potrà essere la complessità delle schede madri utilizzate per questi sistemi rispetto a quelle richieste da architetture ARM.

E' possibile che un prodotto di questo tipo possa venir utilizzato da Microsoft per la seconda generazione di tablet Surface Pro, dopo che la prima generazione in commercio al momento ha visto l'utilizzo di un'architettura di CPU della famiglia Ivy Bridge mutuata dalle proposte Ultrabook. Prodotti di questo tipo sono comparabili alle soluzioni Atom per quanto riguarda i livelli di consumo ma non di certo sul piano prestazionale, ben più elevato; a questo corrisponderanno sicuramente livelli di prezzo ben superiori, anche se mancano informazioni specifiche a riguardo.


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Canonical annuncia ufficialmente Ubuntu Edge con strabilianti caratteristiche tecniche

Le prime foto di Ubuntu Edge divulgate su internet risalgono a pochi giorni fa ed è già arrivato l'annuncio ufficiale da parte di Canonical tramite una campagna su Indiegogo in cui la società richiede un investimento base di 32 milioni di dollari per iniziare la produzione di uno smartphone che al giorno d'oggi incanta grazie alle sue specifiche tecniche.

Interfaccia Ubuntu Edge

Canonical sostiene che c'è un terribile gap fra quello che è possibile ottenere dal punto di vista tecnologico e quello che le società leader del settore impongono come trend da seguire. In particolare, secondo la società a capo della distribuzione di Ubuntu, Apple e Microsoft impongono dei paletti sull'hardware che deve essere utilizzato all'interno dei dispositivi mobile, rallentando la stessa evoluzione tecnologica.

La campagna di crowd-funding lanciata da Canonical serve proprio a questo, ovvero a realizzare un dispositivo mobile che abbia caratteristiche tecniche esclusive non dettate dai canoni imposti dalla concorrenza leader nel settore. Per riuscire nel proprio intento la società ha bisogno di 32 milioni di dollari, come detto poco sopra, con i quali inizierà la produzione di Ubuntu Edge.

Foto Ubuntu Edge

Il dispositivo vanterà caratteristiche particolarmente appetibili per gli utenti più esigenti: si parte dalla predisposizione al dual-boot per lanciare sullo stesso dispositivo sia il nuovo Ubuntu Touch OS che Android, in modo da convertire un semplice smartphone in un vero e proprio PC desktop. Le specifiche minime per quanto riguarda il comparto hardware sono una CPU quad-core ed almeno 4GB di RAM.

Lo storage interno previsto sarà di 128GB mentre il dispositivo utilizzerà un display da 4.5" con risoluzione HD Ready da 1280x720 protetto da un pannello in cristallo di zaffiro, materiale secondo solamente al diamante in quanto a resistenza.

Si parla di una fotocamera da 8MP e del supporto di connettività dual-LTE, Wi-Fi dual-band 802.11n, Bluetooth 4.0 ed NFC. Ubuntu Edge supporterà anche altoparlanti stereo e potrà essere collegato al televisore tramite HDMI con un semplice connettore MHL.

Maggiori informazioni sul dispositivo possono essere trovate sulla pagina della campagna su Indiegogo.


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Google Chrome 30

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Google Chrome è un browser web sviluppato da Google con tecnologia WebKit e basato su una nuova Java script Virtual machine denominata V8. Una delle caratteristiche principali del prodotto è la gestione delle singole schede aperte in processi separati: in caso di crash di un singolo tab non sarà necessario riavviare l'intera applicazione


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Winamp Full

Written By Unknown on Selasa, 23 Juli 2013 | 19.04

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Famoso player in lingua inglese, dal semplice utilizzo, è compatibile con i più diffusi formati audio e permette una elevata personalizzazione. Ben note sono le skins, cioè le vesti grafiche, che possono essere scaricate da vari siti per personalizzare il proprio winamp.
Quella proposta è la versione Full.


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Intel guarda ai datacenter del futuro anche con nuovi chip

Il futuro delle soluzioni per datacenter passa, nella strategia di Intel, attraverso la propria gamma di CPU della famiglia Xeon affiancare da proposte SoC, System On a Chip, caratterizzate da livelli di consumo estremamente contenuti. Nella serata di ieri l'azienda americana ha annunciato per il prossimo anno il debutto del chip noto con il nome in codice di Broadwell, proposto in sistemi server in una declinazione standard affiancata da una con architettura SoC.

La prima andrà a prendere il posto delle proposte Haswell, di fatto rimpiazzando le tradizionali CPU della famiglia Xeon che integrano un elevato numero di core x86 con un altrettanto ampio quantitativo di memoria cache. La seconda è invece destinata a sistemi maggiormente integrati, con ambiti di utilizzo che vanno dai tradizionali server ad elevata densità di elaborazione spingendosi sino a proposte quali sistemi di networking e storage.

intel_server_july_2013_2.jpg (69277 bytes)

Accanto a queste proposte Intel presenterà anche le soluzioni indicate con il nome in codice di Denverton, proposte della famiglia Atom a più basso consumo che andranno a prendere il posto di quelle Avoton. In questo caso il target di riferimento è quello delle proposte microserver, nelle quali si richieda una potenza di calcolo non elevata in assoluto per ogni processore ma questo venga accompagnato ad un alto numero di core integrati in ogni singolo chassis. Per tutte e 3 queste future generazioni di chip Intel adotterà tecnologia produttiva a 14 nanometri, con evidenti benefici in termini sia di dimensioni complessive sia di consumi.

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Abbiamo parlato di Deventon come successore di Avoton; quest'ultimo chip è atteso al debutto nel corso della seconda metà dell'anno con il nome commerciale di Atom C2000. Tra le caratteristiche tecniche segnaliamo la presenza in alcune versioni di un massimo di 8 core di processore, l'integrazione della componente di Input/Output, il supporto ai 64bit e alla correzione ECC della memoria oltre alla possibilità di gestire per ogni singolo processore sino ad un massimo di 64 Gbytes di memoria di sistema. La risultante sarà quella di mettere a disposizione dei clienti e dei partner una soluzione della famiglia Atom estremamente potente, adatta alla nuova generazione di sistemi microserver, con prestazioni per ogni watt consumato pari a 4 volte quelle fornite dall'attuale generazione di proposte Atom per sistemi microserver.

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Oltre questo Intel ha voluto rimarcare quale sia la propria strategia per il futuro dei datacenter, basata su un approccio flessibile dei sistemi rack. Ogni armadio verrà diviso in blocchi dedicati a storage, I/O, calcolo e memoria, così da meglio corrispondere alle differenti esigenze di ogni specifico ambito della infrastruttura a partire dal sistema di raffreddamento. Il sistema di alimentazione verrà condiviso tra i vari blocchi, mentre le interconnessioni avverranno con collegamenti in fibra ottica. La risultante finale sarà, nei piani di Intel, quella di incrementare l'efficienza complessiva dei singoli armadi rack, arrivando sino ad avere componenti di calcolo con processori sprovvisti di memoria locale e collegati ad un sistema di memoria condivisa ad elevata capienza che vada a servire tutti i nodi di calcolo presenti nell'armadio.


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Valve: azione legale per l'impossibilità di rivendere il software su Steam

La Verbraucherzentrale Bundesverband (VZBV) ha recentemente presentato un reclamo contro Valve al Tribunale costituzionale federale tedesco. È una conseguenza della decisione presa lo scorso anno dalla Corte di Giustizia Europea sulla questione della rivendita del software usato. Con tale sentenza, veniva stabilito che i consumatori hanno il diritto di rivendere il software acquistato nel formato digitale.

Secondo il reclamo della VZBV, Steam non offre ai giocatori un'opzione che consenta loro di rivendere i giochi che hanno comprato. Valve, pertanto, non si allinea, stando alla protesta, alla direttiva della Corte di Giustizia Europea.

"Non è fissata una data per il processo, ma da parte nostra speriamo sia entro la fine del 2013", ha detto Eva Hoffschulte, rappresentante della VZBV. "Da qui a quel momento, secondo noi, Valve non cambierà le sue politiche. Abbiamo buone possibilità di vincere il processo e questo costituirà un netto vantaggio per i consumatori".

Si è a lungo parlato sull'opportunità di inserire un sistema simile a quello di Steam anche nelle console di nuova generazione, bloccando di fatto il mercato dell'usato. Dopo una serie di annunci a favore e contro, alla fine, Xbox One e PlayStation 4 non adotteranno misure così nette per limitare la rivendita del software.


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Taglio di prezzo e un nuovo video per spingere Surface RT

Written By Unknown on Senin, 22 Juli 2013 | 19.04

Nel corso della scorsa settimana Microsoft ha ufficializzato nuovi listini prezzo per i tablet Surface RT, soluzioni basate su sistema operativo Windows RT e caratterizzate da un display da 10,6 pollici di diagonale. In diverse occasioni abbiamo discusso di queste proposte, giunte sul mercato in Italia lo scorso mese di Febbraio con un'accoglienza tiepida causata soprattutto dalla contrapposizione con le proposte iPad di Apple.

I nuovi prezzi vedono un taglio di 150,00€, con il modello Surface RT da 32 Gbytes di memoria che è disponibile a 337,00€ e quello con dotazione di 64 Gbytes a 439,00€. La cover touch, sistema di copertura dello schermo che integra una tastiera a sfioramento, viene offerta in abbinamento con un sovrapprezzo di 102,00€ rivelandosi essere un accessorio del quale non si può fare a meno e che accresce sensibilmente la flessibilità d'uso di questo prodotto.

Una riduzione di prezzo di questo tipo, accompagnata dalle novità rilasciate dalla release 8.1 del sistema operativo che è attesa inversione finale anche per Windows RT nel corso dei prossimi mesi, porta a pensare che a questo listino Surface RT avrebbe potuto catturare una risposta diversa da parte dei consumatori, frenati inizialmente dal costo non distante da quello dei modelli iPad oltre che dalle reazioni suscitate dal nuovo sistema operativo con interfaccia Metro.

Microsoft si è mossa solo ora, e a prezzo di una perdita trimestrale consistente, ma si è visto in passato come molto spesso l'adozione di una nuova piattaforma sia passata attraverso una fase nella quale i prezzi sono stati mantenuti forzatamente su valori tali da non generare profitto ma capaci di aumentare la base installata.


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Internet Download Manager

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Utilty che permette di gestire al meglio le operazioni di download parallelo di vari files dal web, ottimizzando la banda a disposizione e gestendo dinamicamente eventuali disconnessioni da lato server così da non dover riprendere da capo il download.

Queste le ultime novità introdotte:

- Improved IE 11 integration (Windows 8.1) - Added support for new youtube changes - Fixed bugs

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Touchscreen ovunque grazie ad una nuova pellicola sottile come la carta

Dalla UC Berkeley nasce una nuova tecnologia basata su una rete di sensori installati su una pellicola di plastica flessibile, che garantisce un grado elevatissimo di interattività all'utente. L'invenzione, chiamata electronic skin o e-skin, risponde al tocco attivando una serie di LED: più è forte la pressione, maggiore sarà luminosa la luce trasmessa.

"Il nostro obiettivo non è quello di realizzare dispositivi, ma di costruire nuovi sistemi", ha affermato Ali Javey, docente di ingegneria elettrica e scienze informatiche e a capo del team che ha realizzato il concept e il primo prototipo di e-skin. "Con la nostra e-skin interattiva abbiamo dimostrato un sistema elegante su plastica che può essere installato in un numero straordinariamente elevato di oggetti e dare la possibilità all'utente di interagire in maniera diversa rispetto al passato."

Come si legge nel News Center della UC Berkeley, l'idea nasce con l'obiettivo di dare il senso del tatto ai sistemi robotici attuali, tuttavia le funzioni che potrebbe avere un dispositivo del genere potrebbero essere numerose: ad esempio si parla di un sistema touchscreen per le automobili installato nella plancia, o di una sorta di benda da applicare sul braccio per misurare la pressione del sangue o il battito cardiaco.

Il primo prototipo sperimentale ha un'estensione di 16x16 pixel e per ogni pixel è presente un transistor, un LED organico e un sensore di pressione: "A differenza delle matrici touch degli smartphone e dei computer, la e-skin può essere applicata su qualsiasi superficie ed è flessibile", sostiene Chuan Wang, fra i realizzatori del prototipo.

Per creare la e-skin flessibile, gli ingegneri hanno inserito un sottile strato polimerico all'interno di un wafer di silicio. Utilizzando una serie di componenti elettronici facilmente reperibili in commercio sono riusciti a dare vita a questo innovativo concept, elemento che garantisce costi di sviluppo particolarmente limitati.

Fra i realizzatori abbiamo i nomi di David Hwang, Zhibin Yu, Kuniharu Takei, oltre che Junwoo Park, Teresa Chen e Biwu Ma del Berkeley Lab.


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Grafene pericoloso per la salute? Uno studio cerca di fare luce sul problema

Written By Unknown on Minggu, 21 Juli 2013 | 19.03

Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Brown University ha dimostrato come il grafene sia in grado di compromettere le funzionalità cellulari degli organismi viventi illustrando inoltre il meccanismo di interazione alla base del problema. Il grafene, qualora il risultato dello studio trovasse ulteriori riscontri, potrebbe entrare a far parte della categoria dei materiali pericolosi come i "cugini cilindrici", i nanotubi di carbonio.

Agnes Kane, responsabile del Department of Pathology and Laboratory Medicine e coordinatrice della ricerca, spiega: "Il grafene ha molte proprietà uniche, ma la più importante è che viene ricavato dalla grafite, un minerale presente in natura, tramite esfoliazione chimica o meccanica che separa gli strati di carbonio, con la creazione di polveri secche che potrebbero essere inalate. In qualità di patologi abbiamo studiato i nanotubi e altri materiali legati al carbonio, ma questo è il primo nanomateriale bidimensionale di cui abbiamo analizzato la tossicità".

Il gruppo ha preso come punto di partenza alcuni studi di tossicità già condotti sul grafene, che hanno mostrato la capacità di questo materiale di compromettere le funzioni cellulari. Lo scopo dei ricercatori è stato quello di scoprire il meccanismo di interazione tra grafene e cellule, in maniera tale da motivare la tossicità. A questo proposito il gruppo di ricercatori ha fatto affidamento ad una simulazione computazionale e anatomicamente accurata di una cellulla e di un elemento in grafene.

I risultati delle prime simulazioni non hanno mostrato nulla di anomalo, in contrasto con altri esperimenti di tossicità già condotti in precedenza. Il gruppo ha quindi modificato le condizioni della simulazione, in particolare cambiando la forma dei frammenti di grafene simulati: da semplici strutture quadrate ad elementi con bordi netti e punte, molto più simili a quanto si verifica nella realtà. A questo punto le simulazioni hanno mostrato che questi frammento possono penetrare la parete cellulare trascinando all'interno della cellula altri frammenti.

Dopo i risultati ottenuti dalle simulazioni, il gruppo ha condotto ulteriori esperimenti in laboratorio per analizzare la tossicità del grafene su tessuti cellulari ricavati da un polmone umano e dalla pelle, ricavando immagini dettagliati dell'interazione, dimostrando come frammenti di grafene di 10 micron possono danneggiare le cellule.

Lo scopo ultimo del gruppo è quello di approntare uno studio sui nanomateriali tossici ed una successiva metodologia per la loro produzione e gestione, in modo da assicurare un corretto e sicuro impiego per tutto il loro ciclo di vita. "Un grande vantaggio dei nanomateriali è la possibilità di ingegnerizzarli per ottenere proprietà specifiche. L'impiego della modellazione computazionale ci può permettere di modificare questi materiali allo scopo di renderli meno tossici". L'uso del grafene, quand'anche dichiarato materiale pericoloso, non è necessariamente minato alla base: attualmente alcuni materiali pericolosi (piombo, mercurio, cadmio), opportunamente trattati gestiti, vengono impiegati per la produzione dei dispositivi elettronici.


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Pubblicati i risultati trimestrali di Google, delusi gli analisti

Settimana di risultati finanziari quella corrente, come del resto si concerne a tutte le settimane che seguono la fine di un trimestre fiscale e così, dopo i numeri diffusi ieri da Nokia, sono giunti oggi anche quelli del colosso di Mountain View che, un pò a sorpresa delude le aspettative degli analisti.

La crescita per quanto riguarda i ricavi complessivi è di circa il 19 % su base annua; ricavi che raggiungono a questo punto i 14,1 miliardi di dollari ma restano tuttavia inferiori al risultato atteso dagli operatori di borsa che avevano previsto ricavi per 14,4 miliardi di dollari.

Il margine operativo si è attestato per Google al 22%, con un reddito, per quanto riguarda questo secondo trimestre 2013, di 3,123 miliardi di dollari, diminuito rispetto al primo trimestre di quest'anno come dal secondo trimestre dello scorso anno. Il reddito è variato rispetto al primo trimestre di un 3% in negativo, tradotti in circa 250 milioni di dollari sui quali pesa sicuramente in maniera abbastanza decisa la perdita da parte di Motorola di circa 342 milioni di dollari.

Parlando invece di azioni il secondo trimestre di Google si è concluso con un valore per singola azione normalizzato a 9,56 dollari per azione contro i 10,78 dollari previsti dagli analisti.

Analizzando poi i risultati nello specifico osserviamo che il 93% dei ricavi consolidati, per la precisione 13,11 milioni di dollari derivano dalla pubblicità, mentre la somma dei ricavi dei siti di proprietà e di quelli ottenuti dai siti partner sono pari a 10,06 miliardi di dollari. Per concludere altri 1,05 miliardi di dollari derivano dalle altre attività del colosso di Mountain View.

Il numero dei click per singolo advertising è cresciuto del 23% circa ma il valore di ogni singolo click è diminuito del 6%, motivo per cui le previsioni degli analisti sono state disattese.Per ulteriori informazioni riguardo i risultati trimestrali di Google vi rimandiamo al report pubblicato a questa pagina.


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Motorola Moto X, il primo agosto l'annuncio del nuovo Googlefonino

Dopo mesi e mesi di rumors e indiscrezioni sono giunte in queste ore le prime conferme riguardo quello che sarà il prossimo Googlefonino, il primo prodotto da Google in collaborazione con Motorola dopo l'acquisto della stessa avvenuto ormai due anni fa. Stiamo ovviamente parlando di Moto X il cui nome è stato a sua volta confermato.

Proprio in questi istanti sono stati infatti pubblicati online i primi inviti all'evento di lancio del nuovo smartphone che, al contrario di quanto qualcuno aveva pensato non avverrà il prossimo 24 luglio, data nella quale probabilmente vedrà la luce la seconda versione di Nexus 7.

Per quanto riguarda Motorola Moto X la data prescelta è quella del primo agosto e l'evento si terrà in quel di NewYork.

Nonostante ormai gran parte delle caratteristiche tecniche e il design stesso del terminale siano praticamente noti, è stato lo stesso Schmidt a farsi beccare con il terminale qualche giorno fa, l'attesa ha comunque raggiunto livelli degni di nota.

Appuntamento quindi al prossimo primo agosto per ulteriori aggiornamenti e per scoprire se e quando il terminale giungerà in Italia, e soprattutto a che prezzo.


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Wildmobil, Arturo vive momenti di solitudine: riuscite a scovarlo nella foto?

Written By Unknown on Sabtu, 20 Juli 2013 | 19.03

Wildmobil, Arturo vive momenti di solitudine: riuscite a scovarlo nella foto?

"Ancora Islanda per i nostri amici di Wildmobil: Alcide e Fabio si danno al trekking, Arturo vive momenti di solitudine: riuscite a scovarlo nella foto?"

I nostri amici Alcide e Fabio di Wildmobil si sono talmente innamorati dell'Islanda da decidere di prolungare la loro permanenza sull'isola: la partenza prevista per ieri è stata infatti posticipata al 25 luglio. Quel giorno il traghetto li porterà nelle Isole Faroe, dove si fermeranno per tre giorni.


Dov'è Arturo?

Chi dopo i primi momenti di entusiasmo off-road si sta godendo meno l'Islanda è Arturo: Alcide e Fabio stanno macinando più chilometri sulle suole dei loro scarponi da trekking che sulle ruote del loro pick-up. A volte Arturo è lasciato così solo che è difficile ritrovarlo nelle foto!

Tra i molti vulcani dell'isola, questa settimana l'attenzione dei fotografi si è concentrata sulla regione del Landmannalaugar, nel sud dell'Islanda.


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Grafene pericoloso per la salute? Uno studio cerca di fare luce sul problema

Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Brown University ha dimostrato come il grafene sia in grado di compromettere le funzionalità cellulari degli organismi viventi illustrando inoltre il meccanismo di interazione alla base del problema. Il grafene, qualora il risultato dello studio trovasse ulteriori riscontri, potrebbe entrare a far parte della categoria dei materiali pericolosi come i "cugini cilindrici", i nanotubi di carbonio.

Agnes Kane, responsabile del Department of Pathology and Laboratory Medicine e coordinatrice della ricerca, spiega: "Il grafene ha molte proprietà uniche, ma la più importante è che viene ricavato dalla grafite, un minerale presente in natura, tramite esfoliazione chimica o meccanica che separa gli strati di carbonio, con la creazione di polveri secche che potrebbero essere inalate. In qualità di patologi abbiamo studiato i nanotubi e altri materiali legati al carbonio, ma questo è il primo nanomateriale bidimensionale di cui abbiamo analizzato la tossicità".

Il gruppo ha preso come punto di partenza alcuni studi di tossicità già condotti sul grafene, che hanno mostrato la capacità di questo materiale di compromettere le funzioni cellulari. Lo scopo dei ricercatori è stato quello di scoprire il meccanismo di interazione tra grafene e cellule, in maniera tale da motivare la tossicità. A questo proposito il gruppo di ricercatori ha fatto affidamento ad una simulazione computazionale e anatomicamente accurata di una cellulla e di un elemento in grafene.

I risultati delle prime simulazioni non hanno mostrato nulla di anomalo, in contrasto con altri esperimenti di tossicità già condotti in precedenza. Il gruppo ha quindi modificato le condizioni della simulazione, in particolare cambiando la forma dei frammenti di grafene simulati: da semplici strutture quadrate ad elementi con bordi netti e punte, molto più simili a quanto si verifica nella realtà. A questo punto le simulazioni hanno mostrato che questi frammento possono penetrare la parete cellulare trascinando all'interno della cellula altri frammenti.

Dopo i risultati ottenuti dalle simulazioni, il gruppo ha condotto ulteriori esperimenti in laboratorio per analizzare la tossicità del grafene su tessuti cellulari ricavati da un polmone umano e dalla pelle, ricavando immagini dettagliati dell'interazione, dimostrando come frammenti di grafene di 10 micron possono danneggiare le cellule.

Lo scopo ultimo del gruppo è quello di approntare uno studio sui nanomateriali tossici ed una successiva metodologia per la loro produzione e gestione, in modo da assicurare un corretto e sicuro impiego per tutto il loro ciclo di vita. "Un grande vantaggio dei nanomateriali è la possibilità di ingegnerizzarli per ottenere proprietà specifiche. L'impiego della modellazione computazionale ci può permettere di modificare questi materiali allo scopo di renderli meno tossici". L'uso del grafene, quand'anche dichiarato materiale pericoloso, non è necessariamente minato alla base: attualmente alcuni materiali pericolosi (piombo, mercurio, cadmio), opportunamente trattati gestiti, vengono impiegati per la produzione dei dispositivi elettronici.


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Pubblicati i risultati trimestrali di Google, delusi gli analisti

Settimana di risultati finanziari quella corrente, come del resto si concerne a tutte le settimane che seguono la fine di un trimestre fiscale e così, dopo i numeri diffusi ieri da Nokia, sono giunti oggi anche quelli del colosso di Mountain View che, un pò a sorpresa delude le aspettative degli analisti.

La crescita per quanto riguarda i ricavi complessivi è di circa il 19 % su base annua; ricavi che raggiungono a questo punto i 14,1 miliardi di dollari ma restano tuttavia inferiori al risultato atteso dagli operatori di borsa che avevano previsto ricavi per 14,4 miliardi di dollari.

Il margine operativo si è attestato per Google al 22%, con un reddito, per quanto riguarda questo secondo trimestre 2013, di 3,123 miliardi di dollari, diminuito rispetto al primo trimestre di quest'anno come dal secondo trimestre dello scorso anno. Il reddito è variato rispetto al primo trimestre di un 3% in negativo, tradotti in circa 250 milioni di dollari sui quali pesa sicuramente in maniera abbastanza decisa la perdita da parte di Motorola di circa 342 milioni di dollari.

Parlando invece di azioni il secondo trimestre di Google si è concluso con un valore per singola azione normalizzato a 9,56 dollari per azione contro i 10,78 dollari previsti dagli analisti.

Analizzando poi i risultati nello specifico osserviamo che il 93% dei ricavi consolidati, per la precisione 13,11 milioni di dollari derivano dalla pubblicità, mentre la somma dei ricavi dei siti di proprietà e di quelli ottenuti dai siti partner sono pari a 10,06 miliardi di dollari. Per concludere altri 1,05 miliardi di dollari derivano dalle altre attività del colosso di Mountain View.

Il numero dei click per singolo advertising è cresciuto del 23% circa ma il valore di ogni singolo click è diminuito del 6%, motivo per cui le previsioni degli analisti sono state disattese.Per ulteriori informazioni riguardo i risultati trimestrali di Google vi rimandiamo al report pubblicato a questa pagina.


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Samsung annuncia una nuova versione di Exynos 5 Octa, a settembre su Galaxy Note III?

Written By Unknown on Jumat, 19 Juli 2013 | 19.03

Nel corso di queste ultime ore il colosso coreano Samsung ha ufficialmente annunciato una nuova versione del proprio processore mobile Exynos 5 Octa. Sfortunatamente la compagnia asiatica non ha svelato molti dettagli riguardo le caratteristiche tecniche dello stesso che ci immaginiamo comunque di altissimo livello.

Nella descrizione offerta dalla stessa Samsung si legge infatti che la nuova soluzione sarà sicuramente più potente e offrirà caratteristiche avanzate rispetto all'offerta precedente.

Dopo aver annunciato il nuovo Exynos 5 Octa, Samsung ha anche affermato di voler lanciare un contest su Twitter caratterizzato dall'hashtag #ExynosEvolved alla fine del quale alcuni fortunati followers riceveranno in premio alcuni nuovi prodotti dotati proprio della nuova piattaforma. Ulteriori dettagli verrano svelati nel corso della prossima settimana.

L'attuale Exynos 5 Octa, introdotto all'inizio di quest'anno in occasione del CES di Las Veagas è attualmente utilizzato unicamente a bordo di alcune versioni di Galaxy S4 e include allo stato attuale una CPU quad-core Cortex-A15 abbinata ad un altra CPU quad-core Cortex-A7.

Il nuovo Exynos 5 Octa potrebbe essere quindi utilizzato per equipaggiare il prossimo smartphone del colosso coreano, ovvero Note III che dovrebbe fare il proprio esordio all'inizio del mese di settembre in occasione dell'ormai prossimo IFA di Berlino.


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Nuovo Philips Xenium W8510, batteria da 3300 mAh e 35 giorni di autonomia in standby

Uno dei più grandi problemi, se non il più grande in assoluto, tra quelli che affligono gli smartphone al giorno d'oggi è senza dubbio legato all'autonomia operativa che gli stessi sono in grado di offrire.

Al continuo sviluppo di altri elementi della scheda tecnica delle diverse soluzioni come, SoC, RAM e display non è infatti corrisposto un altrettanto celere sviluppo delle batterie. Proprio per questo motivo ci troviamo spesso di fronte a soluzioni in grado di offrire prestazioni di primissimo livello a discapito di una autonmia non all'altezza.

Non sembra tuttavia essere questo il caso del nuovo Philips Xenium W8510, il nuovo smartphone Android della compagnia olandese pare infatti in grado di raggiungere le 35 giorni di autonomia in stand-by, 18 ore di autonomia in conversazione e circa 14 ore in navigazione Web su rete WiFi.

Il terminale in questione è equipaggiato con una batteria da 3300 mAh accompagnata da una scheda tecnica da terminale di fascia medio-alta che comprente un display da 4,7 pollici a risoluzione 1280x720 pixel.

Un aspetto assolutamente interessante di questo nuovo Philips Xenium W8510 è senza dubbio il fatto che nonostante la grande capacità della batteria, secondo quanto dichiarato da Philips, i tempi di ricarica sono estremamente veloci. Se posto in carica da completamente scarico, infatti, il terminale impiega solamente 10 minuti per accumulare la carica sufficiente a garantire 20 ore di autonomia in standby e 2 ore di autonomia in conversazione.

Ancora non sappiamo quanto sarà disponibile il terminale e se arriverà anche in Italia. Non ci resta che attendere ulteriori informazioni a riguardo.


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Ecco come nasce il design dei prodotti Nikon

Ecco come nasce il design dei prodotti Nikon

"La casa giallonera ha pubblicato un video per illustrare il lavoro dei designer dei vari prodotti"

Capita relativamente spesso che un marchio decida di realizzare un video da pubblicare sul web per mostrare un po' di dietro le quinte riguardo i differenti processi produttivi dei propri articoli. La maggior parte delle volte tuttavia, specialmente nel mercato della fotografia, i produttori tendono a concentrarsi (ovviamente) sui prodotti che costituiscono i rispettivi core business: corpi macchina ed ottiche in primis. È invece meno consueto che mostrino al pubblico il backstage dello sviluppo di aspetti che possono essere ritenuti (erroneamente) secondari come ad esempio il design dei prodotti.

Nikon ha recentemente pubblicato un video nel quel mostra in che maniera vengano sviluppati i design dei differenti prodotti e come i vari designer siano suddivisi in differenti team tra chi si occupa del design delle fotocamere, chi dell'interfaccia grafica dei menu e chi del packaging delle varie famiglie di articoli. Il video, intitolato "designs that embody our dreams", è visibile direttamente sul sito della casa a questo indirizzo, appena sopra l'immancabile didascalia "This video was filmed mainly with Nikon Digital SLR Cameras and NIKKOR Lenses".


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UltraVNC 32bit

Written By Unknown on Kamis, 18 Juli 2013 | 19.04

scheda aggiornata 2 ore fa

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UltraVNC è un software gratuito per Windows che consente di amministrare ed utilizzare un sistema da remoto in modo molto intuitivo. La gestione del sistema remoto, infatti, non avviene tramite comandi testuali o apposite interfacce grafiche studiate ad hoc: il software consente di visualizzare il desktop del sistema remoto e di poterci interagire direttamente utilizzando tastiera e mouse proprio come se il computer fosse sulla nostra scrivania.

Grazie alla flessibilità offerta dal software è possibile gestire anche macchine remote su cui è installato un sistema operativo diverso da quello che stiamo utilizzando: nel dettaglio UltraVNC supporta sistemi remoti Windows, Linux e Mac OS X. Di seguito l'elenco dei cambiamenti apportati in questa release (1.0.8.2):

server
-
deadlock fixes
- win2003, xp ( all pre vista) fast user and RDP fix
- color error when using the driver in 16bit color mode.
- added multiple monitors for non driver mode
- corrected mouse behaviour with multiple displays
-  mirror driver was used on vista>= and color was 8/grey/b&w crash fix

viewer
- listen and add new client fail to connect fixed
- skewed viewer in 254 color mode fixed
- scrollbar and resize fix
- auto mode set to fix color to prevent crash
- write exact error" replaced by "server closed connection
- cancel force socket close
- viewer -listen also remember command lines

installer
- download files uncheck fix


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Confermata la versione PC di State of Decay

Undead Labs ha confermato che la versione PC di uno dei titoli per Xbox Live Arcade di maggiore successo dell'ultimo periodo, State of Decay, verrà rilasciata nel corso del 2013. In un post sul proprio forum ufficiale, Undead Labs ha detto che i dettagli specifici sul lancio verranno divulgati "appena sarà possibile".

State of Decay

La versione PC di questo open-world zombie game godrà di grafica avanzata, maggiore risoluzione dell'immagine e frame rate più stabile. "Ma non ci saranno contenuti differenti rispetto alla versione del gioco già esistente", puntualizza Undead Labs. Al lancio non saranno disponibili gli strumenti per il modding, perché al momento Undead Labs si sta concentrando sullo sviluppo del gioco di base. Tuttavia, verranno rilasciati successivamente al lancio, visto che il team si dice "ansioso di vedere cosa sarà in grado di fare la community".

Lo studio intende anche sfruttare il programma di Accesso Anticipato di Steam, che permetterà ai giocatori di iniziare a provare State of Decay prima del rilascio ufficiale, in cambio del pagamento di una piccola somma. Questa versione di State of Decay sarà giocabile solo attraverso il gamepad, mentre la release definitiva permetterà di giocare anche con mouse e tastiera.

Il mese scorso, State of Decay si è guadagnato il primato come gioco che nella storia di Xbox Live ha raggiunto più velocemente i traguardi di vendita, con 500 mila download in pochi giorni dall'uscita. Lo stesso Phil Spencer, Vice President di Microsoft Studios Corporate, ha addirittura espresso l'interesse di portare State of Decay su Xbox One.

State of Decay è una sorta di versione alternativa di The Walking Dead, ovviamente senza licenza. Il giocatore si trova ad agire in un mondo aperto all'interno del quale può decidere liberamente il luogo dove costruire la sua base. Strutture come torri di guardia, giardini, laboratori medici, barricate, e molto altro, possono essere costruite per difendersi contro la popolazione infetta, aiutare i sopravvissuti e recuperare velocemente le risorse.

I giocatori devono organizzare raid negli edifici abbandonati per impossessarsi di acqua, cibo, munizioni e materiali da costruzione. Si possono, poi, incontrare altri gruppi di sopravvissuti con i quali è possibile barattare le risorse o commerciare. Altri personaggi gestiti dall'inteligenza artificiale, inoltre, possono essere arruolati in modo che aiutino nella costruzione della base e nel suo mantenimento.

Il mondo di gioco è grande 16 chilometri quadrati, anche se gran parte sono zone montuose inaccessibili. Pertanto, l'area giocabile è di 8 chilometri quadrati. Ci sono 99 differenti armi in State of Decay, alle quali vanno sommate circa 30 o 40 armi per i combattimenti corpo a corpo. State of Decay è uscito nel formato Xbox 360 lo scorso 5 giugno ed è basato su CryEngine 3.


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Toshiba Exceria, SD card fino a 240MB/s in scrittura

Toshiba Exceria, SD card fino a 240MB/s in scrittura
di Andrea Bai, pubblicata il 18 Luglio 2013, alle 13:35

"L'azienda giapponese annuncia nuove schede SD ad alta velocità: arriveranno sul mercato giapponese a partire da ottobre, poi nel resto del mondo"

Toshiba Corporation ha annunciato il prossimo lancio sul mercato di una nuova serie di memorie SD card che mettono a disposizione velocità di scrittura comparabili a quelle dei dispositivi SSD di fascia entry-level. Le nuove schede di memoria sono indirizzate al mondo delle fotocamere digitali di fascia alta, specie nel caso si renda necessario dover eseguire scatti a raffica a risoluzioni particolarmente elevate.

Si tratta delle schede della famiglia Exceria che sono compatibili con UHS-II e sono disponibili in due serie. La serie Exceria Pro offrirà una velocità di scrittura massima teorica di 240MB al secondo, mentre la serie Exceria metterà a disposizione una velocità di scrittura a 120MB/s.

Le nuove schede sono le prime della famiglia Exceria ad integrare un nuovo controller sviluppato secondo UHS-II, l'interfaccia ad alta velocità definita nella versione 4.10 dello standard SD e che permette di raggiungere maggiori velocità di trasferimento dati rispetto alle schede che rispondono alle specifiche UHS-I.

L'incremento delle risoluzioni delle moderne fotocamere digitali ha innescato l'esigenza da parte degli utenti di supporti di registrazione capaci di esprimere un'elevata velocità di scrittura e lettura, in maniera tale da poter sostenere gli scatti in modalità raffica senza ritardi. Le nuove schede di memoria Toshiba Exceria saranno lanciate su tutti i principali mercati del mondo a partire, da ottobre, da quello giapponese.


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AMD Kaveri potrebbe arrivare nel corso del primo trimestre 2014

Written By Unknown on Rabu, 17 Juli 2013 | 19.04

AMD sta riponendo molte speranze nell'architettura Steamroller e nell'APU Kaveri dal momento che entrambe dovrebbero consentire all'azienda di Sunnyvale di assumere un miglior assetto competitivo sul mercato. Tuttavia Kaveri, la prima APU a trarre vantaggio da Steamroller, potrebbe andare incontro a qualche ritardo nella produzione in volumi.

Secondo le dichiarazioni dell'azienda di Sunnyvale, la produzione in volumi delle APU A-Series Kaveri dovrebbe avvenire nel corso del quarto trimestre 2013. Secondo quanto si legge, però, sul sito web Digitimes, la compagnia non sarà in grado di rispettare la tabella di marcia e per il mese di dicembre potrà offrire solamente due APU A10 e una APU a A8 in forma di sample ai propri clienti.

Con la fase di sampling nel corso del mese di dicembre, la produzione in volumi inizierà successivamente e i prodotti finiti arriveranno sul mercato solo verso la fine del primo trimestre 2014 o anche nel corso del trimestre successivo.

Kaveri è destinata a sostituire le soluzioni Trinity, e sarà caratterizzata dalla presenza di un massimo di quattro core Steamroller e dal motore grafico Radeon HD basato sull'architettura GCN. Kaveri sarà inoltre la prima APU di AMD ad offrire le novità dell'Heterogeneous System Architecture e ad essere realizzata con processo a 28 nanometri. Vi sarà, infine, la presenza di un nuovo controller memoria di tipo dual-channel e di un nuovo sistema di gestione dell'energia.

Data la presenza di numerosi elementi inediti all'interno di Kaveri, il chip sarà realizzato nel nuovo form factor FM2+ e quindi sarà compatibile solamente con nuove schede madri provviste di socket FM2+. Per questo motivo Kaveri non sarà compatibile con le schede madri attualmente in circolazione e non vi saranno, quindi, possibilità di aggiornamento per i sistemi basati su Trinity e Richland. Attualmente non è chiaro se le nuove schede madri FM2+ avranno qualche particolare caratteristica o se saranno più costose delle attuali schede madri con socket FM2.

Nel corso del 2015 arriverà invece il sostituto di Kaveri, Carizo. Nel periodo a cavallo tra il primo ed il secondo trimestre del 2014 AMD dovrebbe inoltre rilasciare le APU Mallins e Beema, basate sulla seconda generazione di Jaguar. Queste ultime saranno poi sostituite dall'APU Nolan nel corso del 2015.


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Disponibili Outlook Web App per iPhone e iPad

Microsoft ha reso disponibili due nuove versioni native di Outlook Web App per iPad e iPhone. I nuovi elementi sono scaricabili dall' Apple App Store ma per accedere al servizio online Microsoft è necessario disporre di una sottoscrizione valida per Office 365 che include le funzionalità di Exchange Online.

Microsoft offre all'interno del proprio sistema operativo mobile Windows Phone 8 il client email Outlook Mobile che supporta Exchange ActiveSync (EAS). Le app sviluppate per le piattaforme iOS intendono offrire le stesse possibilità garantite ai possessore di un Windows Phone anche a chi utilizza iPhone e iPad.

Al momento non è previsto lo sviluppo di una versione di Outlook Web App per Android e per Windows Phone 8, ma in quest'ultimo caso si uò già contare sulla disponibilità di Outlook Mobile. Outlook Web App per iOS offrono accesso alle informazioni presenti nei servizi Mail, Calendario, Contatti e Opzioni associati a uno specifico utente di Office 365.

C'è da segnalare anche il supporto ai comandi vocale - per ora sono in inglese - mentre il design delle app riprende uno schema basato su 4 tile, ormai una soluzione classica per le app mobile di Microsoft. Tutti i dettagli sono disponibili qui.


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Sony sta veramente lavorando a una mirrorless NEX full frame?

Sony sta veramente lavorando a una mirrorless NEX full frame?

"Si fanno sempre più insistenti i rumors secondo i quali Sony sarebbe al lavoro su una nuova NEX dotata di sensore full frame"

Il segmento delle cosiddette mirrorless è costituisce sicuramente una delle categorie di prodotti fotografi che è maggiormente cresciuta negli ultimi anni. Ad oggi infatti sostanzialmente tutti i grandi produttori di materiale fotografico hanno nel proprio listino una gamma dedicata alle senzaspecchio. Sony, che forte della propria gamma NEX è da tempo impegnata in questo settore, sembrerebbe ora essere al lavoro su una nuova mirrorless dotata di sensore dal pieno formato. La cosa non lascerebbe certamente a bocca aperta, da diverso tempo si sente parlare di una più o meno fantomatica NEX full frame (ma lo stesso discorso vale anche per altri marchi come ad esempio Fujifilm e la serie X), tuttavia i rumors in rete in questa direzione si sono fatti negli ultimi tempi sempre più insistenti ed attendibili.

Sony NEX-3N
Sony NEX-3N, l'ultima nata della gamma

Si parla infatti di una pieno formato che dovrebbe racchiudere il meglio della tecnologia di casa Sony portando in dote oltre al sensore anche un nuovo AF ed un nuovo mirino elettronico. La macchina dovrebbe essere dotata di attacco Sony E mount il che dovrebbe consentire la possibilità di utilizzare le ottiche sviluppate per NEX fino ad ora in modalità di ritaglio. Evidentemente verrebbero inoltre contestualmente presentate almeno un paio di ottiche in grado di coprire adeguatamente la superficie del nuovo sensore. Per quanto riguarda i prezzi di fotocamera ed ottiche si parla di cifre sempre superiori ai $1.000 mentre ancora nessuna informazione riguardo ad eventuali date di presentazioni.


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