Chip mobile di Intel: vendono tanto, ma costano all'azienda anche di più

Written By Unknown on Senin, 26 Januari 2015 | 19.04

I risultati finanziari dell'ultimo trimestre 2014 e per l'intero anno da poco terminato hanno dipinto per Intel uno scenario indubbiamente positivo. Come abbiamo avuto modo di vedere in questa notizia l'azienda americana ha registrato un aumento del fatturato e un dato generale che mostra come il mercato dei PC stia progressivamente uscendo dalla fase di difficoltà nella quale si era trovato.

Nel corso del 2014 l'azienda è stata capace di guadagnare importanti quote di mercato nel settore dei dispositivi mobile, con vari modelli di smartphone e tablet apparsi in commercio che hanno utilizzato processori della famiglia Intel Atom. Per ottenere questo risultato Intel ha utilizzato un approccio noto come contra revenues, di fatto sovvenzionando l'acquisto di propri chip da parte dei partner per un loro utilizzo in soluzioni mobile.

Operando in questo modo Intel ha ottenuto due risultati: da un lato aumentare considerevolmente la propria quota di mercato tra smartphone e tablet in tempi molto rapidi. Dall'altra, però, generando un costo finanziario non marginale in quanto i propri chip sono stati proposti a listini molto contenuti, decisamente più di quelli che sono i prezzi ufficiali proposti dall'azienda.

Il fine di medio lungo periodo di Intel è quello di ottenere un ulteriore rafforzamento della propria quota di mercato nel settore dei dispositivi mobile, portando progressivamente i propri clienti a preferire le soluzioni della famiglia Atom a quelle basate su architettura ARM che di fatto hanno sino ad ora monopolizzato questo settore.

Sulla carta Intel è giunta in parte a questo risultato, ottenendo nel 2014 risultati di vendita molto brillanti. E' evidente come questa strategia non sia sostenibile nel medio lungo periodo in quanto non solo non permette di ottenere profitti ma si rivela essere finanziariamente non sostenibile per l'azienda. Ecco perché lo stesso CEO dell'azienda, Brian Krzanich, abbia rimarcato come sia importante fare in modo di rendere profittevole la divisione mobile dell'azienda.

Del resto questa affermazione viene alla fine di un anno, il 2014, che ha visto Intel chiudere con un passivo di 4,2 miliardi di dollari per la divisione mobile. Un dato che viene bilanciato dai dati estremamente positivi delle altre divisioni interne all'azienda ma che non può essere sostenuto nel lungo periodo puntando sulla sola ricerca di maggior quote di mercato.

Da questo la logica domanda: come si muoverà Intel per cercare di mantenere o aumentare la propria quota di mercato e contemporaneamente passare da un approccio commerciale basato su contra revenues ad uno che conduca ad un profitto? Sarà necessario convincere i partner produttori di tablet e smartphone a non avere più le agevolazioni economiche delle quali hanno beneficiato nel corso del 2014 e contemporaneamente assicurarsi che questi non scelgano di passare ad architetture concorrenti.

Si prevede che Intel possa quindi sospendere, quantomeno in parte, la pratica commerciale delle contra revenues nel corso del 2015 ma al momento attuale non vi sono informazioni ufficiali su quando e in che modi. E' evidente che 4,2 miliardi di dollari siano un prezzo molto alto per guadagnare rapidamente quote di mercato in un settore competitivo e fondamentale per lo sviluppo futuro dell'azienda: pur per un colosso come Intel non è sostenibile avere una divisione interna che generi solo costi di questa portata.


Anda sedang membaca artikel tentang

Chip mobile di Intel: vendono tanto, ma costano all'azienda anche di più

Dengan url

https://ibudanaksehat.blogspot.com/2015/01/chip-mobile-di-intel-vendono-tanto-ma.html

Anda boleh menyebar luaskannya atau mengcopy paste-nya

Chip mobile di Intel: vendono tanto, ma costano all'azienda anche di più

namun jangan lupa untuk meletakkan link

Chip mobile di Intel: vendono tanto, ma costano all'azienda anche di più

sebagai sumbernya

0 komentar:

Posting Komentar

techieblogger.com Techie Blogger Techie Blogger